L’agrivoltaico di Colfiorito dove si coltivano lenticchie e si producono rinnovabili

E' il primo di cinque siti dimostrativi nell’ambito dell’iniziativa italiana 'agrivoltaico Open Labs' di Enel Green Power

Fotovoltaico

Lenticchie, zafferano e fotovoltaico. In Umbria, a Colfiorito, è stato avviato un progetto agrivoltaico, che combina queste particolari colture con l’energia rinnovabile. Accade presso l’azienda agricola La Valletta, dove è entrato in funzione il primo di cinque siti dimostrativi nell’ambito dell’iniziativa italiana ‘agrivoltaico Open Labs’ di Enel Green Power, che mira a creare laboratori a cielo aperto, distribuiti in tutta Italia, per testare, insieme a diversi partner scientifici, enti di ricerca, startup e aziende agricole, l’integrazione tra produzione di energia solare, agricoltura e salvaguardia della biodiversità.

L’impianto agrivoltaico di Colfiorito, con una potenza massima di 44kWp (kilowatt picco), ha una tecnologia sviluppata dalla start-up italiana Sentnet, con moduli fotovoltaici bifacciali che hanno una struttura fissa verticale, quindi a minimo ingombro, disposti in modo da non creare ombreggiamenti alle file di pannelli parallele. Questo tipo di tecnologia promuove un’integrazione massiva delle attività agricole con superficie coltivabile maggiore del 90%.

Tra i pannelli solari non solo si produce energia, ma crescono lenticchie e zafferano, prodotti perfettamente integrati con il business dell’azienda che si occupa di queste colture da anni, e ora lo fa insieme alla produzione di energia rinnovabile. L’impianto rispetta le esigenze delle singole colture, tutte le lavorazioni agricole sono effettuate con macchine standard. Il primo raccolto è arrivato ad agosto per le lenticchie e a ottobre ci sarà quello dello zafferano.

La tecnologia installata ha anche diversi vantaggi: rende semplice manutenzione e pulizia (per la posizione verticale), ma soprattutto beneficia della presenza di una rete di sensori per monitorare la produzione di energia, il microclima tra i filari dell’impianto, le condizioni del suolo ed il consumo di acqua, attraverso il ciclo fenologico delle colture selezionate, agevolando anche il dosaggio di fertilizzanti ed ottimizzando le fasi di lavorazione agricola, con un conseguente vantaggio diretto sulla produzione.

A Colfiorito la parola chiave è acqua. Sì, perché in questo impianto pilota, fondamentale è il risparmio idrico. L’acqua è un bene sempre più rischio a causa del suo uso eccessivo, dell’inquinamento e del riscaldamento climatico, ed è quindi necessario preservarla. Con l’agrivoltaico i pannelli solari creano un ombreggiamento del suolo, proteggendo le colture dai picchi di calore, ed evitando l’evaporazione dell’acqua: il risultato è un risparmio idrico che arriva fino al 20%. A Colfiorito il sistema, brevettato dalla startup Sentnet, utilizza dei convogliatori in acciaio, installati proprio sotto i pannelli, che raccolgono l’acqua, attraverso delle canalette, in vasche di raccolta dedicate. Acqua, che a sua volta, può essere usata per l’irrigazione delle colture.

Questa struttura di raccolta collegata all’impianto migliora anche le prestazioni del fotovoltaico, grazie alla rifrazione della radiazione solare sulla loro superficie, che si traduce in un aumento di produzione dell’impianto.