Si apre Pitti Uomo 105: innovazione e sostenibilità

Il ministro Urso: Sosteniamo comparto e aiutiamo il rilancio delle aziende colpite dall'alluvione

Ricerca, innovazione, sostenibilità. Si apre nella Fortezza da Basso di Firenze l’edizione numero 105 di Pitti Uomo, fino a venerdì 12 gennaio. Vetrina per le collezioni dell’Autunno/Inverno 2024-2025, ma anche un luogo di sperimentazione e specchio delle tendenze, della creatività e delle nuove istanze che attraversano la società.

Ottocentotrentadue i marchi presentati, per il 46% brand esteri. Focus sul vintage, sul mondo pets ma anche sul green. Guess Inc. lancia Guess Jeans, la linea guidata da Nicolai Marciano, fortemente orientata alle pratiche eco-consapevoli.

Gli studenti di Istituto Marangoni Firenze vengono guidati dal fotografo Maurizio Galimberti alla realizzazione di tre installazioni artistiche per le vetrine della boutique Cartier in via Strozzi. Utilizzano materiali di scarto provenienti da allestimenti precedenti, messi a disposizione da Pardgroup, storica azienda italiana che gestisce, in tutto il mondo, attività di retail design e shop fitting dei luxury brand. Il progetto fa parte della seconda puntata di Dis-Cycling, l’iniziativa sostenibile che alla prima edizione aveva visto la collaborazione dell’artista Sarah Coleman e Fendi.

Secondo il Centro studi di Confindustria Moda, il tessile-abbigliamento ha subito una leggera frenata nella seconda metà del 2023, alimentando previsioni non rosee per il 2024. Ma questo poco importa, assicura il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso: “Dicono che i motivi del leggero rallentamento del settore siano anche dovuti al cambiamento climatico. In realtà non c’è stata ancora una stagione invernale e questo ha avuto delle influenze significative sulle vendite“, osserva. Ma, in generale, precisa il ministro, “il 2022 e 2023 sono stati anni molto buoni per la moda italiana che ha riaffermato la sua leadership globale“.

I grandi creativi, le firme, gli autori di questa “eccellenza biglietto da visita dell’Italia all’estero” saranno invitati a partecipare alla prima giornata nazionale del Made in Italy, che si svolgerà il 15 aprile e che sarà, nelle parole di Urso, “un evento che il mondo guarderà come le vetrine della moda, dell’arredo e dell’alimentazione italiana”.

Il settore è sostenuto con gli ultimi provvedimenti, dal ddl Made in Italy, che finanzia le fibre naturali, alla riforma degli incentivi per le imprese. Sul piano Transizione 5.0 sono stati destinati quasi 13 miliardi di euro per l’innovazione digitale ed ecologica delle imprese, con crediti fiscali fino al 40%. Per chi investe in Italia, ci sono 3,5 miliardi da destinare in nuovi stabilimenti.
Il territorio di Firenze è uno di quelli colpiti dall‘alluvione. “C’è la necessità che il governo supporti il rilancio e la ripresa di queste imprese“, sottolinea il governatore della Toscana, Eugenio Giani. “Sento di poter parlare a un interlocutore cui spero possa risuonare l’appello per le imprese della moda che operano proprio fra Firenze e Pistoia e lo voglio fare nell’occasione in cui la Toscana e Firenze si mostrano un po’ come le capitali del sistema moda, perché c’è il Made in Italy che trova attraverso le esportazioni uno dei veicoli fondamentali, ma vi è un Made in Tuscany che di questo sistema delle esportazioni è protagonista“, rimarca. Urso garantisce che l’esecutivo non si tirerà indietro: “Con il Dl Energia abbiamo esteso quanto previsto per l’Emilia Romagna – ricorda – cioè l’utilizzo della legge 181 per le imprese che sono nelle zone alluvionate ai fini di poter ottenere risorse, in parte a fondo perduto, in parte in forma di incentivi“.