Dopo il blitz dello scorso 18 novembre, durante il quale un’opera di Andy Warhol è stata imbrattata con otto chili di farina, nuova protesta di Ultima Generazione: questa mattina alle 7.45, cinque attivisti hanno lanciato vernice contro la facciata esterna del Teatro alla Scala di Milano in attesa della prima. L’azione è durata circa mezz’ora prima che i cinque venissero fermati e denunciati per imbrattamento di beni culturali e per inosservanza del divieto di ritorno.
“Abbiamo deciso di imbrattare con della vernice il Teatro alla Scala per chiedere ai politici che questa sera assisteranno allo spettacolo di tirare fuori la testa dalla sabbia e intervenire per salvare la popolazione. La situazione economica e ambientale del Paese peggiora di giorno in giorno e, invece di prendere le misure necessarie a salvaguardare il futuro dell’Italia da siccità e disastri climatici, la politica si rinchiude a godersi uno spettacolo per poche persone, così come riserva a poche persone la possibilità di salvarsi dal disastro alimentato dai continui stanziamenti all’industria del fossile. Speriamo che le macchie sulla facciata della Scala ricordino a Giorgia Meloni e Sergio Mattarella le proprie responsabilità e li spingano ad agire, prima che si ripeta un’altra Ischia: un popolo ferito dal cataclisma e tradito dall’indifferenza del Governo”, dichiarano gli attivisti in una nota.
Le richieste del movimento in generale sono di interrompere immediatamente la riapertura delle centrali a carbone dismesse e cancellare il progetto di nuove trivellazioni per la ricerca ed estrazione di gas naturale, oltre a chiedere di procedere a un incremento di energia solare ed eolica di almeno 20GW immediatamente, creando migliaia di nuovi posti di lavoro nell’energia rinnovabile e aiutando gli operai dell’industria fossile a trovare impiego in mansioni più sostenibili.
Rispetto al blitz di questa mattina, la scelta della data e del luogo non sono per nulla casuali: il 7 dicembre, come da tradizione , si svolge la prima della stagione teatrale, alla presenza delle più alte cariche istituzionali e artistiche: per questa sera, infatti, sono previste le partecipazioni del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e della premier Giorgia Meloni.
Gli attivisti fermati sono già noti alla Digos: si tratta 4 ragazzi e una ragazza tra i 20 e 23 anni di Milano, Pavia e Lucca.