Lo ha ricordato anche nell’ultima conferenza stampa, per Mario Draghi la lotta ai cambiamenti climatici è fondamentale. Il presidente del Consiglio, a New York per la 77esima Assemblea generale delle Nazioni Unite, lo ribadisce anche nel suo intervento alla sessione di apertura dello ‘Youth4Climate: Powering Action’, accanto al suo ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani. Anzi, fa di più e dà una notizia importante per il nostro Paese: “Sulla scia del successo dello scorso anno, abbiamo deciso di rendere l’incontro un evento annuale, in stretta collaborazione con le Nazioni Unite. Sono orgoglioso di annunciare che l’Italia sarà co-leader dell’hub d’azione globale Youth4Climate, in collaborazione con il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite“.
Il premier, che a margine dell’Assemblea Onu incontra il presidente del Consiglio presidenziale dello Stato di Libia, Mohammed Yunis Ahmed Al-Menfi, il presidente svizzero Ignazio Cassis e il primo ministro ucraino, Denys Shmyhal, si rivolge direttamente ai giovani in sala, legge il foglio con il suo discorso limato nei dettagli, poi però prende il microfono e parla scostandosi dal podio. “Sono pienamente consapevole delle vostre aspettative e della vostra grande fame di cambiamento. Entrambe sono estremamente gradite: dobbiamo fare meglio, più velocemente“. Nella sua esperienza a Palazzo Chigi, seppur caratterizzata dagli interventi per programmare il post-pandemia e mettere le basi del Pnrr, ha comunque voluto dare spazio all’ambiente. Con le semplificazioni sulle rinnovabili, ma anche avviando un lavoro di diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico, non dettata solo dalla crisi che sta mordendo la carne viva degli italiani. “Contiamo su di voi per aiutarci a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile e ad attuare gli Accordi di Parigi – continua Draghi, rivolgendosi alla platea -. Il vostro legame con le comunità, la vostra capacità di trovare soluzioni innovative, la vostra determinazione a costruire società più sostenibili sono necessari oggi più che mai“.
Da questi concetti nasce la decisione di rendere ‘strutturale’ l’appuntamento dello ‘Youth4Climate’. Ricordando che “durante l’evento dello scorso anno, a Milano, più di 400 giovani, uomini e donne, provenienti da tutto il mondo si sono riuniti per lavorare con i responsabili politici e discutere su come affrontare al meglio il cambiamento climatico“. Quell’incontro – continua il capo del governo – “ha posto i giovani al centro del dibattito e in una posizione forte per plasmare le discussioni alla Cop26“, contribuendo “a incanalare il sostegno all’impegno dei giovani a livello locale, nazionale e internazionale“. Questo è motivo di vanto per il Paese: “Sono estremamente orgoglioso della leadership italiana in questa iniziativa“, sottolinea Draghi. Che conclude il suo intervento con una frase non di circostanza: “Siamo ansiosi di ascoltare le vostre idee e i vostri progetti: auguro a tutti voi un evento di successo“. L’Italia c’è, dunque. E ci sarà anche dopo la fine della campagna elettorale.