Clima, 2024 è già l’anno più caldo si sempre: sarà superato limite +1,5°

Secondo il servizio europeo Copernicus, questo dato segna una nuova pietra miliare nei record di temperatura globale e dovrebbe servire da stimolo in occasione della Cop29

Caldo record

Il 2024 sarà quasi certamente l’anno più caldo mai registrato e il primo in cui la temperatura media globale aumenterà di 1,5°C rispetto al periodo preindustriale. Lo rivela il servizio europeo Copernicus

A due mesi dalla fine “è ormai quasi certo che il 2024 sarà l’anno più caldo mai registrato e il primo con più di 1,5°C al di sopra dei livelli preindustriali”, secondo il database Copernicus ERA5, spiega Samantha Burgess, vicedirettrice del Servizio per il cambiamento climatico (C3S) di Copernicus, secondo il quale è addirittura “probabile” che il riscaldamento abbia superato gli 1,55°C durante l’anno solare. “Questo dato segna una nuova pietra miliare nei record di temperatura globale e dovrebbe servire da stimolo per una maggiore ambizione alla prossima conferenza sui cambiamenti climatici, la COP29”, sottolinea Burgess.

Questa COP, che si aprirà l’11 novembre a Baku, in Azerbaigian, sarà dedicata al delicato compito di trovare un nuovo obiettivo di finanziamento per consentire ai Paesi in via di sviluppo di ridurre le emissioni di gas serra e di adattarsi ai cambiamenti climatici. Si terrà anche all’ombra dell’imminente ritorno alla presidenza degli Stati Uniti di Donald Trump, che in passato ha definito il cambiamento climatico una “bufala”.

Secondo Copernicus, ottobre è stato il secondo mese più caldo al mondo, dopo l’ottobre 2023, con una temperatura media di 15,25 °C. Si tratta di 1,65°C in più rispetto ai livelli preindustriali del 1850-1900, prima che l’uso massiccio di combustibili fossili (carbone, petrolio, gas) provocasse un notevole riscaldamento dell’atmosfera e degli oceani. Si tratta anche del 15° mese – su un periodo di 16 – in cui la temperatura media è aumentata di oltre 1,5°C. Questa cifra simbolica corrisponde al limite più ambizioso dell’Accordo di Parigi del 2015, che mira a mantenere il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2°C e a continuare gli sforzi per limitarlo a 1,5°C. Tuttavia, questo storico accordo si riferisce alle tendenze climatiche a lungo termine: la temperatura media dovrà rimanere al di sopra di 1,5°C per 20-30 anni prima che il limite sia considerato superato.

Secondo gli ultimi calcoli delle Nazioni Unite, tuttavia, il mondo non è affatto sulla buona strada per invertire la rotta: le politiche attuali porterebbero a un riscaldamento “catastrofico” di 3,1°C in questo secolo. E anche con tutte le promesse di fare meglio, la temperatura media globale aumenterebbe di 2,6°C. Gli effetti letali del riscaldamento globale sono stati illustrati di recente dalle inondazioni nel sud della Spagna, che hanno ucciso più di 200 persone, la maggior parte nella regione di Valencia. Copernicus osserva che le precipitazioni sono state superiori alla media nel mese di ottobre non solo nella penisola iberica, ma anche in Francia, Italia settentrionale e Norvegia.

Gli scienziati concordano sul fatto che nella maggior parte del pianeta gli eventi di precipitazione estrema sono diventati più frequenti e più intensi a causa del cambiamento climatico.