I numeri forniti da Deloitte fanno ben capire quanto operazioni all'apparenza innocue, come acquistare o utilizzare un telefonino (o un altro device elettronico), possano avere ripercussioni sull'ambiente
Grazie alle tecnologie a disposizione sarebbe possibile riciclare una buona parte dei dispositivi evitando di danneggiare il pianeta attraverso l’estrazione di nuovi elementi
L’azienda Back Market, in un suo studio, le ha quantificate: 79,68 kg di CO2 a persona, la quantità necessaria per produrre uno smartphone nuovo
Una strategia per contrastare l'obsolescenza programmata e le pratiche sleali in ambito digitale, ma soprattutto per cercare di mettere un freno a uno spreco di rifiuti elettronici che ormai ammonta a 11mila tonnellate ogni anno nell'Ue
Secondo il Global E-waste monitor nel 2020, a livello mondiale, sono state prodotte 53,6 milioni di tonnellate di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) con un incremento del 21% rispetto al 2018
Il punto centrale riguarda la fase di progettazione: i prodotti devono essere realizzati per durare più a lungo e per essere riparati in modo sicuro