Per tre giorni Roma sarà “la capitale mondiale della sicurezza alimentare“. Sono le parole usate dalla premier, Giorgia Meloni, nel suo intervento alla giornata inaugurale del Vertice Fao sui sistemi alimentari. Un appuntamento che cade in uno dei momenti particolarmente delicati per equilibri economici, sociali e geopolitici globali, per la scelta della Russia di uscire dagli accordi per far partire il grano ucraino dal Mar Nero. Se Mosca non dovesse ripensarci, a rischio ci sarebbero milioni di persone. “La sicurezza alimentare è cruciale”, dice la premier, Giorgia Meloni. “Bisogna fare in modo che le persone abbiano l’opportunità di stare nel proprio Paese, questo è anche il vero significato della sovranità alimentare – continua -: il diritto di tutte le persone di poter scegliere il proprio modello produttivo e il proprio modello alimentare”.
Per Meloni il tema sarà “una priorità anche nell’agenda del G7 durante la nostra Presidenza, il prossimo anno“, ma esorta le grandi nazioni a cooperare, investire e innovare, perché “solo finanziando in modo massiccio” le azioni per garantire cibo (di qualità) per tutti “si può arrivare a dei cambiamenti veri, radicali nel sistema alimentare”. E in questo senso “la collaborazione con le istituzioni finanziarie internazionali è un elemento cruciale per l’implementazione di progetti agricoli”. L’Italia farà la sua parte, con un progetto sull’agritech che sarà sviluppato a Napoli: “Un centro di ricerca strategico” che “svilupperà nuove tecnologie, partendo dal settore aerospaziale e ne studierà le applicazioni nel campo agricolo“.
Altro argomento chiave è rimettere a posto le ‘falle’ del sistema alimentare. Compito non facile, perché “mentre cerchiamo di combattere ancora con le conseguenze della pandemia e ricostruire i flussi mondiali, la guerra di aggressione russa in Ucraina ha creato dei disagi sui prezzi, scatenando l’inflazione in tutto il mondo – spiega Meloni – e ovviamente a farne le maggiori spese sono le nazioni più vulnerabili meno ricche, soprattutto al Sud del mondo“. La premier non usa giri di parole: “Questa guerra ha esacerbato problemi già esistenti come la sicurezza alimentare, soprattutto in molte nazioni africane, già messe alla prova da lunghi periodi di siccità“. Meloni ricorda il Piano Mattei del governo italiano: “Lo spirito è stabilire un modello di cooperazione non predatorio”, perché “una relazione più forte tra i Paesi verso una produzione più sostenibile può essere un’opportunità da cogliere”.
Del resto, ricorda, “la sicurezza alimentare è sempre stata una delle linee guida più strategiche della nostra politica estera, un’area prioritaria della cooperazione italiana allo sviluppo ed è diventata una delle maggiori sfide della nostra epoca in questo mondo così interconnesso“. E’ urgente, dunque, “collaborare con tutte le altre nazioni nel mondo per sostenere” l’Africa e “creare la loro prosperità“. Motivo per il quale “mi aspetto unanimità su un accordo per un’azione concreta“. Una riflessione in armonia con le parole del direttore generale della Fao, Qu Dongyu, secondo il quale “di fronte alle crescenti incertezze e alle molteplici crisi, dobbiamo intraprendere con urgenza questa trasformazione per soddisfare le grandi aspettative che abbiamo dai nostri sistemi agroalimentari“. E l’organismo delle Nazioni Unite vuole “sfruttare gli acceleratori trasversali”, concentrandosi su quattro aree chiave: scienza e innovazione, miglioramento delle capacità dei dati, aumento dei finanziamenti pubblici e privati mirati e coordinati e creazione di meccanismi di governance dei sistemi agroalimentari inclusivi. Perché “per liberare il pieno potenziale dei sistemi agroalimentari è necessario concentrarsi su questi acceleratori, per ridurre al minimo i compromessi e massimizzare le sinergie“, conclude Qu.
Nel pomeriggio di ieri il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto al Quirinale il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, alla presenza del ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Il capo dello Stato sottolinea quanto il Vertice Fao “sia particolarmente importante in questo periodo e in questo momento“, con la “quasi la coincidenza di tre grandi eventi – conclude Mattarella -: la conferenza sui sistemi alimentari, che è in corso, a breve la 70esima sessione dell’assemblea generale delle Nazioni Unite e poi in settembre il summit sullo Sviluppo sostenibile”.