Le auto ibride continuano a crescere in Europa a luglio, ma il mercato è fermo e cala l’elettrico

Secondo l'Acea, invece, risultano in calo le vendite delle elettriche, così come dei modelli diesel e a benzina

autostrade

Le auto ibride sono state ancora una volta l’unica categoria a fare progressi nelle vendite in Europa nel mese di luglio in un mercato automobilistico fiacco. Lo rivelano i dati pubblicati giovedì dall’Associazione dei Costruttori di Automobili (Acea). Le immatricolazioni di nuovi modelli ibridi sono aumentate in tutti i principali Paesi europei (+25,7% rispetto all’anno precedente), raggiungendo le 273.000 unità. Questi modelli, che offrono consumi ed emissioni leggermente inferiori, stanno rosicchiando la quota delle auto a benzina e ora rappresentano quasi un terzo del mercato (32%), rispetto ad appena un quarto nel luglio 2023. I modelli elettrici, nel frattempo, hanno continuato a diminuire (-10,8% su base annua) e la loro quota di mercato è scesa al 12,1% ad agosto (12,5% dall’inizio dell’anno).

Gli aumenti nei Paesi Bassi, in Spagna e in Italia non hanno compensato il forte calo in Germania, il più grande mercato europeo, a seguito dell’abolizione a sorpresa dei sussidi per l’acquisto di auto elettriche.

Nel luglio 2024, le vendite di auto a benzina sono calate del 7%. La modesta crescita in mercati chiave come l’Italia (+3,8%) e la Germania (+0,1%) non ha potuto contrastare i cali in Francia (-22,6%) e Spagna (-12,5%). Le auto a benzina rappresentano ora il 33,4% del mercato, in calo rispetto al 35,9% del luglio dello scorso anno. Il mercato delle auto diesel ha registrato un calo del 10,1%, con una quota di mercato del 12,6% nel luglio scorso. Mentre la Germania ha registrato un guadagno moderato dell’1,4%, sono stati osservati cali sostanziali in altri mercati importanti come l’Italia (-24,6%), la Francia (-23,9%) e la Spagna (-11,6%).

Considerando tutte le energie, il mercato europeo è cresciuto leggermente ad agosto (+0,2%), con cali in Francia, Germania e Belgio oltre il 2% compensati da rimbalzi in Spagna (+3,4%) e Italia (+4,7%). Nei primi sette mesi dell’anno, le immatricolazioni sono aumentate (+3,9%), ma rimangono ad un livello molto basso rispetto alle medie pre-Covid, con 6,5 milioni di auto immatricolate.