Auto, meno elettriche “pure” e più ibride: gli esperti danno ragione a Draghi

Secondo Goldman Sachs Research, con l'allentamento dei target climatici i Bev rappresenteranno il 25% delle vendite globali nel 2030, in calo rispetto alle precedenti previsioni

Potrebbero rivelarsi profetiche le dichiarazioni con cui Mario Draghi ha dato l’ennesima sveglia all’Ue sulla transizione verso una mobilità elettrica. L’ex premier italiano ed ex governatore della Bce, a un anno dalla pubblicazione del suo rapporto sul futuro della competitività europea, ha puntualizzato che gli obiettivi al 2035 in alcuni settori “si basano su presupposti che non sono più validi”. Troppi ritardi nelle infrastrutture di ricarica, obiettivi poco chiari, stimoli praticamente inesistenti per il mercato Bev. Messe assieme, tutte queste mancanze della Commissione Ue rischiano di affossare un settore che sta già arrancando.

A parziale conferma della tesi è peraltro un’analisi di Goldman Sachs, colosso finanziario che Draghi conosce da vicino e che prevede che il ritmo di adozione dei veicoli puramente elettrici rallenterà con le nuove regolamentazioni, e a trarne beneficio saranno i veicoli ibridi, più versatili e meno dispendiosi, al momento, da produrre. Di conseguenza, le case automobilistiche tradizionali saranno destinate a registrare “un significativo aumento” dei profitti. “È probabile che i tassi di penetrazione globale dei veicoli elettrici a batteria entrino in una fase di declino al di fuori di alcune regioni, come la Cina” scrive Kota Yuzawa, analista di Goldman Sachs Research, citando il caso emblematico statunitense, con un cambiamento di rotta sulle normative ambientali che “avrà un impatto positivo significativo sugli utili delle case automobilistiche tradizionali“.

Goldman Sachs Research prevede ora che i veicoli elettrici rappresenteranno il 25% delle vendite globali nel 2030, in calo rispetto alla precedente previsione del 28%. Questo porta le stime per il 2030 a 7 punti percentuali in meno rispetto all’attuale consenso di mercato sulla penetrazione del mercato globale dei veicoli elettrici, come rilevato da IHS Global Insight. Il team ha anche ridotto le sue previsioni per la quota di vendite di veicoli elettrici nel 2040 al 52%, rispetto alla precedente previsione del 59%.

È dunque probabile che i full hybrid (Hev) contribuiscano a colmare il divario, dato il rallentamento delle vendite di Bev. I produttori giapponesi e coreani, in particolare, hanno annunciato l’intenzione di spostare una parte significativa della loro gamma di prodotti dai motori a combustione interna alle trasmissioni ibride.

Si stima che in Nord America, il maggiore mercato dopo quello cinese, i margini per le principali case automobilistiche statunitensi e asiatiche potrebbero aumentare di 2-3 punti percentuali, aggiungendo tra 15 e 22 miliardi di dollari agli utili prima delle imposte per un gruppo di aziende che nel 2024 avevano registrato utili operativi complessivi pari a circa 52 miliardi di dollari. “La solidità delle vendite di veicoli ibridi tradizionali testimonia il fatto che i consumatori apprezzano non solo l’efficienza nei consumi, ma anche le prestazioni in termini di potenza” sottolinea Yuzawa. Gli analisti hanno alzato le previsioni per la quota di mercato globale dei veicoli ibridi ibridi al 12% nel 2030 (in aumento rispetto al precedente 10%) e al 9% nel 2040 (in aumento rispetto al precedente 5%). Inoltre, prevedono che gli ibridi plug-in (Phev) raggiungeranno il 14% del mercato nel 2030 e il 17% nel 2040 (in aumento rispetto alla precedente previsione del 9% nel 2040).

Così come avviene negli States, anche in Europa le normative ambientali che incidono sulle vendite di veicoli elettrici si stanno allentando (con le dovute proporzioni). La Commissione Ue aveva già attenuato la propria posizione sulla riduzione delle emissioni per il 2025, concedendo alle case automobilistiche un periodo di ‘grazia’ di 3 anni, fino al 2027. Gli analisti confermano che tale modifica aiuterà i produttori a raggiungere gli obiettivi ed evitare sanzioni.

Ma se le previsioni di Goldman Sachs Research sulla penetrazione del mercato globale dei veicoli elettrici riflettono aspettative ridotte per le vendite negli Stati Uniti, in Europa e in Giappone, le previsioni per Cina e India rimangono invariate. Le vendite globali di veicoli elettrici sono aumentate del 21%, raggiungendo 1,16 milioni di veicoli a giugno di quest’anno. Il volume delle vendite in Cina è aumentato del 37% su base annua, soprattutto grazie alle ibride, mentre le vendite negli Stati Uniti e in Europa sono diminuite rispettivamente del 13% e del 5%.