Ritardi e disagi trasporti, opposizioni: “Salvini riferisca subito in Parlamento”

I rallentamenti sono dovuti alla combo dei lavori di ammodernamento e manutenzione infrastrutturale di diverse linee e guasti causati da incendi

Il difficile luglio dei trasporti diventa un tema del dibattito politico. Sono le opposizioni a chiedere che il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, venga in Parlamento a riferire sui ritardi, i disagi e i rallentamenti che si sono verificati nell’ultimo mese, in particolare sulla rete ferroviaria, dovuti alla combo dei lavori di ammodernamento e manutenzione infrastrutturale di diverse linee (già programmati) e guasti causati spesso da incendi divampati in punti nevralgici del Paese.

Per la mattina di venerdì, alle 10.30, il vicepremier ha convocato a Porta Pia “tutti i soggetti interessati al traffico aereo (dalle compagnie alle società di gestione) per fare il punto della situazione alla luce della crescente pressione negli scali italiani e per garantire al massimo i viaggiatori”, fa sapere il Mit. Ma allo stesso tempo la lente di Salvini è puntata “con particolare attenzione” sull’andamento dei cantieri, “annunciati da mesi in accordo con gli enti locali, che hanno l’obiettivo di migliorare la rete anche alla luce di investimenti senza precedenti (in larga parte previsti dal Pnrr) – comunica ancora il ministero – e prima della totale ripresa delle attività lavorative dopo la pausa estiva”. Salvini comunque “ha ribadito a Fs e alle società coinvolte che è necessario massimo impegno per offrire un servizio all’altezza”.

Le raccomandazioni del ministro, però, non bastano. “Il picco di cantierizzazione sulla rete ferroviaria non può giustificare le scene deliranti a cui assistiamo in questi giorni nelle stazioni di tutto lo Stivale. I ritardi sistematici di 100 o 200 minuti non possono diventare una prassi consolidata in Italia”, lamentano i Cinquestelle. “E’ chiaro che qualcosa non funziona tra deragliamenti, guasti, annullamenti, cambi di rotta: serve un’operazione chiarezza”, dicono rivolti al responsabile del Mit ma anche alla premier, Giorgia Meloni, “se Salvini non è in grado di chiarire”.

Per Italia Viva il ministro “deve venire lunedì in Parlamento a spiegare cosa sta succedendo ai treni in Italia, perché il Paese è bloccato e ci aspetta un agosto di caos”. La richiesta è della coordinatrice nazionale, Raffaella Paita. Alla quale si associa anche la capogruppo alla Camera, Maria Elena Boschi, rincarando la dose in un video sui social con cui chiede agli utenti di raccontare la propria esperienza negativa nei trasporti di questi giorni, affinché Salvini “si renda conto finalmente che la sua incapacità sta bloccando un Paese intero”. Tra questi potrebbe esserci anche il leader di Iv, Matteo Renzi, che dal treno Firenze-Roma posta la foto del ritardo annunciato e scrive: “Nessun governo ha fatto peggio di questo sui trasporti. E nessun ministro dei Trasporti ha fatto peggio di Salvini”.

Gli italiani “sono tenuti in ostaggio dai guasti ai treni e da ritardi insostenibili”, accusa pure Nicola Fratoianni (Avs) su Facebook. “Ma il ministro Salvini pare non accorgersene – continua il leader di Sinistra italiana -, è impegnato in tutt’altro, scrive post su qualunque cosa, tranne che sul delirio che sta accadendo sulle linee ferroviarie del nostro Paese. I cittadini italiani sarebbero titolati a precettare il ministro invisibile”. Per il Pd “il governo è direttamente responsabile dei disservizi che gli italiani e i turisti che hanno scelto di viaggiare in Italia stanno subendo in questi giorni“, dice il vicepresidente della commissione Trasporti della Camera, Andrea Casu. Chiedendo di “attivate misure compensative per chi sta subendo i danni“, perché “non è pensabile rispondere dicendo semplicemente a centinaia di migliaia di persone di riprogrammare le proprie vacanze“.

Ancora più duro il portavoce nazionale di Europa Verde, Angelo Bonelli (Avs): “L’Italia è nel caos trasporti e il ministro competente, Salvini, si occupa di tutto tranne che dei Trasporti, continuando a giocare con il plastico del Ponte sullo Stretto“. Al coro di critiche si accoda anche Azione, con Osvaldo Napoli: “Il ministro ‘patriota’ Matteo Salvini si occupa di un sacco di cose, dagli immigrati alle questioni di genere, tranne di ciò per cui viene pagato dagli italiani – accusa -. I treni viaggeranno per tutto agosto, cioè nel mese in cui il traffico viaggiatori tocca la punta più alta, con ritardi programmati intorno ai 150 minuti“.

Intanto arrivano buone notizie sul fronte infrastrutturale, perché il Cipess ha deliberato di ripartire circa 2,5 miliardi di euro di fondi straordinari per il settore ferroviario, tramite il secondo atto integrativo al Contratto di Programma tra Mit e Rete ferroviaria italiana.