Terna, ecco portale ‘Terra’: informazioni e stime in tempo reale per efficienza rete

Una base sostanziale per la programmazione territoriale efficiente e sostenibile”. Sono le parole che usa l’ad e direttrice generale di Terna, Giuseppina Di Foggia, presentando ufficialmente ‘Terra‘, il portale digitale (introdotto dall’ultimo decreto Energia), che sarà online dal prossimo 7 giugno con lo scopo di fornisce “informazioni trasparenti e accessibili sullo stato attuale e futuro degli impianti di rete e di accumulo, sulle richieste di connessione e sui vincoli ambientali, paesaggistici e culturali che ricadono sul territorio nazionale”, spiega la manager.

Acronimo di ‘Territorio, Reti, Rinnovabili e Accumuli’, il portale ha il suo cuore pulsante e operativo nel rinnovato Centro nazionale di controllo di Terna di via Palmiano, dove sono monitorati in tempo reale i flussi di energia che transitano nella rete di trasmissione nazionale e nelle interconnessioni con l’estero. Questo lavoro rientra nel percorso di transizione energetica, guidata dagli obiettivi di decarbonizzazione tracciati dal Piano nazionale integrato energia e clima, che prevedono oltre 70 GW di nuove rinnovabili. “Aggiungiamo un tassello tecnologico per la programmazione efficiente delle infrastrutture della rete elettrica, coordinate con lo sviluppo di impianti da fonti rinnovabili e sistemi di accumulo di energia”, commenta il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, presente alla presentazione del portale. “Sarà una marcia in più per sostenere la corsa a un Paese sempre più decarbonizzato e interconnesso, sia al suo interno che con l’estero”.

Al momento della sua attivazione online, nella piattaforma saranno disponibili le informazioni sullo stato delle richieste di connessione, che ammontano a circa 6.600 tra impianti rinnovabili, sistemi di accumulo e utenti di consumo con soluzione di connessione accettata dai proponenti, e sulla localizzazione geografica di circa 40mila impianti in esercizio. La tecnologia prevede anche mappe multilayer navigabili per osservare gli interventi di sviluppo necessari, quelli pianificati e le linee elettriche esistenti, l’anagrafica degli impianti già in esercizio e lo stato di avanzamento per le nuove iniziative di connessione.

I colleghi lavorano 24 ore al giorno, 7 giorni su 7 per garantire un equilibrio continuo e costante tra la domanda di chi usa non l’energia, quindi i consumatori, le persone, ma anche alle imprese”, continua Di Foggia. Che, per far comprendere la complessità delle operazioni gestite dal Centro nazionale di controllo, spiega: “In questo sito si gestiscono flussi che corrono lungo una rete di linee elettriche ad alta e altissima tensione di 75mila km, 900 centrali, 2.500 cabine primarie, 30 interconnessioni con l’estero. Parliamo – prosegue l’ad – di oltre 50 milioni di offerte di acquisto e vendita di energia”. Il punto di partenza è l’anno 2000, quando Terna gestiva all’incirca 800 centrali di rinnovabili, mentre oggi “sono circa 1,6 milioni” e dunque “ci sono oltre 275mila controlli automatici al minuto che occorrono”, dice ancora Di Foggia.

A Terra, ma soprattutto alle sue informazioni, avranno accesso il Mase, Arera, il ministero della Cultura, le Regioni, le Province autonome di Trento e Bolzano, ma anche gli sviluppatori di impianti di produzione, accumulo e consumo. “Lo scopo del portale è favorire una ottimizzazione della programmazione, della localizzazione di tutte le infrastrutture del sistema energetico, mettendo a disposizione degli stakeholders, delle autorità e degli enti coinvolti, tutte le informazioni che noi in Terna abbiamo, sia quelle presenti che quelle in proiezione”, continua Di Foggia. Sottolineando che le informazioni sono elaborate “pensando a un futuro short term e long term” e riguardano “gli impianti di reti, ma anche quelli di accumulo e naturalmente le richieste di connessioni” oltre ai dati “che riguardano il nostro territorio, quindi vincoli idrogeologici e ambientali”. Con un unico, grande target: “Favorire e velocizzare tutte le attività di programmazione, soprattutto per la localizzazione delle infrastrutture”.

Terna, III trimestre da record: utile +9,3, Ebitda supera 1,4 mld e investimenti oltre 1,5 mld

Numeri decisamente positivi per Terna nel terzo trimestre del 2023. Il Consiglio di amministrazione, infatti, approva i risultati al 30 settembre 2023 illustrati dall’amministratore delegato e direttore generale, Giuseppina Di Foggia, che mette in fila una serie molto interessante.

Si parte dall’utile netto di Gruppo, che si attesta a 641,7 milioni di euro, con un incremento di ben 54,8 milioni (+9,3%) rispetto allo stesso periodo del 2022. E ancora i ricavi ammontano a 2.247,1 milioni, con un aumento di 254,7 milioni (+12,8%) in un anno, dovuto “prevalentemente alla crescita delle Attività Regolate, ascrivibile principalmente all’incremento della regulatory asset base (Rab) e agli effetti dei meccanismi incentivanti output based”. E’ addirittura da record l’Ebitda (il Margine operativo lordo), che nei nove mesi supera il miliardo e mezzo di euro per la prima volta nella storia del Gruppo, attestandosi a 1.556,2 milioni di euro, in crescita di 144,0 milioni di euro (+10,2%) rispetto ai 1.412,2 milioni dell’anno precedente. Mentre l’Ebit (il Risultato operativo) del periodo, a valle di ammortamenti e svalutazioni, è di 979,7 milioni di euro (+9,3%).

Altro primato è negli investimenti, che da gennaio a settembre superano i 600 milioni, portando il dato complessivo dei primi nove mesi dell’anno a 1.433,6 milioni: un incremento del 38,8% su base annua. La situazione patrimoniale consolidata al 30 settembre 2023, invece, registra un patrimonio netto di Gruppo pari a 6.337,3 milioni di euro, a fronte dei 6.142,0 milioni di euro al 31 dicembre 2022. “In linea con il nostro ruolo di registi della transizione energetica, abbiamo impresso una ulteriore accelerazione agli investimenti a favore di un sistema elettrico sempre più efficiente e affidabile: oltre 600 milioni di euro nel terzo trimestre e 1,4 miliardi di euro dall’inizio del 2023 – commenta Di Foggia -. I nostri investimenti, uniti alla digitalizzazione della rete, sono infatti un fattore cruciale per l’integrazione delle fonti rinnovabili, per il raggiungimento dei target di decarbonizzazione e per una maggiore sicurezza energetica dell’Italia. Il valore dell’Ebitda, per la prima volta sopra 1,5 miliardi, conferma inoltre la capacità di Terna di conseguire i propri obiettivi economico-finanziari e l’eccellenza del lavoro delle nostre persone“.

L’indebitamento finanziario netto arriva 9.486,2 milioni di euro e gli oneri finanziari netti del periodo, pari a 81,2 milioni di euro, rilevano un incremento di 24,9 milioni di euro, rispetto ai 56,3 milioni di euro dei primi nove mesi del 2022, dovuto essenzialmente alla stipula di nuovi finanziamenti e all’incremento dei tassi d’interesse, parzialmente compensati da una minore inflazione rilevata nel periodo, dai maggiori oneri capitalizzati e dai maggiori proventi derivanti dall’investimento della liquidità per le migliori condizioni del mercato. I dipendenti del Gruppo, a fine settembre 2023, poi, sono pari a 5.762, in crescita di 265 unità rispetto al 31 dicembre 2022. Il risultato ante imposte, inoltre, si attesta a 898,5 milioni (+7,0%) e le imposte del periodo sono pari a 261,6 milioni (+10,5%) e il tax rate è al 29,1% rispetto ai primi nove mesi del 2022.

Tra i principali progetti del terzo trimestre del 2023, Terna segnala il progetto definitivo del ‘Ramo Ovest’ del Tyrrhenian Link, tra Sicilia e Sardegna, per cui il Mase ha emesso il decreto autorizzativo lo scorso 5 settembre. Anche la sostenibilità è uno dei parametri più brillanti per l’azienda che gestisce la rete di trasmissione elettrica nazionale: al 30 settembre scorso, infatti, i green bond senior emessi nell’ambito del programma Euro Medium Term Notes (Emtn), e non ancora scaduti, sono pari a 2,25 miliardi di euro, in aggiunta all’emissione ibrida green subordinata perpetua, emessa a febbraio 2022 su base standalone, per un importo di 1 miliardo. E ancora: Terna confermato l’inclusione nell’indice Stoxx ‘Global Esg Leaders’, e nei sottostanti indici Environmental Leaders, Social Leaders e Governance Leaders, gestiti dalla società Qontigo, parte del gruppo Deutsche Börse, che seleziona le migliori aziende nel mondo – presenti nell’indice borsistico internazionale Stoxx Global 1800 – in base alle best practice adottate in campo Esg.

Infine, per l’ultima parte del 2023, il Gruppo assicura che “continuerà a essere focalizzato sulla realizzazione di quanto previsto nell’aggiornamento del Piano Industriale 2021-2025 Driving Energy pur in presenza di uno scenario macroeconomico molto volatile, caratterizzato da un’elevata inflazione a livello mondiale e da politiche monetarie restrittive da parte delle Banche Centrali con conseguente rialzo dei tassi di riferimento“, ma anche da “una situazione geopolitica critica a seguito del protrarsi del conflitto tra Russia e Ucraina e la possibile estensione di conflitti in altre zone del globo (come, ad esempio, in Medio Oriente), a cui si aggiunge un significativo rialzo del prezzo del petrolio che potrebbe guidare un nuovo ciclo di rialzi delle materie prime, provocando effetti negativi sulle previsioni di crescita economica mondiale“.