In città boom di zanzare e zecche a causa di alte temperature

Nell'intervista il presidente di Sima, Alessandro Miani, spiega che "con il caldo emergono nuove epidemie trasmesse da insetti che colonizzano habitat dove non erano precedentemente presenti”

zanzara

Le alte temperature che stanno caratterizzando questo 2022 hanno una ripercussione non solo sull’ambiente (siccità e incendi), ma rappresentano un pericolo per la salute dell’uomo. E non parliamo di problemi cardio respiratori che potrebbero derivare da afa e caldo, ma della proliferazione degli insetti, fenomeno che gli esperti osservano già da tempo. Gea ne ha parlato con il presidente di Sima (Società italiana di medicina ambientale), Alessandro Miani. “L’aumento delle temperature estive – spiega -, con l’allungamento dei periodi torridi (una volta limitati alle prime tre settimane di agosto), è causa di incendi, ma anche di un’anomala invasione d’insetti quali zecche, cavallette e zanzare tigri. In questo contesto, insieme all’inesorabile deforestazione del pianeta, all’estinzione di numerose specie viventi e a una sempre minore biodiversità, vanno emergendo e diffondendosi nuove epidemie, malattie e zoonosi trasmesse da vettori (insetti, animali o pesci) che talora colonizzano nuovi habitat e aree dove non erano precedentemente presenti”.

Ma la siccità che sta caratterizzando buona parte del Paese in questi ultimi mesi, non può essere paradossalmente un aiuto contro la schiusa delle uova di questi insetti?

“La siccità porta a una ridotta produzione delle zanzare questi insetti hanno infatti bisogno di acqua stagnante in cui depositare le proprie uova. Ecco perché osserviamo una proliferazione particolare in città rispetto alla campagna. Nei centri abitati molti sindaci hanno emesso ordinanze per la chiusura delle fontane, ma resta comunque quella stagnante alla base delle fontane dove le zanzare possono deporre le proprie uova. Contemporaneamente poi, le temperature elevate e prolungate stanno portando alla presenza nel nostro Paese di specie aliene. Queste arrivano in Italia a causa delle globalizzazione e trovano qui un habitat ideale, perché simile al loro Paese di origine. Pensiamo al fenomeno della febbre West Nile che sta interessando particolarmente il Veneto in queste settimane. La zanzara tigre invece ormai può essere considerata di casa, ma sta proliferando anche la zanzara coreana e quella giapponese”.

Perché rappresentano un pericolo per la salute dell’uomo?

Tutte le zanzare sono insetti vettori che, nel pungere l’uomo, possono immettere nel nostro organismo un virus di cui sono portatrici. Questo fenomeno si chiama zoonosi e il rischio è che questi insetti possano portare in Italia patologie a noi sconosciute”.

All’origine di questi fenomeni c’è il cambiamento climatico.

La siccità e gli inverni caldi aumentano la proliferazione anche di altri insetti, come le zecche. Queste depositano le proprie uova nel periodo invernale e si schiudono sempre prima perché fa caldo. Questi insetti tendono a stare nascosti quando fa freddo e a uscire quando le temperature sono elevate, in più anche loro sono portatori di patogeni, pensiamo ad esempio alla meningite. Inoltre c’è da evidenziare il fatto, che proprio come per le zanzare, anche le zecche sono sempre più presenti in città. Un tempo si trovavano solo in campagna, in aree incolte con l’erba alta”.

L’ultimo insetto che prolifera con l’aumento delle temperature è poi la cavalletta che non rappresenta un rischio diretto per la salute dell’uomo, ma è capace di devastare campi e raccolti.

“Per Paesi più sfortunati del nostro come quelli africani, le cavallette portano alla morte perché determinano la carestia, ma anche da noi creano notevoli danni all’agricoltura“.

Quali soluzioni dunque si possono adottare per contenere questa proliferazione di insetti?

“Il problema generale è il surriscaldamento globale e su questo fronte si devono muovere gli Stati con politiche adeguate e rapide come lo stop all’utilizzo di fonti fossili per produrre energia. Sono infatti loro le principali responsabili del cambiamento climatico. A livello personale invece ogni Comune può fare qualcosa, come la raccolta puntuale della spazzatura nelle strade. Questa azione infatti riduce la proliferazione di insetti e roditori. Un’altra accortezza è poi quella di non lasciare acqua stagnante in giardini e campi, habitat prediletto dalle zanzare”.