Ancora allerta meteo in Emilia-Romagna e Marche: migliaia di evacuati, fiumi esondati

Sono scesi 150 mm di pioggia in 48 ore. Domani è ancora allerta rossa. Piena disponibilità, da parte del ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, per fare fronte all'emergenza

Si fa sempre più critica la situazione in Emilia-Romagna e nelle Marche a causa dell’ondata di maltempo  che sta colpendo il centro Italia e che durerà fino a domani, con 150 mm di pioggia in 48 ore. A distanza di pochi giorni, la Romagna è di nuovo in ginocchio: Riccione è sott’acqua, e sono un migliaio le persone evacuate, la maggior parte nel Ravennate (oltre 500). Nel centro di Cesena è esondato il fiume Savio mentre a Senigallia fa paura la piena del fiume Misa. Frane nell’Appennino, con strade chiuse e circolazione dei treni interrotta tra Rimini, Faenza e Forlì. Strade allagate a Pesaro. Scuole in quasi tutta la Regione anche domani, per una nuova allerta meteo. “Stiamo gestendo una situazione molto difficile, con eventi calamitosi da Bologna fino a Rimini. Le piogge, con le importanti cumulate indicate nell’allerta diramata dalla Protezione civile, stanno determinando numerose criticità. Dal canto nostro, stiamo svolgendo in quest’ estrema emergenza tutte le operazioni necessarie per mettere in sicurezza la popolazione”, ha spiegato la vicepresidente della Regione Emilia Romagna Irene Priolo. “Probabilmente – ha proseguito – già a mezzanotte arriveremo anche a 130 mm di acqua caduti in 24 ore, che incrementano il dissesto in Appennino e si aggiungono alle mareggiate in corso. Da Bologna fino a Rimini, tutti i Comuni hanno deciso di chiudere anche domani le scuole”.

Un quadro difficile, dunque, in cui desta molta preoccupazione la situazione a Cesena del fiume Savio, “che ha raggiunto livelli mai toccati”.  Il fiume è straripato nella zona di via Cesare Battisti, in una zona centrale. Il Comune aveva avvisato i cittadini dicendo di allontanarsi dagli argini, abbandonare i piani terra e gli scantinati. Il sindaco Enzo Lattuca è presente insieme alla Protezione civile per coordinare gli interventi di messa in sicurezza. Già dalle 14.30 il Comune aveva vietato il transito sul Ponte nuovo per il rischio esondazione. Ma anche a Forlì e Forlimpopoli l’attenzione è massima per le piene in arrivo dei fiumi Montone e Ronco. Ugualmente nel ravennate, per il Lamone. “Torno a raccomandare massima attenzione alla popolazione: i cittadini devono circolare il meno possibile e seguire le comunicazioni dei propri Comuni. In caso di evacuazione – ha concluso Priolo – devono assecondare le richieste dei Comuni”.

In generale, la situazione ha determinato superamenti del livello 3, quindi di allarme, della soglia su 12 corsi d’acqua: Savena, Lamone, Sillaro, Senio, Savio, Marecchia, Pisciatello, Marzeno, Ausa, Uso, Montone e Voltre. Sul Voltre, affluente del Ronco, è già superato il massimo storico (negli ultimi 20 anni) di 1,82 metri di livello idrometrico ed ora l’onda di piena ha già toccato quota 2,46 metri. In innalzamento i livelli di altri fiumi della Romagna e del bolognese: Ronco, Conca, Rabbi, Samoggia, Lavino, Idice e Quaderna, già interessati dal maltempo di inizio maggio. Problematica anche la situazione sulla costa, a causa delle intense mareggiate. Finora sono 901 gli evacuati: la maggior parte, 528, nel ravennate; altri 199 in provincia di Bologna, 164 nel forlivese-cesenate, 10 nel modenese e 3 nel reggiano. Altre evacuazioni di aree a rischio allagamento sono in corso, a cura dei comuni, come a Mercato Saraceno.

Nelle Marche, a far preoccupare è di nuovo il fiume Misa, a Senigallia. Nonostante fino alle prime ore del mattino la situazione fosse sotto controllo, intorno alle 11 è cresciuta la preoccupazione per il livello dell’acqua, tanto da spingere il primo cittadino Massimo Olivetti a ordinare alla popolazione di salire “ai piani alti” e di chiudere tutti gli esercizi commerciali. Difficile, infatti, dimenticare quanto accaduto lo scorso settembre, quando il maltempo aveva causato una decina di morti nella stessa zona. La piena del Misa era costata la vita a 9 persone in tutta la valle. In mattinata erano stati chiusi i sottopassi delle Piramidi e quello di via Perilli. L. Chiusa via XX Settembre. Intorno alle 14, dopo il passaggio in centro, il livello dell’acqua è diminuito.

A Pesaro,  la situazione e complessa. Si segnalano allagamenti in tutta la città, in via Flaminia è scoppiata una tubatura dei sottoservizi, diversi sottopassi sono stati chiusi. Lungo la strada panoramica Ardizio si è verificata una frana che restringe la carreggiata. Chiuso anche il cimitero centrale. Nella regione sarà prolungata l’allerta arancione anche se “le criticità segnalate a inizio giornata sono in diminuzione e in fase di superamento, ma permane l’onda lunga della coda del maltempo specialmente a Senigallia, dove la situazione viene costantemente monitorata e dove sono in arrivo, oltre a squadre della protezione civile regionale, anche quelle dei Vigili del fuoco che stanno rafforzando la presenza operativa – afferma l’assessore alla Protezione civile Stefano Aguzzi –. Tutto l’impegno, in questo momento, è rivolto a scongiurare un’onda di piena a Senigallia, anche in vista del prolungamento dell’allerta a seguito delle previsioni meteo disponibili. Dalle altre realtà provinciali emerge invece una situazione sotto controllo, sulla base delle indicazioni pervenute durante la riunione dl Cor”.

In Emilia Romagna domani è allerta rossa. A oggi allagamenti diffusi si segnalano a Riccione, dove è invaso dall’acqua il centro e il Pronto soccorso. Piena disponibilità, da parte del ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, per fare fronte all’emergenza maltempo. Il Leader del Carroccio, a quanto si è appreso, ha inviato un messaggio alla sindaca di Riccione, Daniela Angelini, assicurando la sua vicinanza. “Per qualsiasi cosa – ha scritto alla prima cittadina riccionese – sono a disposizione”. Nel ravennate, dove a Faenza è esondato il Rio Samoggia e il Marzeno registra una piena molto significativa. Nel cesenate, a Bagno di Romagna lo stesso corso d’acqua è al limite di esondazione in vari punti e genera criticità sulla statale, unica arteria di collegamento con Cesena. E ancora: a Cesenatico sono allagati tratti di lungomare, aree limitrofe e strade nel forese), a Gatteo è esondato il torrente Rigossa ed è in pericolo il centro abitato di Sant’Angelo; sempre a Gatteo preoccupazione per il livello del Rio Baldone.Allagamenti diffusi anche a Forlimpopoli con alcuni casi di viabilità interrotta; criticità per la piena del Montone anche a Portico e San Benedetto. A Bertinoro esondazioni dei corsi d’acqua Ausa, Bevano e Rio Salso: sono probabili nuove evacuazioni. Case garage e cantine allagate anche a San Mauro Pascoli.A Dovadola sono in corso nuove evacuazioni per le piene del reticolo minore. A Modigliana chiusa per allagamento anche la Provinciale 20.

Anche le frane sono in movimento in tutto il territorio. Nel forlivese-cesenate, molto critica la situazione del dissesto a Tredozio con 6 frane già rilevate in via Isola, al monte Busca ai confini con Portico, via Santa Maria, via Rocchigiana, strada del sole e Provinciale 86. Proprio sulla Provinciale, una frana isola 42 cittadini che abitano a monte. A Sogliano, per un dissesto sulla Provinciale 13, saranno fatte evacuare 50 persone nella zona del Ponte Uso. Sempre lì, il fiume Uso è tracimato. A Predappio risultano decine di strade chiuse perché allagate. Frane segnalate nel bolognese, principalmente a Pianoro e Monterenzio. A Ravenna si sono verificate due nuove frane sulla Strada Provinciale 63 a Zattaglia.