Le auto elettriche aiutano davvero a salvare il pianeta? I critici sostengono che i benefici per l’ambiente vengano esagerati rispetto alla realtà, ma gli studi dimostrano che emettono meno gas serra delle auto con motore a combustione. È importante distinguere l’impatto sul clima da altri aspetti, come l’inquinamento minerario.
COMBUSTIONE
Un’argomentazione comune è che le auto elettriche emetterebbero la stessa quantità di gas serra delle auto termiche, perché l’elettricità che utilizzano è prodotta da centrali elettriche che sfruttano combustibili fossili come il carbone. Ma secondo la U.S. Environmental Protection Agency, un’auto elettrica caricata a St. Louis, Missouri – uno degli Stati più dipendenti dal carbone al mondo – produce in media 247 grammi di anidride carbonica per miglio (circa 154 grammi per chilometro), rispetto ai 381 grammi di un veicolo a combustione.
CICLO DI VITA
L’impronta di carbonio di un’auto elettrica dipende dalla regione o dal Paese in cui viene ricaricata: è maggiore in Paesi come la Polonia o i Paesi asiatici, che producono gran parte dell’elettricità dal carbone, rispetto alla Francia, che si affida in larga misura all’energia nucleare. Se si considera l’intero ciclo di vita, compresa la produzione delle materie prime per le batterie e il riciclaggio a fine utilizzo, le auto termiche emettono ancora molto più C02 delle auto elettriche, ha concluso l’organizzazione di esperti International Council on Clean Transportation in uno studio molto dettagliato.
BATTERIE
La produzione di batterie è un processo ad alta intensità energetica, perché alcuni componenti vengono estratti e perché le materie prime devono essere trasportate in tutto il mondo per essere assemblate e vendute. Riciclarli è costoso. Secondo un’analisi del gruppo di ricerca Manhattan Institute ci vorrebbero 227 tonnellate di terra per estrarre i metalli necessari per una singola batteria per auto elettriche. Ma secondo diversi esperti queste cifre sono fuorvianti. “È un’esagerazione”, ha dichiarato Peter Newman, professore di sviluppo sostenibile presso la Curtin University in Australia. Tutto dipende dalla regione di esplorazione e dal tipo di batteria.
COBALTO
Oltre al clima, l’attività estrattiva ha altri impatti negativi: il 70% del cobalto, uno dei componenti delle batterie, proviene ad esempio dalla Repubblica Democratica del Congo, dove i bambini vengono sfruttati nelle miniere. Anche l’accesso ai componenti pone problemi strategici di approvvigionamento, molti dei quali – secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia – provengono dalla Cina. Tuttavia, le trivellazioni petrolifere, con il loro elevato impatto ambientale, non rappresentano una soluzione migliore, secondo Georg Bieker, ricercatore dell’ICCT.
NEVE
Dopo una tempesta di neve in Virginia, negli Stati Uniti, a gennaio, le persone hanno condiviso su Facebook dei post in cui si affermava che le auto elettriche avrebbero potuto rompersi negli ingorghi, lasciando i passeggeri senza riscaldamento all’interno e allungando ulteriormente le file di auto. Diverse organizzazioni di fact-checking hanno cercato di verificare questa affermazione e non hanno trovato alcuna prova. La questione se le auto elettriche consumino più carburante in condizioni di freddo è oggetto di dibattito tra gli esperti: alcuni sostengono che le auto a combustione interna finiscono per consumare più carburante perché devono tenere il motore acceso per mantenere il riscaldamento. La rivista britannica Which? ha testato la batteria di un SUV elettrico in un ingorgo estivo simulato, con aria condizionata, radio e luci accese e un tablet collegato. In queste condizioni estive (e non certo invernali), i tester hanno utilizzato solo il 2% della batteria in un’ora e un quarto, pari a 13 km di autonomia.