Sneaker sostenibili: A-impact investe 350mila euro in id.Eight

Ogni anno, nel mondo, vengono prodotte oltre 24 miliardi di sneaker. Un dato che pesa sulle emissioni globali di gas serra per l’1,4%.  Come succede per gli abiti, i consumatori sempre di più a indirizzano le preferenze su prodotti sostenibili, facendo crescere il mercato della moda green in maniera esponenziale.

Il brand toscano Id.Eight, che realizza scarpe con materiali derivanti dagli scarti dell’industria alimentare, chiude un round di investimento di 350mila euro con a-impact, un fondo di venture capital promosso da Avanzi in collaborazione con Etica Sgr, a supporto dello sviluppo di Pmi e startup innovative che hanno la missione di generare un impatto sociale, ambientale e culturale positivo sulla collettività.

Id.Eight è nato nel 2019 per offrire una alternativa sostenibile, cruelty free e genderless alle sneakers tradizionali puntando su modelli continuativi, di stagione in stagione, contro l’overproduction.

La scelta dei materiali è l’elemento più interessante: è il risultato di una ricerca che ha portato all’individuazione di tessuti a basso impatto ambientale, alternativi alla pelle, realizzati a partire dalla trasformazione degli scarti della frutta (Uppeal e Vegea, nascono dalla bio-polimerizzazione delle bucce di mela e delle vinacce cedute dalle aziende italiane, Pinatex, realizzato con le foglie degli ananas e BioVeg a partire dal mais).

Ai materiali bio based si aggiungono tessuti tecnici in poliestere riciclato e cotone biologico, utilizzati sulla tomaia, fodera e sottopiede. Anche il packaging è studiato per essere a basso impatto: la scatola è in carta riciclata, all’interno si trova una ‘bomba di semi’, che una volta piantata contribuisce alla creazione di una biodiversità più favorevole alla vita delle api.

In cinque anni Id.eight è riuscito a conquistare un posto in primo piano nel mercato delle calzature sostenibili, trainato appunto da consumatori sempre più attenti nelle scelte e un mercato in forte ascesa che si attesta a 9,17 miliardi di dollari ma che si prevede raggiungerà quota 14 miliardi di dollari entro il 2031.

“Siamo particolarmente orgogliosi di questo round poiché entra nella nostra compagine sociale un partner che condivide i nostri stessi valori e il nostro stesso codice etico. Questa iniezione di risorse servirà a scalare il nostro business e mettere a terra nuovi progetti, anche in termini di ricerca e sviluppo: avremo l’opportunità di dialogare con le aziende testare nuovi materiali, individuare nuove soluzioni in termini di eco design, investire nelle attività di individuazione di materiali ancora più performanti dal punto di vista ambientale”, spiegano i due fondatori, Dong Seon Lee e Giuliana Borzillo.  In futuro, fanno sapere, “ci concentreremo in particolare nell’ampliamento della gamma di prodotti, nell’ulteriore processo di internazionalizzazione del nostro brand, in particolare in Germania e Olanda (Nord Europa) e nell’accrescimento della nostra capacità produttiva attraverso nuove sinergie. Il tutto però rimanendo sempre fedeli ai nostri alti standard di qualità e sostenibilità, che anzi, puntiamo a continuare a migliorare”.

L’investimento nel brand “va a rafforzare la nostra strategia di sostegno alle start up impegnate a promuovere in modo radicale e intenzionale la sostenibilità nel settore della moda”, spiega Davide Zanoni, Responsabile Area Investimenti di a|impact. Le scarpe di Id.eight, sostiene, “hanno il pregio di essere sostenibili nei materiali utilizzati e molto originali nel design, un mix che permette di posizionare questo brand tra i migliori esempi di imprese innovative capaci di declinare realmente il concetto di sustainable fashion”.

Torna il tempo delle mele: dalle bucce alle eco-sneakers

Moda e sostenibilità, ci prova anche il mondo del calzaturificio italiano. Alcuni brand vegani sperimentano ed emergono negli ultimi anni: Acbc, Womsh e Id.Eight.

Bucce di mela, uva, foglie d’ananas. Così gli scarti diventano eco-sneakers. I brand coinvolgono gli influencer, che le indossano e creano un bisogno indotto sì, ma sostenibile.

Per le Id.Eight, dal design ricercato che richiama gli anni ‘90, vengono utilizzati solo residui e scarti della frutta non commestibili. Materiali che derivano dalla polimerizzazione di bucce e raspi d’uva, foglie dell’ananas, cotone, poliestere riciclato e la similpelle di Frumat, ricavata dagli scarti delle mele attraverso un processo innovativo. Nessun materiale poliuretanico. Ogni componente della scarpa è realizzato con materiali a basso impatto ambientale, a partire da tomaia, suola, lacci, fodera ed etichetta, fino alla scatola che contiene le sneakers ed alla busta che usiamo per l’imballaggio. Id sta per Identità e Eight incarna l’infinito, la capacità di rigenerarsi e quindi l’eco-sostenibilità. Id.Eight è il progetto di sneakers ecosostenibili, realizzate con scarti dell’industria alimentare e materiali di riciclo. Il progetto nasce dall’unione tra il designer coreano Dong Seon Lee e la product manager italiana Giuliana Borzillo. I due sono una coppia anche nella vita:  la passione per le calzature li fa incontrare nel 2017 durante una fiera, ed è amore a prima vista.

Crediamo nel ‘cambiamento in meglio’, è per questo che viviamo“, spiegano i fondatori di Acbc, che sta per ‘Anythig can be changed’. Il team affianca le aziende per produrre calzature econologiche e lavora non solo su processi, prodotti e analisi, ma aiuta le imprese a “cambiare mentalità“. “Abbiamo un approccio scientifico alla sostenibilità. Partiamo dall’LCA o dall’analisi della CO2 per avere dati reali da cui partire“. L’obiettivo è la trasformazione profonda del modello di business: “I nostri clienti sono seriamente intenzionati a ridurre il loro impatto ambientale e a catalizzare il cambiamento nei loro settori. Insieme, definiamo un’ambizione e una strategia coraggiose che trasformano l’impegno in azione e producono risultati reali e duraturi“.

Womsh parte nel 2014. E’ l’acronimo di word of mouth shoes: il nome racconta di scarpe che “sanno parlare e che hanno un messaggio, che usano il passaparola per diffondere il rispetto per l’ambiente“. Progetta, fabbrica e confeziona scarpe in Italia selezionando i materiali e le aziende partner: “Cerchiamo soluzioni che possano lasciare un segno positivo.
Abbiamo occhi grandi per scambiarceli, per immaginare più vita, per trovare nuovi punti di vista. Siamo appassionati, entusiasti, curiosi: dalla diversità e dal rispetto abbiamo imparato tutto quello che sappiamo oggi“. Anni di prove, test, ricerche, mestiere, fino ad arrivare a un prodotto “in cui crediamo molto perché ben fatto, bello e amico dell’ambiente, pronti a comunicare quello che per noi conta di più: la bellezza sostenibile.

 

(Photo credits: id-eight)