Esondano fiumi in Emilia-Romagna, frane e allagamenti: sfollati e dispersi

La situazione più critica nel territorio della provincia di Ravenna e in provincia di Forlì Cesena

Notte drammatica in Emilia Romagna fra mercoledì e giovedì a causa della violenta ondata di maltempo che ha colpito, in modo particolare, il Ravennate e il Forlivese. La corsa del ciclone Boris, che ha causato decine di vittime nell’Europa centrale ed orientale, non ha risparmiato il nostro Paese, causando allagamenti, esondazioni, frane e smottamenti. Sono circa un migliaio le persone evacuate, che hanno trascorso la notte nei centri di accoglienza, e decine i sindaci di grandi e piccoli comuni che hanno invitato la popolazione a salire ai piani alti. L’allerta rossa ha portato alla chiusura delle scuole di ogni ordine e grado da parte di numerose amministrazione.

La situazione peggiore si è registrata nel Ravennate. Al momento non risultano vittime, ma due persone sono disperse a Bagnacavallo, in località Traversara. Nonostante gli inviti a evacuare la zona, sarebbero rimasti nella loro casa che avrebbe subito un crollo. I soccorritori li stanno cercando sotto le macerie. Nella zona il fiume Lamone ha rotto gli argini e molti abitanti bloccati sui tetti sono state evacuate da due elicotteri dei vigili del fuoco.

Dopo la chiusura di tutte le scuole giovedì nelle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Bologna, venberdì le condizioni meteo dovrebbero migliorare. Rimarranno bloccati gli istituti scolastici in tutto il Ravennate, mentre nel resto della regione si dovrebbe lentamente tornare alla normalità. Ma, ricorda il capo della Protezione Civile Fabio Ciciliano, “l’emergenza non è assolutamente finita”.

La circolazione dei treni è stata a lungo sospesa tra Forlì e Faenza, tra Ravenna e Castelbolognese, tra Ravenna e Ferrara, e tra Ravenna e Faenza per condizioni meteo critiche e per il rischio di esondazione di alcuni fiumi. I treni Alta Velocità, Intercity e Regionali, spiega FS, hanno subito limitazioni di percorso o cancellazioni e sono stati instradati sul percorso alternativo.

Situazione complicata anche nelle Marche, dove sono stati oltre 300 gli interventi effettuati da mercoledì dai vigili del fuoco. Le squadre hanno operato la scorsa notte ad Ascoli Piceno, nella località di Ponterotto tra San Benedetto del Tronto e Acquaviva Picena, per il soccorso ad automobilisti in difficoltà per acqua e fango lungo la carreggiata della SP36. Svolti soccorsi per allagamenti anche nelle zone di Cupra Marittima e Grottammare. Ad Ancona nella tarda serata di ieri sono state evacuate 6 famiglie a Osimo per una frana che minacciava l’abitato in via Montecesa. Per l’esondazione del torrente Arzilla, in provincia di Pesaro Urbino è interrotta la viabilità sulla SP 144. Potenziato in il dispositivo di soccorso del Corpo nazionale con l’invio di personale esperto nel soccorso acquatico e fluviale dalla Lombardia, Toscana e Campania.