Rapporto avverte: “Alle Olimpiadi di Parigi pericolo caldo intenso, rischi per gli atleti”

Lo studio 'Rings of fire' è stato redatto dall'Ong Climate Central, da accademici britannici di Portsmouth e da 11 atleti

Un nuovo rapporto redatto da scienziati del clima e atleti mette in guardia dai pericoli delle temperature estreme durante le Olimpiadi di Parigi di quest’estate. “Il caldo intenso durante le Olimpiadi di Parigi di luglio e agosto 2024 potrebbe causare il collasso o addirittura la morte di alcuni atleti“, avverte il rapporto Rings of fire, redatto dall’Ong Climate Central, da accademici britannici di Portsmouth e da 11 atleti olimpici. Le Olimpiadi di Parigi si svolgeranno dal 26 luglio all’11 agosto. Negli ultimi anni, la città è stata colpita da forti ondate di calore. La scorsa estate, più di 5.000 persone sono morte in Francia a causa del caldo, secondo i dati di Santé publique France. Uno studio pubblicato a maggio su Lancet Planet Health ha rivelato che Parigi ha il più alto tasso di decessi dovuti al caldo tra 854 città europee, a causa della sua densa popolazione e della mancanza di spazi verdi. Il rapporto Rings of Fire invita gli organizzatori di grandi competizioni, come i Giochi o la Coppa del Mondo di calcio, che di solito si tengono in piena estate nell’emisfero settentrionale, a ripensare il loro calendario.

Lo studio incoraggia inoltre i comitati organizzatori a migliorare i piani di reidratazione e raffreddamento per gli atleti e i tifosi per evitare il rischio di un colpo di calore. Più che le alte temperature, è l’incessante pioggia a preoccupare gli organizzatori, con acquazzoni regolari a maggio e giugno che hanno causato correnti insolitamente forti nella Senna e una scarsa qualità dell’acqua. Gli organizzatori di Parigi 2024 affermano di aver previsto una certa flessibilità nel programma, in modo da poter spostare eventi come la maratona o il triathlon per evitare i picchi di calore di mezzogiorno. Ma gli spettatori si riuniranno per lo più in tribune temporanee che non saranno ombreggiate, mentre il Villaggio Olimpico è stato costruito senza aria condizionata per ridurre l’impronta di carbonio. Secondo lo studio, un numero crescente di sportivi ha chiesto che i loro programmi vengano adattati per tenere conto delle limitazioni fisiche associate all’aumento delle temperature causato dal riscaldamento globale. “Nel periodo precedente ai Giochi del 2024, l’interruzione del sonno indotta dal caldo è stata citata come una delle principali preoccupazioni per gli atleti, soprattutto a causa della mancanza di aria condizionata nel Villaggio Olimpico“, si legge nel rapporto. Alle squadre olimpiche è stata offerta l’opportunità di installare unità di condizionamento portatili nei loro alloggi, cosa che molte hanno accettato.

La triatleta indiana Pragnya Mohan, citata nel rapporto, ha detto di aver lasciato il suo Paese per sfuggire alle alte temperature. “Con il cambiamento climatico, il caldo è aumentato notevolmente“, ha dichiarato Pragnya Mohan alla stampa. “Non posso allenarmi nel mio Paese. Questo è uno dei motivi per cui mi sono trasferita nel Regno Unito“. Ai Giochi di Tokyo, considerati i più caldi mai registrati, le temperature superavano regolarmente i 30° con un’umidità dell’80%. Gli organizzatori hanno spostato le gare di marcia e le due maratone a 800 km a nord della capitale giapponese nella speranza di un clima più fresco. Nonostante una serie di misure anti-calore, tra cui stazioni di nebulizzazione, molti atleti hanno sofferto, come il tennista russo Daniil Medvedev, che si è chiesto ad alta voce sul campo se non stesse per morire. Dopo Tokyo, il presidente dell’Associazione Internazionale delle Federazioni di Atletica Leggera, Sebastian Coe, che ha scritto una prefazione al rapporto, ha avvertito che gareggiare in “condizioni climatiche molto rigide” era la “nuova normalità“.