Maltempo, a Bagnacavallo si cercando due dispersi ma all’appello non manca nessuno

Il ministro Musumeci intanto parla di una polemica "inutile" e tende la mano alla regione Emilia-Romagna per un confronto

Dopo l’alluvione della notte tra mercoledì e giovedì in Emilia-Romagna resta ancora oggi l’allerta rossa. Nelle prossime ore sono previste precipitazioni sparse localmente a carattere di rovescio sul settore centro-orientale. Colmi di piena, prossimi o superiori alla soglia 2, stanno transitando nelle sezioni vallive di Secchia e Panaro. La piena di Reno sta transitando nel tratto arginato con livelli idrometrici prossimi alla soglia 2. Nelle ultime sezioni vallive di Idice, Sillaro, Senio, Lamone, Montone, le piene sono in esaurimento lungo tutti i relativi tratti arginati. Nella regione sono stati oltre 100 gli interventi dei vigili del fuoco. Tra squadre ordinarie con pompe idrovore, esperti in topografia, soccorritori fluviali, sommozzatori, dronisti ed elicotteristi, sono più di 250 le unità al lavoro, il cui impegno è concentrato nel ravennate dove permangono criticità tra Bagnacavallo e Lugo.

SI CERCANDO DUE DISPERSI MA ALL’APPELLO NON MANCA NESSUNO. E proprio a Bagnacavallo, in località Traversara, proseguono le ricerche di due persone segnalate come disperse da un testimone, anche se al momento non è pervenuta alcuna denuncia di scomparsa né risultano cittadini mancanti all’appello. Lo spiegano i vigili del fuoco e lo riferisce anche l’assessore alla protezione protezione civile del comune di Bagnacavallo che a SkyTg24 spiega che non si è riusciti a risalire all’identità delle due persone presumibilmente scomparse. “Speriamo che l’allarme rientri presto”, dice. “La popolazione è stata allertata e ha risposto al completo, al momento non ci risultano dispersi, speriamo che sia un falso allarme”, ha detto  anche il sindaco, Matteo Giacomoni. “Spero che i due dispersi possano essere un falso allarme, pensavamo che questa alluvione malgrado la pioggia potesse essere salutata in maniera meno grave. Dobbiamo essere pronti a intercettare gli anelli deboli del territorio, si è lavorato dai primi segnali di allarme. Non è possibile che ogni volta che arriva una pioggia abbondante si debba mettere in ginocchio una Regione, occorre individuare le criticità”, ha commentato il ministro della protezione civile, Nello Musumeci, a Skytg24.

A Traversara i vigili del fuoco sono impegnati anche nel recupero di beni dalle abitazioni danneggiate e rese impraticabili dall’esondazione del fiume Lamone.

OLTRE 700 INTERVENTI NELLE MARCHE. Nelle Marche è proseguito il lavoro delle squadre dei vigili del fuoco impegnati, con 150 unità, nelle operazioni di soccorso dovute al maltempo che sta interessando la regione. Le più colpite sono le province di Ancona, Macerata e Pesaro Urbino. La maggior parte delle 770 richieste di soccorso fronteggiate ha riguardato interventi per danni d’acqua, allagamenti di locali seminterrati e al piano terra, rimozione di alberi pericolanti, messa in sicurezza di frane ed evacuazioni di persone minacciate dall’acqua. Al momento la situazione è in miglioramento e restano da portare a termine 200 richieste di intervento, la maggior parte per prosciugamento di aree allagate nell’anconetano.

MUSUMECI: “MANO TESA A EMILIA-ROMAGNA”. Il ministro Musumeci è tornato a parlare anche della polemica politica scoppiata nel pieno dell’alluvione.  “Questa pianificazione – dice a Sky – richiede una intensa collaborazione tra Regione e Stato, molto spesso la prevenzione infrastrutturale non si può fare per mancanza di risorse, nel caso dell’Emilia Romagna il tema non si pone. Chiediamo alla Regione di sederci non per indagare, ma per capire perché si continua a essere in emergenza. se un fiume esonda per 3-4 volte, vuol dire che l’intervento non basta. La polemica credo non serva e non credo di averla alimentata, voglio tendere la mano alla Regione per confrontarci”. -“Sono veramente e sinceramente rammaricato di questa inutile polemica. Il governo – ha ribadito – ha dichiarato lo stato di mobilitazione un’ora dopo l’alluvione e si è detto pronto a dichiarare lo stato d’emergenza, mi sembra un atto di ingratitudine”.