In Pakistan troppo caldo e poca acqua: crolla la produzione di mango

Secondo uno studio dell'ONG Germanwatch, si tratta dell'ottavo Paese più minacciato da eventi meteorologici estremi, dovuti al cambiamento climatico

mango

La produzione di mango in Pakistan è crollata del 40% a causa delle alte temperature e della mancanza d’acqua. Il frutto, con le sue due dozzine di varietà, è un alimento base durante i caldi e umidi mesi estivi. Quest’anno, però, le temperature sono aumentate bruscamente a partire da marzo, molto prima del solito. Con la conseguente ondata di caldo, le coltivazioni hanno sofferto e l’acqua per l’irrigazione, da cui dipende l’agricoltura, ha iniziato a scarseggiare.

Secondo uno studio dell’ONG Germanwatch, il Pakistan è l’ottavo Paese più minacciato da eventi meteorologici estremi, dovuti al cambiamento climatico. Inondazioni, siccità e cicloni hanno ucciso migliaia di persone nel Paese negli ultimi anni, danneggiando le infrastrutture e distruggendo i mezzi di sussistenza.

Di solito raccolgo l’equivalente di 24 camion di mango. Quest’anno ne ho solo 12“, riferisce ad AFP Fazle Elahi, contando i sacchi allineati nella sua fattoria. “Ci siamo persi“. Il Pakistan è uno dei principali paesi esportatori di mango al mondo. Nelle province del Punjab e del Sindh si raccolgono ogni anno circa due milioni di tonnellate di mango.

La quantità totale prodotta quest’anno non è ancora nota, ma nella maggior parte delle aree la produzione è diminuita del 20-40%, secondo Gohram Baloch, un alto funzionario del ministero dell’Agricoltura della provincia di Sindh.

Umar Bhugio, proprietario di molti frutteti nei pressi di Mirpur Khas – conosciuta localmente come la città del mango – riferisce che quest’anno ha utilizzato meno della metà dell’acqua che usa normalmente.

Quest’anno i coltivatori di mango hanno dovuto affrontare due problemi. Uno è stato l’aumento prematuro della temperatura e il secondo la carenza d’acqua“, spiega.

Il Pakistan è uno dei primi 10 Paesi al mondo con scarsità d’acqua, una situazione aggravata dallo stato delle infrastrutture e dalla scarsa gestione delle risorse.

(Photo credits: Rizwan TABASSUM / AFP)