Nuovo blitz di Ultima Generazione a Roma, finito con 19 persone fermate e denunciate. In mattinata, 16 attivisti aderenti alla campagna ‘Fondo riparazione’, promossa dal movimento ambientalista, hanno effettuato una ‘Marcia Lenta‘ in solidarietà con Gkn lungo Via del Corso con l’intenzione di arrivare davanti a Palazzo Chigi. Gli attivisti hanno camminato con striscioni con scritto ‘Fondo riparazione’ ‘Teniamoci le mani’ e ‘Verso l’ora X’: l’azione, battezzata come “Marcia lenta”, consiste nel camminare lentamente insieme per “permettere a cittadini comuni a riprendersi la strada come spazio politico piuttosto che esclusivamente ad uso automobilistico”, come hanno spiegato dal movimento. Due manifestanti hanno indossato delle maschere della premier Giorgia Meloni e del presidente della Camera Lorenzo Fontana e distribuito regali di Natale fatti di macerie e fango, per ricordare le alluvioni e disastri dell’ultimo anno. “Le maschere che portiamo oggi rappresentano chi oggi ha in mano il potere e lo sta usando male. Allora ce lo prendiamo noi, bloccando le strade in decine e centinaia di persone, ma anche bloccando i politici proprio sotto i palazzi dove dovrebbero stare se non fossero assenteisti e corrotti. “Andate a lavorare!” oggi lo diciamo noi e pretendiamo che i nostri soldi vengano spesi come decidiamo noi. Portiamo con noi l’esempio dei lavoratori e delle lavoratrici che all’ex-GKN di campi Bisenzio (FI) hanno deciso di auto-organizzare la gestione della loro fabbrica, rispondendo a licenziamenti illegittimi. Facciamo tutti così e resistiamo insieme!”, ha dichiarato Simone, attivista 20enne e musicista.
Alla Marcia Lenta si sono presentati in supporto anche Elisabetta Piccolotti, Franco Mari e Gianluca Peciola di Alleanza Verdi e Sinistra.”Dobbiamo agire, non è l’arresto o la repressione di questi manifestanti che risolverà la situazione – ha dichiarato Piccolotti – Il blocco stradale è una pratica di lotta che è stata messa in campo da tanti movimenti, lo fanno gli operai, pacifisti, non capiamo perché c’è questa violenza nella repressione.”
Gli attivisti sono però sono stati bloccati e circondati dalle forze dell’ordine dopo 300 metri. Tra i 16 fermati alcuni erano già noti per la militanza nelle fila del movimento ambientalista e già destinatari della misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio, con il divieto di ritorno nella città di Roma, per la cui violazione saranno ulteriormente denunciati.
Inoltre, nelle prime ore della mattina, uomini della Digos avevano intercettato altri 4 attivisti di Ultima Generazione lungo via Cristoforo Colombo, con secchi contenenti sostanza imbrattante. I 4 sono stati quindi accompagnati nel commissariato di PS Colombo, dove tre dei quattro fermati, già destinatari del foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel Comune di Roma, sono stati poi denunciati alla competente autorità giudiziaria.