La proposta di un parco eolico vicino a una riserva naturale che ospita elefanti in Sudafrica ha sollevato la preoccupazione degli ambientalisti sul fatto che le turbine possano arrecare danno ai pachidermi. Da un lato, l’Addo Elephant National Park, nel sud del Paese, ospita circa 600 elefanti. Dall’altro, un progetto per la costruzione di 200 turbine eoliche in un Paese in piena crisi energetica, alla disperata ricerca di modi per generare più elettricità.
“È disastroso“, ha dichiarato all’AFP William Fowlds, un veterinario che gestisce un lodge nella zona. Teme che le turbine eoliche distruggano “la natura selvaggia dei safari“. “Non siamo contrari alle turbine eoliche, ma se le si colloca in un’area ad alto valore ambientale ed ecoturistico, si danneggiano l’ambiente e la vita delle persone che vi abitano”, afferma.
In un Paese afflitto da regolari interruzioni di corrente, l’energia solare ed eolica, ancora poco sfruttata, rappresenta una seria alternativa. La principale potenza industriale del continente, che ricava ancora l’80% dell’elettricità dal carbone, non è in grado di produrne a sufficienza, soprattutto a causa di centrali elettriche vecchie e in cattivo stato.
I costruttori dei parchi eolici, tra cui la francese EDF, hanno ricevuto il via libera dal ministero dell’Ambiente, che l’anno scorso ha respinto una richiesta di blocco. Il ministero ha assicurato che è stato effettuato uno studio di impatto ambientale. Ma questo non basta a convincere i critici del progetto, che questa settimana hanno dichiarato di stare valutando nuove azioni legali. Uno dei timori è che la comunicazione infrasonora tra i grandi mammiferi terrestri venga seriamente disturbata.
“C’è il rischio concreto che questo abbia un impatto sul loro modo di comunicare” e sul loro livello di “stress“, ha detto all’AFP Angela Stoeger-Horwath, specialista del comportamento animale presso l’Università di Vienna. “Le turbine eoliche fanno molto rumore”, ha aggiunto. Gli elefanti potrebbero diventare “aggressivi“”, ha dichiarato Jeni Smithies, guida naturalistica e fotografa di animali selvatici. Per non parlare del degrado del paesaggio.
EDF gestisce già un parco eolico a circa dieci chilometri di distanza. È “operativo dal 2015 e non sono stati sollevati reclami, problemi o lamentele“, ha assicurato il gruppo all’AFP, sostenendo di vigilare sulla biodiversità del sito.