In Emilia Romagna “quantità acqua mai vista”. Almeno 2 morti, chiesto stato emergenza

Nubifragi e alluvioni soprattutto nel Ravennate e nel Bolognese. Allerta rossa ancora giovedì per rischio esondazione fiumi.

Oltre 48 ore ininterrotte di pioggia, una quantità di acqua “mai vista prima” che si è rovesciata sull’Emilia Romagna. E se in un primo momento si guardava al maltempo con sollievo, nella speranza che portasse giovamento al secco bacino del Po, il lieve entusiasmo ha lasciato spazio alla disperazione: nubifragi e alluvioni, due vittime, oltre 500 gli evacuati. E danni per migliaia di euro a strade dissestate e colture travolte dai temporali. Secondo i tecnici della protezione civile si è registrata un’ondata di maltempo che non ha precedenti storici per la pioggia caduta ininterrottamente in 48 ore e che ha messo in crisi soprattutto gli affluenti del Reno. A complicare la situazione frane e smottamenti che hanno interessato la montagna e la collina. Decisa la chiusura delle scuole e il blocco della circolazione dei treni fra Faenza e Forlì, Russi e Lugo, Russi e Granarolo e fra Lavezzola e Mezzano.

E l’emergenza non sembra finire: ancora 24 ore di allerta rossa per rischio esondazioni. Ci sono infatti molti fiumi che devono ancora raggiungere il colpo della piena. Una situazione che ha portato il presidente della Regione Stefano Bonaccini a chiedere lo stato di emergenza.  “I nostri volontari da 48 ore sono impegnati ad affrontare una situazione senza precedenti, con una quantità di acqua senza confronti storici”, ha dichiarato il governatore ringraziando il presidente Mattarella e la premier Meloni che lo hanno chiamato per esprimere vicinanza alla popolazione colpita. “Stiamo facendo tutto quello che è possibile con la protezione civile, arriveranno 5 protezioni civile da Toscana, Veneto, Lombardia, Liguria e Marche a supporto”, ha aggiunto. Domani mattina Bonaccini incontrerà a Faenza i sindaci del Ravennate, per fare un primo punto della situazione, a cui seguirà un incontro a Imola con i sindaci del Bolognese. Agli incontri saranno presenti il presidente della Provincia di Ravenna, Michele De Pascale, e il sindaco della Città metropolitana di Bologna, Matteo Lepore.

Le maggiori criticità si sono registrate infatti nel ravennate e nel bolognese: il Sillaro, tracimando, ha causato due rotte dell’argine, la più grande si è verificata a Massa Lombarda (Ravenna), dove in via Merlo – a valle di Portonovo -, sono in corso da ieri le operazioni di chiusura. A Faenza l’esondazione del Lamone ha provocato l’allagamento nell’area Borgo Durbecco e della zona esterna dell’abitato, nella parte pedecollinare. Osservata speciale, al momento, la zona di Bagnacavallo,che rientra tra le situazioni più critiche per l’evolversi degli allagamenti.

A Castel Bolognese un signore di 80 anni è deceduto travolto dall’acqua mentre in bici percorreva una zona interdetta alla circolazione, dopo la fuoruscita del Senio. Un uomo di 74 è invece rimasto travolto da una frana che si è abbattuta su un’abitazione, a Fontanelice.

Numerose le evacuazioni: la più significativa a Faenza, 250 persone, poi Castel Bolognese e Conselice, circa 60 ciascuna, più altre con numeri inferiori.

A Bologna rimane chiusa via Saffi, una delle principali strade d’accesso al centro, danneggiata dalle esondazioni del canale sotterraneo Ravone. Pesantissime le ripercussioni sul traffico. Nelle prossime 48 ore ci saranno i sopralluoghi e solo dopo si potrà avere una stima precisa dei danni all’asfalto e alla copertura sotterranea e soprattutto dei tempi necessari alla riapertura in sicurezza della strada che in questo momento non è possibile definire. Il sindaco Matteo Lepore ha invitato le aziende a favorire al massimo lo smart working nei prossimi giorni.

In tutto, sono stati 300 i vigili del fuoco in azione, con 600 interventi svolti tra le province di Bologna (300), Ravenna (200) e Forlì Cesena (100). Numerose le evacuazioni di persone bloccate in casa, al lavoro squadre di soccorritori fluviali dei vigili del fuoco a Faenza (RA), Medicina e Imola (BO), Modigliana e Predappio (FC).

A causa dell’emergenza maltempo e delle gravi conseguenze che sta provocando in queste ore in Emilia-Romagna, la conferenza stampa di presentazione  del Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna di Formula 1, in programma per domani, giovedì 4 maggio  è stata annullata.