Boom di riciclo di carta e cartone: 3,6 milioni di tonnellate nel 2021

Italiani, popolo di santi, di poeti e di grandi riciclatori. È il caso di dirlo, visto che nel 2021 il nostro Paese ha raccolto e avviato a riciclo più di 3,6 milioni di tonnellate di carta e cartone e che dal 2020 ha raggiunto e superato l’obiettivo Ue al 2030 dell’85% per il tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici. Con enormi benefici per l’ambiente e l’economia circolare del Paese. Sulla scia di questi risultati e in occasione della Giornata mondiale del riciclo che si svolgerà il 18 marzo. il Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli imballaggi cellulosici (Comieco) celebra il comportamento virtuoso degli italiani e il loro impegno nella raccolta differenziata. Attraverso il Contascatole, un divertente tool online con il quale misurare il “peso” della propria raccolta di carta, si può stimare la quantità di scatole che si ottengono con il riciclo di 1 anno, in grado di eguagliare in altezza i più famosi monumenti del mondo una volta impilate.

Qualche esempio? Grazie alla raccolta settimanale di cartoni del latte, scatole di cereali e di brioche, in un anno ogni italiano contribuisce all’avvio a riciclo di tanta carta utile a produrre 37 scatole, la quantità giusta per superare l’altezza del David di Michelangelo, la famosa statua realizzata da Michelangelo Buonarroti all’inizio del ‘500 ed esposta nella Galleria dell’Accademia di Firenze. In pranzo, invece, diventa un’occasione per conferire nel contenitore della carta le confezioni di prodotti e vaschette gastronomiche: con quelle correttamente avviate a riciclo in un anno si supererebbe l’altezza della Sirenetta di Copenhagen, la celebre statua simbolo della capitale danese che raffigura la protagonista di una delle più famose fiabe di Hans Christian Andersen.

Non solo le abitudini alimentari, ma soprattutto quelle di acquisto incidono fortemente sulla raccolta differenziata della carta. Con l’e-commerce ad affiancare i negozi tradizionali, le occasioni per fare compere si moltiplicano. Tanti acquisti, tante scatole e sacchetti in carta da gestire. Riciclando settimanalmente anche solo 3 sacchetti e 2 imballaggi di carta utilizzati per la spedizione, in un anno si ottengono 116 scatole: mettendole una sull’altra si supererebbe l’altezza di Castel Del Monte, il meraviglioso castello ottagonale fatto erigere in Puglia da Federico II.
Secondo il 27esimo Rapporto Annuale di Comieco, nel 2021 ogni italiano ha differenziato mediamente 60,8 kg di carta e cartone, record mai raggiunto prima. Tutta questa carta una volta riciclata permetterebbe la creazione di 170 scatole per ogni cittadino che, impilate, supererebbero facilmente il Cristo Redentore di Rio De Janeiro, la colossale statua che dall’alto dei suoi 38 metri domina la metropoli brasiliana.

 

Riciclare la carta? Ce lo insegnano Giovanni e Giacomo

“Ridere fa bene. Riciclare meglio carta e cartone pure”. Parola di Giovanni Storti e Giacomo Poretti, due terzi del trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo, che hanno deciso di prestare i loro volti alla campagna Comieco per sensibilizzare sulla raccolta differenziata. I due attori interpretano due vicini di casa intenti a scambiarsi consigli per fare una raccolta differenziata di qualità tra gag, risate e divertimento. E fra Giovanni e Giacomo è sicuramente il primo a essere più ferrato sul riciclo. In effetti Storti ha addirittura trasformato il suo profilo Instagram in una raccolta di consigli utili per migliorare l’ambiente che ci circonda, segno della sua sensibilità sul tema. Per rendere ancora più divertente la campagna, Comieco ha inserito sul suo sito un sondaggio per capire se si è più Giacomo o più Giovanni e per imparare i trucchi della differenziata divertendosi.

Per rinfrescare le regole, Comieco ripropone anche i consigli più utili da tenere a mente soprattutto sotto le feste. Innanzitutto occhio alla carta: quando si scartano dei regali bisogna fare attenzione all’imballaggio che non sempre è riciclabile. Rompere le scatole: appiattire gli imballaggi di carta prima di metterli nell’apposito contenitore. Eliminare nastri adesivi, graffette, punti metallici e nastrini oltre a divisori interni e singoli involucri, se non sono di carta. Attenzione anche agli scontrini: la carta termica non va mai nel contenitore della carta.

In Italia molti degli errori più frequenti sulla raccolta differenziata, infatti, riguardano carta e cartone: dagli imballaggi conferiti nel contenitore della carta senza togliere il nastro adesivo (33,7%), fino ai cartoni non appiattiti e lasciati al di fuori dei contenitori (31,1%), alle riviste gettate con la carta senza togliere la plastica che le avvolge (24%). E così Giovanni e Giacomo ci aiutano a non sbagliare.

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Un italiano su cinque sceglie i libri per informarsi sull’ambiente

Cambiamento climatico, economia circolare e gestione dei rifiuti, sostenibilità, transizione ecologica, tutela del pianeta: oltre il 50% della popolazione considera la letteratura ambientale un canale di formazione/informazione adatto a chiunque. Romanzi e saggistica tra i generi più gettonati. La lettura viaggia su carta: il libro cartaceo, soprattutto in formato tascabile, è il supporto più utilizzato. È quanto emerge da un’indagine condotta da IPSOS e promossa da Comieco – Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi cellulosici – proprio per approfondire le scelte letterarie degli italiani in tema di ecologia e sostenibilità.

L’ambiente è al centro degli interessi di politica, stampa ma anche comuni cittadini, tanto che l’87% degli italiani si dichiara sensibile verso le questioni ambientali. Tematiche affrontate quotidianamente da tutti gli organi di informazione: dalla televisione alle radio, alla stampa ad internet. Ma non sono le uniche fonti autorevoli: anche i libri infatti svolgono un ruolo di primo piano in termini di documentazione e educazione verso l’ambiente.

Per 1 italiano su 5 la letteratura è un valido canale per l’educazione delle persone al senso civico, al terzo posto dopo la tv generalista e i documentari. E quando si parla di senso civico, uno degli indicatori più importanti è l’attenzione per l’ambiente e proprio le tematiche ambientali rappresentano il centro degli interessi di lettura di molti: 1 intervistato su 3 dichiara di aver letto almeno un titolo sul tema ambientale negli ultimi 5 anni, il più delle volte romanzi o saggi. Tra chi legge autori italiani, prevale il desiderio di approfondire argomenti più vicini alla propria quotidianità, mentre per avere una prospettiva globale dell’argomento trattato la scelta ricade sugli stranieri.

Attento a risparmiare, attratto dai formati tascabili ma ancora affezionato alla carta. È questo l’identikit complessivo del lettore ambientale che emerge dalla ricerca. Gli uomini leggono di ambiente più delle donne (37% vs. 29%), mentre tra le fasce d’età prevale quella tra i 31-51 anni rispetto agli over 65 (41% vs 25%).

In generale, la letteratura ambientale è un tema trasversale che attrae: oltre il 40% dichiara di esserne interessato e, tra questi, il 57% considera l’offerta di titoli del panorama editoriale più che sufficiente. Capire cosa si può fare in prima persona per la tutela dell’ambiente (per il 40%) e soddisfare il desiderio di informarsi in maniera completa e puntuale (per il 38%) sono le principali motivazioni che spingono i lettori a scegliere titoli sull’ambiente.