Maxi accordo tra Eni e Qatar. Gli affari del colosso italiano nel 2022
Eni è stata selezionata da QatarEnergy come nuovo partner internazionale per l’espansione del progetto North Field East (NFE). QatarEnergy deterrà una quota del 75% ed Eni il restante 25%. La joint venture a sua volta deterrà il 12,5% dell’intero progetto NFE, di cui fanno parte 4 mega treni GNL con una capacità combinata di liquefazione pari a 32 milioni di tonnellate all’anno.
Il progetto consentirà di aumentare la capacità di esportazione di Gnl del Qatar dagli attuali 77 milioni a 110 milioni di tonnellate all’anno. Con un investimento di 28,75 miliardi di dollari, Nfe dovrebbe entrare in produzione entro la fine del 2025 e impiegherà tecnologie e processi all’avanguardia per minimizzare l’impronta carbonica complessiva, tra cui la cattura e lo stoccaggio della CO2. La mossa rafforza la presenza di Eni in Medio Oriente ottenendo l’accesso a un produttore di GNL leader a livello globale, con riserve di gas naturale tra le più grandi al mondo.
Nel 2022, gli sviluppi di business del colosso italiano dell’energia sono stati strategici: ha stipulato accordi quadro sull’aumento di flussi export del gas verso l’Europa con Algeria, Egitto e Congo; ha stretto un’intesa su nuove forniture di gas per l’Italia con l’Angola, perfezionando l’accordo con bp per la creazione di una joint venture indipendente, Azule Energy; all’inizio dell’anno, ha stipulato un’intesa con il Messico sulla produzione di una Fpso (unità galleggiante di produzione, stoccaggio e scarico), ‘Miamte’, che ha avviato la produzione dal giacimento di Miztón, già a febbraio. Si calcola che la produzione aumenterà fino al completamento dello sviluppo entro il 2024 con l’installazione di altre due piattaforme sui giacimenti di Amoca e Tecoalli. Negli Emirati Arabi Uniti, l’azienda italiana ha poi registrato risultati positivi con il pozzo esplorativo XF002 nel Blocco 2, offshore Abu Dhabi, il primo negli Eau. Attraverso Vår Energi, controllata congiuntamente da Eni (69.85%) e da HitecVision (30.15%), si è aggiudicata poi 10 nuove licenze esplorative cin Norvegia. In Mozambico e Benin ha stretto accordi per la produzione di di agro-biofeedstock per biocarburanti.