Jude Law, Mark Rylance, Aisling Bea, George MacKay, Michael Shannon e Lily Cole sono le ultime celebrità che si sono unite all’appello – lanciato da Global Witness – affinché le aziende produttrici di combustibili fossili siano costrette a pagare per il ruolo che hanno svolto nel causare il collasso climatico. “Petrolio, gas e carbone – dice Jude Law – stanno danneggiando il nostro pianeta, causando un’impennata di eventi meteorologici mortali. È ora che le aziende produttrici di combustibili fossili rispondano delle loro azioni”.
Secondo i dati dell’Ong Global Witness, solo nel 2022 l’industria del petrolio e del gas ha realizzato profitti al lordo delle imposte per 4.000 miliardi di dollari. Si tratta di dieci volte il costo annuale dei danni climatici nei Paesi in via di sviluppo, stimato in 400 miliardi di dollari all’anno. Il Fondo per le perdite e i danni dell’Unfccc, progettato per aiutare le nazioni più povere colpite dai disastri climatici, attualmente contiene meno dello 0,2% di questa cifra e a Baku, dove è in corso la Cop289, il tema della finanza climatica è il nodo cruciale.
La campagna, chiamata ‘Payback Time’, è sostenuta da numerose celebrità, attivisti e gruppi organizzati. Tra questi, l’ex presidente irlandese Mary Robinson, i registi Adam McKay e Joshua Oppenheimer, l’attrice di Star Wars Rosario Dawson, la star di Harry Potter Bonnie Wright, i musicisti Brian Eno e Jon Hopkins e alcuni importanti attivisti per il clima, tra cui Vanessa Nakate, Kumi Naidoo e Luisa Neubauer.
“La gente ha bisogno di soldi per ricostruire e adattarsi al nostro clima sempre più estremo. Ma in questo momento le compagnie petrolifere e del gas che alimentano il collasso climatico la fanno franca, realizzando immensi profitti grazie a prodotti che da decenni sanno essere dannosi per il pianeta. È ora di fargliela pagare”, spiega Mary Robinson. Per Kumi Naidoo “Decine di milioni di persone provenienti dai Paesi che hanno contribuito meno alla crisi climatica stanno già pagando il prezzo più brutale. Le aziende produttrici di combustibili fossili, i maggiori responsabili delle emissioni a livello mondiale, devono pagare”.
L’attore George MacKay è il protagonista di The End, un nuovo film post-apocalittico del regista Joshua Oppenheimer che affronta il ruolo dell’industria dei combustibili fossili nella crisi climatica e l’urgente necessità di responsabilizzare Big Oil. Il film sarà proiettato in anteprima negli Stati Uniti il mese prossimo. “Sono onorato e orgoglioso – dice l’artista – di far parte di questa azione e del film The End. Speriamo che possa dare il via a un nuovo inizio e alla continuazione della verità”.