Superbonus, Tonelli (Cnpr): Controlli a tappeto del fisco

Torna sulle scene il tanto discusso ‘Superbonus’. Il Ministero dell’Economia ha dato il via libera a una campagna di controlli per individuare immobili fantasma e aggiornare le rendite catastali. “I proprietari di abitazioni che hanno beneficiato dei bonus erano obbligati a comunicare le variazioni catastali entro 30 giorni dalla fine dei lavori, soprattutto in caso di incremento del valore di mercato dell’immobile superiore al 15%. Chi non ha ottemperato – spiega Maria Vittoria Tonelli, consigliere d’amministrazione della Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili – rischia ora sanzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate, con possibili aumenti dell’IMU per le seconde case”.

Secondo alcune stime, circa 500mila immobili riqualificati risultano privi del “Docfa”, il documento che certifica la variazione catastale.

“I proprietari riceveranno lettere di compliance, con l’invito ad adeguarsi spontaneamente. Non esiste – conclude Tonelli – una scadenza immediata per la regolarizzazione, ma chi ignora la comunicazione potrebbe ricevere un avviso di accertamento. Entro il 2025, potrebbero essere avviate verifiche per lavori effettuati nel 2019”.

 

Imprese, Santoriello (Cnpr): Prorogata ‘Decontribuzione sud’

La Legge di Bilancio 2024 ha confermato la proroga della ‘Decontribuzione Sud’ fino al 31 dicembre 2024. La proroga si applica ai contratti di lavoro subordinato stipulati entro il 30 giugno 2024 e prevede l’esonero parziale dei contributi dovuti dai datori di lavoro del settore privato operanti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. L’agevolazione resta soggetta all’autorizzazione della Commissione Ue per garantirne la compatibilità con la normativa in materia di aiuti di Stato.

“Fino ad oggi, l’autorizzazione comunitaria si è basata sui Quadri temporanei per gli aiuti di Stato introdotti in risposta alla crisi pandemica da Covid-19 e all’aggressione russa in Ucraina. Con la scadenza del Quadro temporaneo il 31 dicembre 2024 – sostiene Rosa Santoriello, consigliera d’amministrazione della Cassa dei ragionieri e degli esperti contabili – la Commissione ha stabilito che lo sgravio contributivo rimanga applicabile fino a tale data, limitatamente ai contratti stipulati entro il 30 giugno 2024”.

“Mentre il comma 404 della Manovra, destina parte delle risorse al finanziamento del Fondo per la riduzione del divario occupazionale e lo sviluppo imprenditoriale nelle aree svantaggiate – prosegue Santoriello – il comma 405 introduce ulteriori stanziamenti per il sostegno all’occupazione, aumentando i limiti di spesa per il Bonus giovani, il Bonus donne ed il Bonus Zona economica speciale per il Mezzogiorno (ZES unica)”. Gli oneri complessivi di 3,2 milioni per il 2024 saranno coperti attraverso la riduzione del Fondo per interventi strutturali di politica economica (art. 10, comma 5, D.L. n. 282/2004).

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Bonus edilizi, Cuchel (Anc): Giro di vite del Governo

Il Governo forza la mano sul superbonus, imponendo nuove strette. Il Consiglio dei Ministri ha introdotto misure urgenti in materia di bonus edilizi che comportano un blocco definitivo all’esercizio delle opzioni di sconto in fattura e cessione del credito anche per gli interventi realizzati nei territori colpiti da eventi sismici e meteorologici e le opere realizzate dalle Onlus, dalle Associazioni di Promozione Sociale e dalle Associazioni di Volontariato che svolgono attività di prestazione di servizi socio-sanitari e assistenziali, fino ad oggi escluse da ogni forma di limitazione.

“Il blocco si estende anche agli interventi effettuati da Istituti autonomi case popolari, cooperative di abitazione, organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale – spiega Marco Cuchel, presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti – e agli interventi per l’eliminazione delle barriere architettoniche”.

“Il nuovo decreto introduce anche restrizioni sulle compensazioni per gli importi superiori a diecimila euro per imposte erariali e relative a sanzioni, bloccando l’utilizzabilità in compensazione dei crediti d’imposta fino a concorrenza degli importi dei ruoli e carichi scaduti. Restano invece validi – prosegue Cuchel – i termini di utilizzo delle singole quote annuali del credito”.

Entro il 4 aprile tutte le opzioni relative alle spese effettuate nel 2023 andranno comunicate all’Agenzia delle Entrate. L’omessa trasmissione, per gli interventi già avviati determina l’applicazione di una sanzione di 10.000 euro, mentre per i nuovi interventi è prevista la decadenza dall’agevolazione fiscale.