Il monopattino elettrico alla conquista dell’Italia: ora si attendono le regole
Attualmente nessun Paese europeo ha imposto il casco, mentre in Germania sono obbligatorie sia l’assicurazione sul mezzo sia la targa e in Francia è stata richiesta l’introduzione dell’assicurazione come vincolo
L’Italia è stata travolta dalla ‘monopattino-mania’ subito dopo la fase più difficile della pandemia, potendo sfruttare la spinta generata dagli incentivi varati dall’esecutivo. Al boom del 2020 è seguito anche quello del 2021 in termini di vendita, mentre nelle grandi città hanno trovato sempre più spazio i monopattini elettrici utilizzati come mezzo per la sharing mobility. Una rivoluzione che in Europa si era fatta strada con qualche anno di anticipo rispetto al nostro Paese, rendendo il monopattino un mezzo non solo molto usato, ma anche molto discusso.
Nel 2021 – ultimo dato completo disponibile – il noleggio medio dei monopattini elettrici è stato di quasi 12 minuti, per una percorrenza media di 2,3 chilometri. Un dato emerso dall’osservatorio ‘Energy & Strategy’ della School of Management del Politecnico di Milano, che ha evidenziato anche come i noleggi complessivi siano stati quasi 18 milioni, con più di 41 milioni di chilometri percorsi, in crescita rispettivamente del 138% e del 186% sui numeri del 2020. Secondo l’Osservatorio Nazionale della Sharing Mobility, nel 2021 un veicolo condiviso su tre, in Italia, è stato un monopattino elettrico, e se si escludono le automobili, la percentuale di noleggi di monopattini elettrici è totalizzante sul fronte delle alimentazioni green (nove noleggi su dieci).
La statistica è legata anche alla graduale riduzione delle modalità di lavoro agile, che ha riportato molti italiani nelle sedi aziendali: per chi deve coprire un percorso relativamente breve, inferiore ai 4 chilometri, il monopattino elettrico è diventato la soluzione più gettonata per aggirare il traffico e ridurre le emissioni. Il fatto che questo mezzo di trasporto sia diventato un compagno di viaggio inseparabile per molti italiani è testimoniato da altri due fattori: l’intervento della politica – che già nel novembre del 2021 ha varato alcuni correttivi come la riduzione dei limiti di velocità, l’obbligo di dotazione degli indicatori luminosi di svolta e di freno su entrambe le ruote (dal luglio del 2022 per i nuovi modelli, entro il primo gennaio del 2024 per i mezzi già circolanti) e il divieto di sosta sui marciapiedi – e il triste dato relativo agli incidenti stradali.
Anche per questa ragione, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, alla fine del 2022 ha annunciato la possibilità di modificare il Codice della strada: “Casco obbligatorio e targa su ogni monopattino è qualcosa che voglio inserire, per tutelare la sicurezza di chi va sul monopattino ma anche quella dei passanti, visto che spesso sfrecciano ad alta velocità non solo sulle strade ma anche sulle piste ciclabili”. Attualmente nessun Paese europeo ha imposto il casco obbligatorio, mentre in Germania sono obbligatorie sia l’assicurazione sul mezzo, sia la targa, e in Francia è stata richiesta l’introduzione dell’assicurazione come vincolo.