Il maltempo si abbatte sul Nord Italia: prima neve a Sestriere. Sospesi i treni fra Italia e Francia per una frana

Nubifragio in Liguria, a Genova sono caduti 80 millimetri di acqua in sessanta minuti. Allerta arancione in altre sei regioni

Nel Nord Italia l’estate sembra finita: un’ondata di maltempo ha travolto gran parte delle regioni portando a un drastico calo delle temperature, ma soprattutto a bombe d’acqua, nubifragi e addirittura ad alcune nevicate. Allerta rossa in Lombardia e arancione in Friuli Venezia Giulia, Liguria, Provincia autonoma di Bolzano, ampi settori del Piemonte, parte della Toscana e sul Veneto. Il ‘colpevole’ è il ciclone Poppea, che insisterà anche domani sull’Italia spostandosi verso il centro Italia. Secondo Coldiretti, sulla penisola si sono abbattuti 49 eventi estremi in due giorni tra tempeste di vento, fulmini, nubifragi e grandinate che hanno provocato danni nelle città e nelle campagne con tetti scoperchiati, alberi abbattuti, frane, smottamenti e allagamenti. “L’Italia è spaccata in due con il maltempo che ha addirittura riportato la neve in quota al nord e le alte temperature e l’assenza di precipitazioni al sud che in Sicilia – sottolinea Coldiretti – hanno inaridito i terreni favorendo l’innesco degli incendi nelle campagne e nei boschi. Ci vorranno almeno 15 anni per ripristinare completamente le zone verdi distrutte dalle fiamme con danni oltre diecimila euro all’ettaro fra spese immediate per lo spegnimento e la bonifica e quelle a lungo termine sulla ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici delle aree devastate”.

A GENOVA 200 MM DI PIOGGIA IN 24 ORE. Fra le regioni più colpite dal ciclone c’è la Liguria, dove nella sono caduti fra i 100 e i 200 mm di pioggia in 24 ore. “Non ci sono stati feriti e questa è la notizia più importante ma sono stati più di 200 gli interventi dei Vigili del Fuoco sul territorio ligure concentrati soprattutto nella provincia di Genova a causa dei molti allagamenti“, ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, parlando di numerosi alberi abbattuti. Intanto, però, i livelli del Bisagno hanno superato la soglia di guardia e sono stati registrati valori di raffiche di vento fino ai 170 km/h, con intensa attività elettrica. L’allerta rimane gialla fino a mezzanotte, e Toti precisa che la situazione è “sotto controllo e in netto miglioramento”, ma “nelle prossime ore sarà importante non abbassare la guardia”.

ALLERTA ROSSA IN LOMBARDIA. Il maltempo è tornato a invadere la Lombardia, dove lunedì era prevista l’allerta rossa. Un nubifragio ha colpito Milano causando alcuni problemi di circolazione, come è successo in diverse strade della Lombardia. In tutte le province sono in corso i sopralluoghi dei tecnici degli Uffici territoriali regionali. Le situazioni più gravi sono segnalate a Sondrio, Varese e Brescia, territori già colpiti dall’ondata di maltempo di fine luglio. A Sondrio è esondato il torrente Frodolfo e sono state evacuate precauzionalmente alcune abitazioni nella frazione di Santa Lucia. Vigili del fuoco sono al lavoro con idrovore per operazioni di prosciugamento di cantine e garage. A causa di una frana è stata chiusa al traffico nella tarda serata di domenica la strada statale 470 della Val Brembana e del Passo San Marco tra il km 59,000 e il km 72,000 lungo versante Valtellinese e bergamasco. Sulla SS 38 dello Stelvio, a causa dell’esondazione del fiume Adda in località Bormio, si sono registrati rallentamenti. Sulla strada statale 36 Del Lago Di Como e Dello Spluga è stato chiuso il passo dello Spluga, sul versante svizzero, per frana. Sulla statale 294 di Val di Scalve il traffico è tornato regolare dopo la chiusura, lunedì mattina, a seguito di una tromba d’aria. Il personale Anas ha concluso la pulizia del piano viabile che ha consentito il ripristino della circolazione in piena sicurezza

IN PIEMONTE ARRIVA LA NEVE A SESTRIERE. Il progressivo abbassamento delle temperature ha determinato nevicate sull’arco alpino piemontese. Come riporta Arpa Piemonte, le nevicate hanno interessato soprattutto i settori occidentali e settentrionali con apporti di circa 5 cm sopra i 2500m sulle Alpi Cozie Nord e Alpi Graie di Confine e sopra i 2900-3000m sulle Alpi Pennine e Alpi Lepontine. La quota neve è in calo soprattutto su alta Val Chisone e alta Val Susa dove ha raggiunto i 2000m imbiancando Sestriere. Spostandosi verso nord la quota neve risulta più elevata: circa 2300m in alta valle Orco e 2800m circa su Alpi Pennine e Lepontine. Intanto in giornata si è alzato il livello dei fiumi: gli incrementi più significativi si sono registrati sui corsi d’acqua minori del bacino del Tanaro, del Toce e del Sesia, in particolare per il Borbore a San Damiano (AT), il Santino a San Bernardino (VB) e il Sessera a Pray (BI). Nel torinese si segnala il repentino e temporaneo innalzamento del livello idrometrico della Dora Riparia. Per frane e smottamenti in territorio francese, è stata chiusa la RD900, la tratta di attraversamento del confine della SS 21 della Maddalena. Sulla strada statale della 631 di Valle Cannobina è chiusa una corsia al km 4,000 a causa della caduta di un masso sulla sede stradale, a seguito di uno smottamento in corrispondenza del bivio per Cavaglio.

FRANA IN SAVOIA: CANCELLATI TRENI ITALIA-FRANCIA. Una frana nella valle della Maurienne (Savoia), in seguito a un’ondata di caldo seguita da forti piogge, ha provocato la sospensione del traffico ferroviario e dei mezzi pesanti su una delle principali direttrici tra la Francia e l’Italia settentrionale. Secondo le autorità, la situazione potrebbe richiedere diversi giorni per tornare alla normalità e lunedì l’area è rimasta sotto sorveglianza in attesa dello sgombero dei detriti. Intorno alle 17.15 di domenica, “diversi massi per un volume di circa 700 m3” si sono schiantati contro lo schermo protettivo installato sulla RD 1006, in un “settore particolarmente monitorato” nel comune di Saint-André, a La Praz, spiega la prefettura della Savoia in un comunicato stampa. I treni Alta Velocità Milano-Modane-Parigi sono stati cancellati e il traffico ferroviario sulla linea Chambéry-Torino è stato interrotto, così come il traffico TER nella valle della Maurienne, ha dichiarato SNCF. “È chiusa almeno fino a mercoledì compreso“, ma “ci aspettiamo che duri di più“, ha dichiarato SNCF all’AFP. Anche Trenitalia ha annunciato la cancellazione dei suoi servizi tra Modane e Parigi fino a mercoledì compreso.