Al via elettrodotto tra Italia-Tunisia: da Ue 307mln a Terna. Meloni: “Decisione storica”

L’opera, un cavo sottomarino di circa 200 km, sarà realizzata dalla società italiana e dalla tunisina Steg e costituirà un nuovo corridoio energetico tra Africa ed Europa. Soddisfazione anche dalla Farnesina

Europa e Africa sempre più connesse, almeno dal punto di vista energetico. Terna riceverà un finanziamento da 307 milioni da parte dell’Unione europea per costruire il cavo di interconnessione elettrica tra l’Italia e la Tunisia, opera che è stata inserita nella lista dei Progetti di Interesse Comune. Il prestito europeo sarà erogato attraverso il Connecting Europe Facility, il fondo Ue destinato allo sviluppo di progetti chiave che mirano al potenziamento delle infrastrutture energetiche comunitarie. La notizia è arrivata ieri, assieme all’avvio da parte del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica del procedimento autorizzativo. “Si tratta di una decisione storica — spiega Terna in una nota —. Per la prima volta, infatti, i fondi comunitari Cef sono stati assegnati a un’opera infrastrutturale sviluppata da uno Stato Membro e da uno Stato Terzo. Come ulteriore testimonianza della sua importanza strategica, la Commissione europea ha destinato al progetto oltre la metà del budget disponibile nel bando del 2022“. L’opera, realizzata da Terna e da Steg, l’operatore elettrico tunisino, contribuirà all’integrazione dei mercati dell’energia elettrica, alla sicurezza dell’approvvigionamento energetico e, soprattutto, all’incremento di produzione di energia da fonti rinnovabili in Europa e Africa e alla diversificazione delle fonti. In aggiunta, una volta entrato in esercizio, il collegamento favorirà la riduzione delle emissioni climalteranti.

Soddisfatta la premier Giorgia Meloni. “Il via libera della Commissione europea allo stanziamento di 307 milioni per co-finanziare l’infrastruttura — ha dichiarato la presidente del Consiglio in una nota — è un grande successo italiano. È nel destino dell’Italia diventare un nuovo hub energetico per l’intero Continente europeo, è nella nostra missione intensificare la cooperazione con l’Africa per portare investimenti e sviluppo“.
Il ponte energetico sottomarino da 600 MW in corrente continua sarà lungo oltre 200 km e raggiungerà una profondità massima di 800 metri. Per costruirlo, richiederà un investimento complessivo di 850 milioni. “Grazie a questa opera — ha dichiarato il ceo di Terna Stefano Donnarummal’Italia potrà concretamente diventare un hub energetico del Mediterraneo. Si tratta di un’infrastruttura strategica per il nostro Paese e per l’Europa, che potrà contribuire in maniera significativa all’indipendenza energetica, alla sicurezza del sistema elettrico e allo sviluppo delle fonti rinnovabili“.

Per quanto riguarda l’Italia, dall’approdo di Castelvetrano, in provincia di Trapani,il cavo interrato — spiega la società della rete — percorrerà strade esistenti lasciando inalterati ambiente e paesaggio per 18 km fino ad arrivare a Partanna, sempre in provincia di Trapani, dove sarà costruita la nuova stazione di conversione in prossimità dell’esistente Stazione Elettrica“. La società che gestisce la rete elettrica nazionale ha concluso nel luglio 2021 la fase di consultazione pubblica, durante la quale sono state analizzate e discusse le osservazioni arrivate da amministrazioni, enti e cittadini.

Per la Farnesina, il progetto Elmed “consentirà di effettuare un salto qualitativo nella integrazione dei mercati elettrici delle sponde nord e sud del Mediterraneo, rafforzando la nostra sicurezza energetica e quella dei nostri partner, favorendo lo sviluppo delle fonti rinnovabili nel continente africano e aggiungendo un ulteriore tassello alla realizzazione, nel lungo periodo, di una vera e propria rete euro-mediterranea dell’elettricità“.

 

Photo credit: Terna