Digitalizzazione, nucleare, sicurezza energetica, innovazione tecnologica e neutralità carbonica: sono alcuni dei temi al centro del seminario ‘Transitioning to net-zero: technology roadmaps’ organizzato a Torino, nell’ambito della Planet Week, da Italgas insieme a Wec Italia e Omec. L’evento precede anche l’avvio dei lavori del G7 Clima, Ambiente ed Energia, che si terrà lunedì e martedì a Venaria. “Siamo lieti di prendere parte alla Planet Week – aveva spiegato l’ad di Italgas, Paolo Gallo, presentando le iniziative della società – e di mostrare agli ospiti del G7 Clima, Energia e Ambiente come Italgas stia affrontando la sfida del net zero con un impegno senza precedenti fatto di ricerca e sviluppo delle tecnologie per un utilizzo diffuso dei gas rinnovabili che sostituiranno progressivamente quello di origine fossile”.
Un percorso che, spiega Gallo nel corso della giornata, deve necessariamente prendere in esame tutte le possibilità esistenti: “L’approccio giusto è quello di valutare le diverse tecnologie, i loro benefici e i loro costi e cosa mi portano in termini di sicurezza degli approvvigionamenti. Se uno ha un approccio ideologico significa che ha già scelto la strada per raggiungere l’obiettivo. Io credo che l’errore che è stato fatto fino ad oggi sia stato quello di confondere gli obiettivi da raggiungere con la strada per raggiungerli. E’ un errore che non ci permetterebbe di raggiungere gli obiettivi di transizione energetica. Noi dobbiamo esplorare tutte le strade, fare leva sull’innovazione e sulla ricerca. Magari il percorso non sarà lineare ma le probabilità di raggiungere gli obiettivi al 2030 e 2050 sono superiori se adottiamo un approccio olistico al problema”.
E, pensando a tutte le tecnologie, impossibile lasciare da parte il nucleare, che però, secondo Gallo, avrà “bisogno di più tempo per arrivare in Italia“. Più decisa la posizione in merito di Francesco Corvaro, Inviato speciale del Governo per il cambiamento climatico: “Parlando con Grossi, il direttore dell’Agenzia internazionale dell’energia atomica, ha detto che l’Italia è il paese più nuclearista pur non avendo produzione da energia nucleare, perché noi abbiamo un comparto industriale e un know-how elevatissimo nel settore. In questo momento, e la Cop l’ha messo tra le possibili soluzioni tecnologicamente vantaggiose per arrivare a Net Zero nel 2050, è doveroso pensare e valutare l’ipotesi di rientrare in questo settore perché abbiamo il know tecnologico, le nostre aziende che già lavorano in questo settore con queste nuove tecnologie di nucleare“. Soprattutto pensando alla fusione, “che è l’energia che ci permetterà probabilmente dopo il 2050 o a ridosso del 2050 di fare un decisivo passo avanti verso il completo abbandono dei combustibili fossili“. E Corvaro tiene a fare una puntualizzazione sulla posizione dell’esecutivo italiano: “Non esiste per il governo il negazionismo rispetto al cambiamento climatico, ce ne rendiamo assolutamente conto, a volte viene confusa l’idea di pragmatismo con l’idea di negazionismo. Non hanno niente a che fare. Il Governo è per un futuro sostenibile partendo da un presente che sia altrettanto sostenibile, perché il cambiamento climatico riguarda principalmente la vita dell’uomo sulla terra oltre che la natura”.
Archiviata la giornata di sabato, si punta dritti verso il G7 Clima, Ambiente e Energia. Ancora un appuntamento, prima dell’avvio dei lavori di lunedì. Domenica 28 aprile, sempre nella sede storica di Italgas a Torino, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, e l’amministratore delegato, Paolo Gallo, accoglieranno le delegazioni ministeriali e i rappresentanti diplomatici per un confronto dal titolo ‘Bridging tradition and sustainable energy’. Poi via verso il vertice di Venaria, in cui Gallo spera che si discuta “in maniera aperta sulle varie tecnologie e sui vari percorsi per arrivare ai target. Mi aspetto – aggiunge – che vengano sentite tutte le voci e che si faccia una sintesi. Noi cerchiamo di trovare sempre la soluzione e la soluzione per un problema così complesso come il sistema energetico non è una, ma una molteplicità di soluzioni che devono essere applicate”.