L’irrequietudine dei Marlene Kuntz per il clima
Si può incidere un disco e fare un tour in giro per l’Italia rimanendo sostenibili? Pare di sì, o almeno ci si può provare. Parola dei Marlene Kuntz, band che ha deciso di sposare i principi ‘green’ nel suo nuovo progetto: ‘Karma Clima Experience‘. Il gruppo ha iniziato il percorso lo scorso ottobre registrando l’album in tre comunità cuneesi (Viso a Viso a Ostana, il Birrificio Baladin di Piozzo e la borgata Paraloup nel comune di Rittana) che riflettono la visione sei Marlene sul grande male del nostro tempo: il cambiamento climatico e l’insostenibilità della nostra società. A raccontarci la nascita del progetto è Cristiano Godano, voce e autore del gruppo. “L’irrequietudine nei confronti del clima cova in me e in noi da tempo, stiamo accogliendo i segnali che la scienza ci indica e che le evidenze ci fanno notare: ghiacciai che si sciolgono, eventi climatici estremi in estate. Ne patiamo le conseguenze anche noi musicisti con bombe d’acqua che a volte fanno annullare i concerti. In Francia ci sono stati addirittura dei concerti annullati per il troppo calore. Tutta una serie di cose che solo i negazionisti sanno negare. Questo approdo è stati particolarmente spontaneo e del tutto inevitabile”.
Da qui, appunto, l’idea di creare il disco che si sposasse con i principi alla base del progetto. Non tutto è così semplice, però, come racconta il bassista Lagash: “Secondo noi siamo arrivati al di sopra delle aspettative. E’ evidente che delle difficoltà ci sono state, ma non ci siamo spaventati. Affrontare un percorso in cui si pone la sostenibilità al centro crea delle problematiche. In fondo, siamo abituati a non essere sostenibili. Ma è importante definire un processo lungo: da ottobre 2021 a oggi quanto abbiamo impattato? Quanto c’è ancora da fare? Naturalmente di più di quanto fatto. Ma continuiamo a darci da fare”.
Una visione meno ottimista, o più pragmatica, ce l’ha Godano. Che riflette la sua idea nel testo del nuovo singolo ‘La fuga’ dove parla di ‘socialità Inquinante, inquinata’. “Si dice che ogni messaggio che mandiamo, ogni mail o post abbia un impatto neanche troppo banale – riflette -. Nel testo mi è stato semplice giocare con le parole. Questo tipo di socialità è inquinata in maniera lampante ed è problematico. Sul fatto che sia anche inquinante, invece, non sono in molti a saperlo: sono gli inevitabili paradossi che fanno riflettere sull’essere virtuosi in questo mondo. È molto difficile avere dei comportamenti virtuosi dall’inizio alla fine nella quotidianità, nessuno di noi è esente da qualcosa che non va bene. Da qui il mio pragmatismo che a volte sembra pessimismo: siamo tutti talmente immersi in una realtà così problematica nei confronti del riscaldamento climatico che credo che siamo al cospetto di un problema molto grande e difficile da risolvere. Spesso non lo sappiamo neanche che quel che facciamo inquina”.
Il tour che porterà la band in giro per l’Italia, però, cercherà di rispettare il più possibile i principi della sostenibilità. Per esempio, racconta Lagash, “andando in strutture plastic free, che abbiano forniture energetiche da rinnovabili, spostandoci in alcune tappe in bici”. Certo, considera, “ci saranno comunque tante contraddizioni anche in questo viaggio”. E forse anche per questo i Marlene non si ergeranno a professori di sostenibilità: “Può darsi che durante i live, ogni tanto, abbia desiderio di raccontare qualcosa – conferma Godano – ma senza moralismi fuori luogo. Il compito di un artista può essere quello di suscitare riflessioni e questo è un compito che mi accollo volentieri”. Fra le tappe estive anche quella a Messina, al Parco Horcynus Orca il 1 agosto, dove i Marlene Kuntz riceveranno il premio per essersi distinti per il proprio impegno civile. “Un premio che ritireremo con grande orgoglio”, commenta Lagash.
Insomma, un tour che mixerà musica, spettacolo e sostenibilità. Senza ideologie, ma cercando di fare riflettere. Perché, conclude Godano, “un musicista dovrebbe fare quello che può, cioè usare la sua voce come cassa di risonanza per dire qualcosa che riguarda tutti”.