G7 al via: i temi, gli ospiti, il programma di lavoro

Almeno 18 capi di Stato e di Governo presenti, oltre ai vertici di cinque organizzazioni internazionali. E’ conto alla rovescia per il vertice dei leader del G7 che si apre giovedì a Borgo Egnazia, in Puglia, fino al 15 giugno. L’evento vedrà la partecipazione dei leader dei sette Stati membri (Stati Uniti, Giappone, Canada, Germania, Francia, Italia e Regno Unito) , oltre al presidente del Consiglio Europeo Charles Michel e alla presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen in rappresentanza dell’Unione Europea.

Sei le sessioni sui tavoli di lavoro: Africa-clima-sviluppo, Medio Oriente, Ucraina, migrazioni, Indo-Pacifico e sicurezza economica, oltre al segmento di outreach (su Africa, Mediterraneo, Intelligenza Artificiale ed energia). Come da tradizione, prenderanno parte ai lavori anche i rappresentanti di alcuni Stati e organizzazioni internazionali invitati dalla presidenza di turno. Il summit non potrà prescindere dal contesto internazionale, con le guerre in Ucraina e Gaza, le turbolenze politiche negli Stati Uniti, che si preparano alle Presidenziali di novembre, e in Europa post elezioni europee.

I TEMI. Il conflitto in Ucraina e la guerra tra Israele e Hamas, compresa la situazione a Gaza, saranno ovviamente fra le priorità del summit ma il focus proposto dalla presidenza italiana sarà su Mediterraneo e Africa. Se la Presidenza giapponese del G7, l’anno scorso, aveva puntato sull’Indo-Pacifico, quest’anno l’Italia ha scelto di concentrare l’attenzione su quest’area cruciale per i propri interessi nazionali (vedi Piano Mattei). Per preparare il vertice sono stati creati 130 gruppi di lavoro e si sono tenute 21 riunioni ministeriali. Nella sessione ‘outreach’ i temi verteranno intorno ad Africa, Mediterraneo, intelligenza artificiale ed energia. In particolare sul tema dell’intelligenza artificiale, è previsto anche l’intervento di Papa Francesco. È la prima volta nella storia che un Pontefice partecipa ai lavori del Gruppo dei Sette.

GLI OSPITI. Tra i leader invitati anche i rappresentanti della troika G20 (Brasile con il presidente Luis Ignacio Lula da Silva, India con il premier Narendra Modi, Sudafrica), l’Arabia Saudita e gli Emirati arabi (presente il presidente Mohammed bin Zayed), le nazioni del Mediterraneo (Turchia con il presidente Recep Tayyip Erdoğan e Giordania con il re Abdallah II). Per quanto riguarda l’Africa parteciperanno il presidente del Kenya, William Rutto; il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune; il presidente della Mauritania Mohamed Ould Ghazouani, come presidente dell’Unione africana; conferma la presenza del leader tunisino Kaïs Saïed. Per il Sud America sarà presente anche l’Argentina con il neo presidente Javier Milei.
Le organizzazioni internazionali invitate sono l’Onu, rappresentata dal Segretario generale Antonio Guterres; l’Ocse, con il Segretario generale Mathias Cormann; il Fondo Monetario internazionale, con la direttrice Kristalina Georgieva, la Banca Mondiale con il presidente Ajay Banga e la Banca africana di sviluppo con il presidente Akinwumi Adesina.

UCRAINA. Alla guerra in Ucraina sarà dedicata una sessione ad hoc il 13 giugno pomeriggio, alla presenza del presidente Volodymyr Zelensky. E’ probabile che il leader ucraino chiederà ancora una volta maggiore aiuto agli alleati occidentali. L’esercito ucraino, privo di munizioni e di uomini, è in difficoltà, soprattutto a causa del ritardo nella consegna degli rifornimenti militari occidentali. Come ha fatto sapere la Casa Bianca, è in programma già domani una conferenza stampa congiunta tra Zelensky e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che arriverà stasera all’aeroporto di Brindisi. Gli Stati Uniti intendono spingere il G7 a concedere a Kiev fino a 50 miliardi di dollari in prestiti garantiti dagli interessi su 300 miliardi di euro di asset della banca centrale russa congelati dall’Ue e dai paesi del G7. La richiesta di Biden ha visto nei giorni scorsi Parigi e Berlino, e in parte anche Roma, su posizioni di maggior prudenza a tutela della stabilità dei mercati finanziari. Secondo fonti italiane, si ribadirà l’impegno a “sostenere a tutto campo Kiev e, naturalmente, si parlerà di come continuare a finanziare la guerra: è un tema complesso, ma la volontà politica di rinnovare l’impegno finanziario certamente c’è“. “Ora ci si concentra su 3 dei 10 punti della proposta di pace di Zelensky e se ne parlerà alla conferenza per la pace in Svizzera“, che si terrà a poche ore di distanza dalla conclusione del summit in Puglia.

IL PROGRAMMA DI LAVORO. Giovedì 13 giugno, dopo l’arrivo di tutti i leader si partirà con la sessione dedicata a ‘Africa, cambiamento climatico e sviluppo’ a cui seguirà quella sul Medio Oriente. L’attenzione sull’Africa, fortemente voluta da Meloni è coerente con l’approccio del Piano Mattei, che vorrebbe il Continente come un partner paritario dell’Europa. Il tema verrà comunque declinato sotto molteplici aspetti, si parlerà di iniziative specifiche lanciate grazie al contributo della Banca africana di sviluppo e nate con la conferenza Italia-Africa. Quanto alla crisi palestinese, “ci sarà una discussione approfondita, anche sul rischio di una escalation“, anticipano fonti italiane ricordando che “la presidenza italiana del G7 ha già fatto una dichiarazione su quattro punti: il cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi, l’aiuto umanitario alla popolazione di Gaza e l’indicazione di un percorso che porti alla soluzione dei due Stati. Forse si articolerà meglio questo testo” in Puglia. Nel pomeriggio si discuterà della guerra in Ucraina , sia con Zelensky sia fra i 7 a porte chiuse. Alla sera, il vertice prevede il coinvolgimento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che riceverà i leader del G7 per una cena ufficiale nel castello svevo di Brindisi.
Da venerdì vi saranno sessioni specifiche dedicate alle migrazioni, alle questioni finanziarie e alla situazione nell’Indopacifico. Durante i lavori, inoltre, i leader affronteranno temi globali come la sicurezza economica, la transizione energetica e la protezione dell’ambiente.
Gli esiti delle discussioni confluiranno poi nella Dichiarazione finale che i leader adotteranno al termine dei lavori e che sarà illustrata nella conferenza stampa della Presidenza italiana di sabato 15 giugno. Sarà inoltre prevista la pubblicazione di un comunicato sull’evento dedicato alla Partnership for Global Infrastructure and Investment (PGII) e una breve sintesi a cura della Presidenza sugli esiti della sessione di outreach incentrata su Africa, Mediterraneo, intelligenza artificiale ed energia.

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