Oltre due miliardi di euro. Tanto vale il decreto Alluvioni, il primo provvedimento varato oggi dal Consiglio dei ministri per far fronte all’emergenza in Emilia-Romagna, insieme a un’ordinanza di protezione civile che estende lo stato di emergenza ai comuni colpiti dalla seconda alluvione e non inclusi nella prima, con riserva di estenderla ai comuni nelle Marche e in Toscana, per i quali servirà un altro provvedimento.
Non c’è ancora il commissario, arriverà. Intanto, nel decreto c’è una misura per l’estensione delle competenze del commissario nominato per la Siccità, Nicola Dell’Acqua, per la verifica e il monitoraggio delle opere di drenaggio dell’acqua, per accelerare i tempi.
“Bisogna dare atto al governo di essersi dedicato a questa emergenza con il massimo della concentrazione, della disponibilità e dell’operatività“, rivendica Giorgia Meloni. Non organizza una conferenza stampa, ma una diretta streaming in cui illustra il dl: “Ci sarà anche una fase di ricostruzione, per cui non è ancora possibile fare una stima precisa dei danni, ma in passato interventi di emergenza da 2 miliardi non si erano mai visti, per questo voglio ringraziare tutto il governo e i ministri“, afferma. Il provvedimento, spiega, “è molto corposo”.
Prevede la sospensione dei termini relativi agli adempimenti e ai versamenti tributari e contributivi fino al 31 agosto con ripresa dei pagamenti al 20 novembre; il differimento per i comuni e le province del pagamento dei mutui nei confronti di Cassa Depositi e Prestiti. Sul tema delle utenze, è già stata deliberata la sospensione di pagamento da Arera, ma c’è una norma che rafforza questa previsione. Per i mutui non serve una norma, perché fa fede il protocollo d’intesa tra governo e Abi che già esiste.
Inoltre, scandisce Meloni, “prevediamo per la giustizia il rinvio dei processi civili e penali, quando una delle parti risiede nelle zone colpite, e la sospensione fino al 31 agosto per quello che riguarda l’amministrazione dei giudizi amministrativi, contabili, tributari e militari”. Ma c’è anche “la sospensione dei termini amministrativi compresi i concorsi”. Poi, “i dipendenti pubblici delle zone colpite verranno ugualmente retribuiti”.
Il ministero dell’Agricoltura ha stanziato 100 milioni di euro per interventi di indennizzo a favore delle aziende agricole e ulteriori 75 milioni di euro a valere sul fondo innovazione, per l’acquisto di macchinari per le aziende danneggiate. “Il Governo non ha perso un minuto per dare risposte immediate all’emergenza“, dice il ministro, Francesco Lollobrigida.
Sul lavoro, si prevede una cassa integrazione in deroga per tutti i dipendenti fino a 90 giorni, con una copertura fino a 580 milioni di euro. Ci sarà poi una tantum fino a 3mila euro per i lavoratori autonomi costretti a interrompere le attività, con una copertura che arriva fino a 298 milioni di euro.
Il ministero degli affari Esteri ha previsto un contributo a fondo perduto per le imprese esportatrici danneggiate dall’alluvione a valere sul fondo Simest, con una copertura di altri 300 milioni di euro ed è stata creata una quota riservata di 400 milioni di euro per i tassi agevolati a fondo perduto.
Il Fondo emergenze nazionali viene rifinanziato con 200 milioni di euro, che vengono, sottolinea la premier, “interamente destinati a questa emergenza“.
Quanto alla scuola, c’è un fondo da 20 milioni di euro per la continuità didattica ed è stata data facoltà al ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, di lavorare con “una certa flessibilità” per l’adempimento degli esami di maturità, in base alle necessità degli istituti coinvolti. Il governo lavora poi per l’acquisto di computer da mettere a disposizione degli studenti che dovessero fare didattica a distanza. Anche per l’università si prevede la possibilità di didattica ed esami a distanza, oltre a un fondo di solidarietà, di 3 milioni e mezzo, per i docenti e per gli interventi di ripristino.
Per la copertura finanziaria degli stanziamenti, tra l’altro, si autorizza fino al 31 dicembre l’Agenzia delle dogane a effettuare estrazioni straordinarie del Lotto e del Superenalotto e alla vendita dei beni confiscati, anche in deroga, disponendo il trasferimento al bilancio dello Stato degli introiti che ne derivano. Ci sarà poi un sovrapprezzo di un euro per l’accesso ai musei statali tra il 15 giugno e il 15 settembre, prevedendo di destinare i maggiori incassi a interventi di tutela e ricostruzione del patrimonio culturale e al sostegno degli operatori della cultura e dello spettacolo dei territori colpiti. Infine, si semplifica la disciplina in materia di realizzazione di nuova capacità di rigassificazione nazionale e si qualificano come opere di pubblica utilità, “indifferibili e urgenti“, si legge nella nota di Palazzo Chigi, quelle “a ciò finalizzate mediante unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione“.