Italia e Algeria firmano l’intesa sul gas. Draghi: “Riduciamo dipendenza da Russia”

Il Premier: "Siamo pronti a lavorare con il Paese nordafricano per sviluppare energie rinnovabili e idrogeno verde"

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Una cooperazione bilaterale nel settore dell’energia “che si aggiunge a un accordo tra e Eni e Sonetrach per aumentare le esportazioni di gas verso l’Italia”. Così Mario Draghi ha annunciato la dichiarazione d’intenti tra Italia e Algeria firmata al termine dell’incontro bilaterale svoltosi oggi pomeriggio nel palazzo presidenziale del Paese nordafricano. Draghi era accompagnato dal ministro degli Affari esteri Luigi Di Maio, della Transizione ecologica Roberto Cingolani e dall’amministratore delegato dell’Eni Claudio Descalzi. Ai massimi livelli la delegazione algerina con il presidente Abdelmadjid Tebboune. il primo ministro Aimen Benabderrahmanee e il ministro dell’Energia e delle Miniere, Mohamed Arkab.

L’obiettivo della missione era piazzare il primo tassello del processo di riduzione d’importazione del gas russo e l’Algeria è il primo Paese individuato per diversificare le fonti di approvvigionamento per procedere verso l’indipendenza da Gazprom. “Subito dopo l’invasione dell’Ucraina, avevo annunciato che l’Italia si sarebbe mossa con rapidità per ridurre la dipendenza dal gas russo – dichiarato il premier Draghi – gli accordi di oggi sono una risposta significativa a questo obiettivo strategico, ne seguiranno altre”.

I rapporti tra Italia e Algeria hanno radici profonde anche nel nome di Enrico Mattei” ha detto Draghi, collaborazione che verrà rafforzata anche su altre direttrici, e “l’Italia è pronta a lavorare con l’Algeria per sviluppare energie rinnovabili e idrogeno verde”. La scorsa settimana l’ad dell’Eni Descalzi era già stato in Algeria per lavorare all’accordo tecnico con la società Sonetrach che gestisce insieme il gasdotto TransMed che collega Capo Bon in Tunisia con a Mazara del Vallo. Secondo gli obiettivi la fornitura di metano dovrebbe cominciare a crescere dal prossimo autunno per arrivare a circa 30 miliardi di metri cubi dagli attuali 22 e raggiungere e forse superare la quota di gas russo.

Come confermato da Draghi, l’accordo strategico non riguarda solo il gas ma prevede una serie di investimenti per accompagnare il Paese nordafricano verso la transizione energetica da rinnovabili. Una cooperazione grazie al supporto tecnologico italiano che consentirebbe all’Algeria di migliorare il suo mix energetico, composto oggi da fonti fossili e così liberare nuove quote per l’esportazione di gas. Italia e Algeria rafforzeranno i loro rapporti da subito in vista del quarto vertice intergovernativo che Draghi ha annunciato si terrà il prossimo 18 e 19 luglio ancora nella capitale del Paese nordafricano. “Prima – ha concluso il premier – incontrerò il presidente Tebboune in occasione della sua visita di Stato in Italia a fine maggio”.

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