Maltempo, Toscana in piena emergenza. Si attende il ‘ciclone’ al sud nel weekend

Mentre la Liguria sta faticosamente uscendo dall’allerta arancione, l’emergenza maltempo sta colpendo la Toscana. Squadre dei vigili del fuoco sono al lavoro da ieri proprio tra Liguria, Emilia Romagna e la Toscana, con oltre 350 interventi di soccorso.

In Liguria sono stati circa 100 gli interventi effettuati da ieri, soprattutto nel genovese, per allagamenti, frane e soccorsi a persone bloccate in auto e ai piani bassi di abitazioni per l’innalzamento dell’acqua. Colpite in particolare le zone di Rapallo, Chiavari, Recco e Sestri Levanti. In Toscana la situazione è più complessa. Qui le squadre dei vigili del fuoco sono al lavoro dalla serata di ieri nelle province di Siena e Livorno per le intense precipitazioni. Nel senese sono stati svolti 60 soccorsi connessi al Maltempo, la maggior parte dei quali tra Siena e Sovicille. A Campiglia Marittima, provincia di Livorno, sono state soccorse stanotte dalle squadre del Corpo nazionale 30 persone minacciate dall’innalzamento dell’acqua generato dalla rottura dell’argine del fiume Cornia. A Suvereto (LI) evacuati gli ospiti di una casa di cura. Nel livornese da ieri sono stati portati a termine 100 soccorsi dalle squadre del Corpo nazionale per allagamenti, salvataggi di persone bloccate in auto o ai piani bassi di edifici. A Bologna sono stati effettuati 90 interventi. A Savigno sono stati evacuati tre nuclei familiari rimasti isolati a causa dell’esondazione del torrente Samoggia.

Il governatore della Toscana, Eugenio Giani, sta partecipando all’unità di crisi con i Comuni e territori colpiti dalla fortissima perturbazione”. “Sono proseguiti tutta la notte – dice – gli interventi del sistema di Protezione Civile della Toscana per assistenza e soccorso ai cittadini e ripristino della viabilità”. A Campiglia Marittima, riferisce il presidente della Regione, “dove è piovuto in un’ora più di quello che piove in un mese, si è verificata una rottura del Cornia lato campagna che ha superato il livello massimo storico di oltre 8 metri. È stata ritrovata e soccorsa nella notte una persona che risultava dispersa. Nelle prossime ore saranno ancora possibili rovesci sparsi e isolati temporali, più frequenti sul centro-nord della regione”.

Giani traccia anche il quadro della situazione dei fiumi. Sta transitando la piena del Cecina a Cecina; il servizio di piena è attivo anche sull’Ombrone grossetano che ha raggiunto il secondo livello a Buonconvento. “Transito della piena dell’Arbia a Monteroni – dice – e piena in transito dell’Elsa a Ponte a Elsa e dell’Era a Capannoli”. Il Bisenzio e l’Ombrone pistoiese sono in diminuzione al primo livello. L’Arno è sotto i livelli di riferimento”.

Le previsioni per i prossimi giorni non sono buone. Nel weekend, addirittura, il meteo peggiorerà con piogge e nubifragi per tutti: il ciclone tirrenico si approfondirà fino a sfiorare configurazioni simil-tropicali (con un cuore caldo e piogge torrenziali) tra Basso Tirreno e Ionio. Intorno a Sicilia e Calabria si prevedono accumuli fino a 400-500 litri per metro quadrato di pioggia, metà di quanto piove in un anno intero, il tutto in un paio di giorni. Sabato le regioni più colpite saranno quelle del Nord-Est e tutto il Sud, meno la Campania; avremo delle schiarite al Nord-Ovest e questa, se confermata, potrebbe risultare un’ottima notizia. Domenica, infine, nonostante un miglioramento al Centro-Nord, il ciclone intorno alla Sicilia potrebbe continuare a causare piogge eccezionali e potenziali situazioni alluvionali, anche in Calabria, Basilicata e Puglia.

Campi Flegrei, sciame sismico nella notte: scossa di magnitudo 3.9 in mattinata

Photo credit: Ingv

 

Uno sciame sismico intenso accende la paura nella notte tra venerdì 26 e sabato 27 aprile ai Campi Flegrei, nel Napoletano.

Dalle ore 3.38 è in corso uno sciame sismico nell’area dei Campi Flegrei. Sono i dati diffusi dall’Ingv, spiegando che “all’orario di emissione del comunicato sono stati rilevati in via preliminare 47 terremoti con magnitudo durata uguale o superiore a 0.0 (47 localizzati) e una magnitudo massima di 3.9“. L’evento maggiore è avvenuto alle ore 5.44. “La scossa di questa mattina è stata forte, 3.9 la magnitudo registrata dai sismografi dell’Osservatorio Vesuviano“, scrive sui suoi canali social il sindaco di Pozzuoli, Luigi Mazoni. Che prosegue: “Come accade in queste occasioni ci siamo attivati subito con i volontari della Protezione Civile e la Polizia Municipale. Al momento non si segnalano danni“. La conferma arriva anche dalla Protezione civile, che su Facebook avverte: “Dalle verifiche non risultano danni“.

C’è pure il commento del sindaco di Bacoli, altro comune dell’area. “È stata molto forte. L’abbiamo sentita tutti. Ed in tanti hanno avuto paura“, scrive suoi canali social Josi Gerardo Della Ragione. “Magnitudo 3.9. Ore 5.44. Con epicentro in mare, nel nostro golfo, davanti la costa di Bacoli. Voglio rassicurarvi, subito – avverte -. Non registriamo danni a cose e persone. Abbiamo ben percepito una nuova scossa legata al bradisismo dei Campi flegrei. Tra le più forti da quando stiamo rivivendo la recrudescenza del fenomeno sismico. Sono in contatto con l‘Osservatorio Vesuviano e la Protezione Civile Nazionale. Ho convocato il Centro Operativo Comunale e stiamo operando in sinergia con la Prefettura di Napoli. La situazione è sotto monitoraggio costante. Mi rendo conto delle preoccupazioni. Ma vi invito a mantenere la calma“.

Paura nella notte anche in Toscana. “Una nuova scossa di terremoto di magnitudo 3.0 è stata avvertita dalla popolazione tra Barberino di Mugello e la Val di Bisenzio“, scrive sui social il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. “Sono circa 50 le scosse registrate nello sciame sismico, al momento non sono segnalate criticità“.

Carlo Conti in campo con Alia Multiutility per il decoro urbano delle città toscane

Uno spot sul decoro urbano con un protagonista d’eccezione. È la nuova iniziativa di Alia Multiutility: un progetto di comunicazione sociale con la partecipazione straordinaria del conduttore toscano Carlo Conti, volto Rai molto amato dal pubblico televisivo, che ha realizzato il progetto a titolo completamente gratuito. Lo spot, giocato sullo slogan ‘Rispettando le nostre città rispettiamo noi stessi’, ha l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini della Toscana sull’importanza del decoro urbano, ossia sul valore della bellezza e della tutela degli spazi cittadini, soprattutto nelle loro parti di uso comune, che significa soprattutto salvaguardare la convivenza civile, la qualità della vita e la sicurezza dei cittadini.

Nel nuovo spot, prodotto in quattro differenti versioni e presentato questa mattina negli spazi Giunti-Odeon di piazza Strozzi a Firenze, Carlo Conti dialoga con due figure iconiche: Leonardo da Vinci e la Monna Lisa. Una scelta creativa che, in modo brillante e coinvolgente, richiama l’importanza, per la Toscana, di non perdere mai il contatto con il proprio grande passato e di continuare a percorrere, anche nel presente, la strada della bellezza e dell’eccellenza, qualità che appartengono alla più profonda identità della nostra regione, apprezzata e riconosciuta in tutto il mondo. “È stato un onore e un piacere raccogliere questo invito di Alia. Per me è stato gratificante ideare e realizzare un progetto di sensibilizzazione utile a mantenere belle e decorose le nostre città, in particolare la mia Firenze, il mio luogo del cuore, nel quale sono nato e in cui ho scelto di vivere con la mia famiglia“, dice Carlo Conti.

Oltre ad esserne il protagonista, Conti ha ideato e scritto gli spot di questo progetto di comunicazione sociale che mira a un coinvolgimento attivo dei cittadini. Dietro la regia di Leonardo Scucchi, durante una passeggiata surreale, Conti incontra Leonardo Da Vinci e Monna Lisa, interpretati dagli attori Alessandro Riccio e Piera Dabizzi. Al centro dei loro dialoghi, la cura e l’attenzione che i cittadini riservano alle città in cui abitano. In particolare, i tre commentano le gesta di alcuni incivili, interpretati dagli attori Massimiliano Galligani (che insieme ad Alessandro Riccio è protagonista dell’ultimo film di Leonardo Pieraccioni, nelle sale da giovedì scorso), Anna Serena, Daniele di Massa e Lilli de Pascale che, secondo i quattro diversi ‘soggetti’ degli spot, abbandonano i rifiuti fuori dai cassonetti, non utilizzano i cestini pubblici, non raccolgono le deiezioni dei propri cani, non puliscono gli avanzi di un pic-nic. I cittadini maleducati, colti sul fatto, se ne vergognano, e invitati a rispettare le regole, rimediano adottando comportamenti corretti.

Leonardo da Vinci, uno dei più grandi geni della storia, e la Monnalisa, uno dei suoi capolavori più celebri, rappresentano l’arte, la bellezza e la perfezione che nelle nostre città possono essere raggiunte soprattutto grazie a una cura e un’attenzione speciale verso il nostro patrimonio comune. Carlo Conti, a cui va la nostra riconoscenza e un immenso grazie per la decisione di partecipare a questo progetto a titolo completamente gratuito, è un testimonial d’eccezione per un messaggio di appartenenza e orgoglio che spinge i cittadini a prendersi cura dei luoghi in cui vivono“, commenta Lorenzo Perra, presidente di Alia Multiutility.

“Il decoro e la cura degli spazi comuni sono temi centrali che la nostra comunicazione metterà al centro per tutto l’anno”, dichiara Giuseppe Meduri, Direttore Relazioni esterne e Comunicazione di Alia. “Lavoriamo perché su questo ci sia il massimo coinvolgimento attivo delle persone. Siamo orgogliosi di annunciare questo progetto speciale, che offrirà ai nostri concittadini un testimonial di eccezione molto amato e riconoscibile. Un professionista straordinario, un toscano e fiorentino Doc, che vive ancora oggi su questo territorio e che ha voluto donare il suo impegno volontario per questo progetto di comunicazione sociale dedicato a salvaguardare la tanta bellezza di cui siamo circondati“.

Lo spot realizzato da Alia insieme a Carlo Conti è visibile a partire da oggi sul canale Youtube di Alia e sui canali social aziendali (Facebook, Linkedin e Instagram, TikTok, Twitter e Threads), mentre a partire dai prossimi giorni sarà presente anche sulle principali tv e sui principali siti di informazione on line dei territori di Firenze, Prato e Pistoia.

Musumeci in Toscana. Giani: Stima danni alluvioni intorno ai 2 miliardi

Due miliardi. A tanto potrebbero ammontare i danni delle ultime alluvioni in Toscana.

Il governatore, Eugenio Giani, riceve a Campi Bisenzio il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, il capo Dipartimento Fabrizio Curcio, con il sindaco di Firenze Dario Nardella, il presidente Anci Toscana Matteo Biffoni, il sindaco di Campi Bisenzio Andrea Tagliaferri e l’assessora regionale alla Protezione civile Monia Monni.

La Toscana chiede attenzione e risorse, con urgenza quelle per le prime necessità. I danni non si possono ancora del tutto quantificare, ma il presidente della Regione raccoglie e somma le richieste dei sindaci. “Servono fondi per i primi soccorsi, per gli argini, per tutte le situazioni che ci chiederanno un domani i cittadini che hanno perso tutto”, scandisce. Chiede il decreto legge come accaduto in Emilia Romagna, per dare al commissario più poteri in deroga.

Musumeci suggerisce di fare tesoro di quanto accaduto, puntando sulla prevenzione e promette una visita della premier, Giorgia Meloni, a breve. “Eventi estremi come quelli registrati nei giorni scorsi in Toscana – spiega – non possono più essere considerati straordinari. Serve quindi una buona attività preventiva, capace di mitigare i rischi naturali a cui è esposto il territorio”. Intanto, assicura, “lavoriamo tutti insieme – Governo, Regione, Prefetture ed Enti locali – per superare presto l’emergenza e restituire serenità e fiducia a famiglie e imprese”.

Tre sono i fronti fondamentali: gli interventi di somma urgenza (ricostruzione degli argini e messa in sicurezza del territorio), l’assistenza alle famiglie che hanno subito danni e l’attenzione alle imprese colpite. Nell’area dei trenta Comuni toccati dall’emergenza si trovano manifatture centrali per il comparto moda e per l’export del Paese. Oltre 30mila, tra famiglie e imprese, sono state colpite direttamente dalle esondazioni. “Fino ad oggi c’è stata una stretta collaborazione con il Governo, e vorrei continuasse per poter dare risposte concrete alle persone. La volontà è quella di uscirne tutti insieme“, scandisce Giani, che invoca uno spirito di collaborazione. “Spero che prevalga questo clima rispetto alla prospettiva delle polemiche“, afferma.

Integrare le risorse che messe a disposizione finora, è il piano di Giani, per poter completare i lavori di somma urgenza, mettere in sicurezza il reticolato idrico minore e poi, ribadisce, “abbiamo bisogno che si traduca l’ordinanza anche in legge per poter sospendere i contributi previdenziali, i pagamenti, le imposte perché chi è stato danneggiato possa vivere con uno spirito di supporto la prospettiva di ricostruzione”.

Maltempo, in Toscana colonne e volontari dal resto d’Italia. Giani: “Non siamo soli”

La Toscana prova a ripartire. Piegata da un numero di danni che non è ancora possibile quantificare, riceve la solidarietà del resto d’Italia.

Dodici Regioni con le colonne mobili e duemila persone sono corse in aiuto, per gestire il passaggio dall’emergenza alla ricostruzione. Il ministro della protezione civile, Nello Musumeci sarà a Campi Bisenzio lunedì, accompagnato dal capo dipartimento Fabrizio Curcio, per un incontro con le istituzioni e le strutture operative.

Intanto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, firma dieci decreti per sostenere il comparto agroalimentare messo in ginocchio dalle violente grandinate, nel resto della Penisola, che hanno messo a rischio le produzioni delle Regioni Piemonte, Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Umbria e Molise.  “Un aiuto concreto alle aziende colpite da eventi meteorologici eccezionali degli scorsi mesi: questo rappresentano i dieci decreti che ho firmato. Abbiamo accolto le richieste arrivate dai territori danneggiati che otterranno un sostegno specifico attraverso il Fondo di solidarietà nazionale“, spiega.

Ma il Masaf è impegnato per aiutare le attività agroalimentare anche in Toscana. “Non appena avremo un quadro più completo dei danni, saremo ancora una volta pronti a dare ai cittadini e ai lavoratori le risposte e i sostegni che meritano“, assicura Lollobrigida. “Con circa 50 milioni di euro di danni nelle campagne è corsa a salvare produzioni agricole, macchinari e scorte di grano e concimi risparmiate dall’alluvione”, prevede la Coldiretti. Ma la stima è in continuo aggiornamento e tiene conto dei danni diretti e visibili alle strutture agricole e produzioni perse o danneggiate alla quale vanno aggiunti i quelli indiretti provocati dalle difficoltà di rispondere alle richieste dei clienti stranieri che, soprattutto per i vivai, potrebbero decidere di rivolgersi altrove.

Il governatore Eugenio Giani fa il punto con il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e l’assessora alla protezione civile, Monia Monni. Emiliano è presente con la colonna mobile della Puglia, ma è anche vice presidente della conferenza delle Regioni. Insieme alla Puglia anche Basilicata, Campania, Calabria, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Umbria, Val d’Aosta. “Grazie di cuore – scandisce Giani – quando parliamo di collaborazione e sinergia in un momento drammatico, questo è un esempio”. Ora si passa alla fase dell’intervento minuto, dallo sgombero alla pulizia: “Abbiamo bisogno di tanto personale, ma anche di qualità”, afferma.

Più a Nord, la Liguria dichiara lo stato d’emergenza regionale per far fronte ai danni causati dal maltempo e dalle mareggiate che hanno investito il territorio a partire dal 24 ottobre. Domani in Giunta verranno stanziati fondi per 1,5 milioni di euro, che serviranno a coprire le spese sostenute dagli Enti locali per far fronte alle prime emergenze e alle somme urgenze. “Il nostro Dipartimento di Protezione civile sta facendo il punto sui danni insieme ai Comuni: stimiamo circa 30 milioni di euro di danni al solo patrimonio pubblico, cui si aggiungeranno poi i danni subiti da privati cittadini e attività produttive“, fa sapere il governatore, Giovanni Toti, che comunque chiederà anche al Governo di inserire la Liguria nello stato d’emergenza nazionale istituito nelle prossime settimane, facendo una prima “ricognizione speditiva” dei danni, per poter risarcire anche i privati.

Gli avvertimenti dell’Ispra in Toscana e la ‘tara antropologica’ di Musumeci

Era maggio, si dibatteva del disastro in Emilia Romagna e l’Ispra aveva redatto una mappatura dei comuni a rischio alluvione – tra gli altri – in Toscana. L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale aveva avvisato che il pericolo alluvioni riguardava il 100% dei residenti a Pisa e Cascina, a Chiesina Uzzanese, Ponte Buggianese e Agliana in provincia di Pistoia, a Campi Bisenzio in provincia di Firenze. Il tutto arricchito da una interessante e dettagliatissima mappa interattiva: usavi il cursore, puntavi una provincia e saltava fuori il numero della paura. Prato? Quota della popolazione esposta al rischio di alluvione il 96,1%. Scandicci? 92%. E così via fino al 100% di Campi di Bisenzio. Non proprio imprevedibile, insomma, come una nevicata a Rio de Janeiro. Semplicemente e tragicamente è venuta giù l’iradiddio di acqua in Toscana e quei comuni attenzionati sono andati sotto. Fine.

Senza girarci troppo intorno, la domanda che sorge spontanea è questa, così automatica da sembrare banale: cosa si è fatto da maggio a oggi? Che tipo di precauzioni si sono prese per evitare che la Toscana diventasse l’Emilia Romagna di questo umido autunno? Nulla, pare di capire. E allora per rispondere a una domanda che rischia di rimanere sospesa nell’aria come i palloni aerostatici, prendiamo a prestito una frase pronunciata dal ministro per la Protezione civile e per il Mare, Nello Musumeci. Dice il ministro: “Serve un’educazione ambientale, serve la cultura del rischio. Quella della prevenzione è un mio chiodo fisso. Noi siamo abituati a ricostruire, non a prevenire. E’ una tara antropologica”.

Questa ‘tara’, quella tendenza al non prevenire, per adesso ha fatto cinque morti in Toscana. E a questa ‘tara’ crediamo che qualcuno debba porre rimedio subito, non tra un anno, non tra qualche mese, non dopo. Perché il climate change c’è, perché ogni settimana siamo testimoni di una tropicalizzazione del meteo, perché se è importante costruire ponti sul futuro è determinante avere cura di cosa c’è già per evitare che una provincia, una regione, una nazione si trovi con le ginocchia nell’acqua oltre al contrario. Liguria, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Calabria sono le regioni che non possono vivere a cuor leggero il dissesto idrogeologico. Sarebbe auspicabile non dover più citare Fabrizio De André: “Lo Stato che fa/si costerna/s’indigna/s’impegna/poi getta la spugna con gran dignità“.

Maltempo, nuova strage: morti e dispersi in Toscana. Da Consiglio dei ministri ok a stato d’emergenza

(Photocredit: Eugenio Giani/Facebook)

E’ di almeno 6 morti e sei dispersi il bilancio delle vittime del maltempo in Toscana. Due persone sono morte a Montemurlo, in provincia di Prato, e una a Rosignano, nel Livornese. Un uomo di 84 è stato trovato senza vita all’interno della sua casa in frazione Bagnolo, una donna è morta mentre cercava di liberare la sua casa dall’acqua a Rosignano e la terza vittima è stata registrata ancora a Montemurlo. Due persone risultano disperse a Campi Bisenzio, due nel comune di Vinci e due a Lamporecchio, in provincia di Pistoia. E da ieri si sono perse le tracce anche un vigile del fuoco nel Bellunese. “Non scendete in strada. Non circolate con l’auto, chi può raggiunga i piani alti delle case”, dice il governatore della Regione, Eugenio Giani, che per tutta la notte ha fornito informazioni alla popolazione anche via social. Secondo le stime snocciolate dal ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini in Toscana sono oltre 48mila gli utenti senza energia, con 450 tecnici Enel al lavoro.

OGGI LO STATO DI EMERGENZA IN CDM. Il ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, aveva annunciato che avrebbe portato in Consiglio dei ministri lo stato di emergenza nazionale per la Toscana. E così è stato. Il Cdm ha dato il via libera per il territorio delle province di Firenze, Livorno, Pisa, Pistoia e Prato. “Chiaramente – ha spiegato la presidente Melonila solidarietà e cordoglio di tutto il Consiglio dei ministri, dell’Italia intera per le famiglie di queste vittime“, ma nel testo viene affrontato anche il tema “dell’allagamento e l’isolamento di diverse località, diverse famiglie sono state costrette a evacuare dalle loro abitazioni“. La premier, poi, ha spiegato: “Stamattina ho sentito la Protezione civile, il ministro Musumeci, il presidente Giani e abbiamo deciso di delirare lo stato d’emergenza, prevedendo un primo stanziamento di 5 milioni di euro, che serve a garantire le misure d’intervento più urgenti“.

IL CORDOGLIO DELLA POLITICA. Il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, nell’esprimere “cordoglio e vicinanza”, spiega che “questa situazione ci ricorda quanto sia doveroso investire sull’adattamento e sulla messa in sicurezza del territorio, che soffre fenomeni climatici sempre più estremi”. E cordoglio è stato espresso anche dal presidente del Senato, Ignazio la Russa: “È con dolore – dice – che ho appreso la notizia delle tre vittime e dei sei dispersi a causa del maltempo che ha colpito la Toscana. Nel porgere le mie sentite condoglianze ai familiari e la mia vicinanza al Presidente della Regione Eugenio Giani, desidero ringraziare quanti in queste ore si stanno adoperando per gestire al meglio l’emergenza”. “Giungano le mie sentite condoglianze – dice invece il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana – alle loro famiglie e la mia vicinanza alle istituzioni locali. Rivolgo un particolare ringraziamento ai soccorritori che stanno operando incessantemente per aiutare le popolazioni colpite”. 

FRANE E DECINE DI FIUMI ESONDATI Nella tarda serata di giovedì la protezione civile ha inviato gommoni a Seano, Quarrata e Campi Bisenzio, zone difficilmente raggiungibili in altro modo per provvedere al sopralluogo di prima urgenza. Sono esondati i fiumi Bisenzio a Santa Maria a Campi, il Marina a Villa Montalvo, il Bagnolo a Montemurlo, il Furba a Seano, il Fosso Reale sull’Agna a Montale, la Stella a Casini di Quarrata, il Bardena e il torrente Iolo. Livelli in calo su Ombrone Pistoiese e Bisenzio ma la situazione è ancora molta critica. Frane importanti tra San Quirico, Sassetta e sul Montalbano. A Prato sono chiusi tutti i ponti a causa esondazione Bisenzio in zona Santa Lucia. Aperta cassa d’espansione dell’Ombrone e frane varie. Chiusa ancora l’autostrada tra e Prato ovest e Pistoia per allagamento della carreggiata. A Campi Bisenzio vi è stata una rottura arginale della marina in zona villa Montalvo con tracimazione del Bisenzio al ponte della Rocca da entrambi i lati. In questo momento il livello del Bisenzio sta calando. A Stabbia (Cerreto Guidi) e Campi Bisenzio ci sono zone difficilmente raggiungibili con zone ancora senza elettricità e connessione e ci sono squadre sul posto che stanno intervenendo. A Pistoia vari allagamenti nei comuni della provincia a causa di esondazioni di torrenti: Pistoia, Agliana, Quarrata e Serravalle Pistoiese colpiti da allagamenti a causa degli affluenti dell’Ombrone. A Lamporecchio, Larciano e Monsummano Terme situazione di vari allagamenti. Frane sul San Baronto.
A Quarrata la situazione particolarmente più complessa dove parte del centro abitato è allagato. A Calcinaia 30 famiglie evacuate, 6 famiglie a San Miniato. A Pontedera l’allagamento più importante che ha colpito anche l’accesso dell’ospedale di Pontedera. La situazione è in via di risoluzione. Situazione di smottamento diffusi in tutta la provincia di Pisa con chiusura di strade provinciali e comunali. Aperto l’ingresso allo svincolo tra Pontedera e Ponsacco.

Maxi incendio all’Isola d’Elba: evacuate 700 persone. Situazione in miglioramento

Un vasto incendio boschivo è scoppiato nella tarda serata di ieri sull’isola d’Elba, in località San Felo a Rio nell’Elba. A causa del vento presente in zona il fronte si è rapidamente esteso minacciando le case. Sul posto si sono immediatamente recate 12 squadre di volontari Aib e personale per cercare di contenere il rogo.
Sono stati circa 700 gli evacuati totali da un campeggio e da abitazioni private: 150 sono stati ospitati nelle strutture del Comune, i restanti hanno trovato sistemazione in autonomia. L’incendio attualmente è in fase di contenimento e si prevede il rientro di tutte le persone nei rispettivi alloggi in serata. Stamattina la situazione è in miglioramento, Il lavoro delle squadre a terra durante la notte ha contribuito a contenere il fronte. Attualmente i soccorritori stanno stanno lanciando acqua sul fronte del fuoco, ancora attivo, attraverso due elicotteri regionali e due Canadair della flotta nazionale.
Altre 14 squadre sono arrivate stamattina con i traghetti e si stanno disponendo lungo il perimetro per completare lo spegnimento e bonificare la parte già spenta. La stima della superficie bruciata è di circa 14 ettari, con il coinvolgimento di almeno tre abitazioni.

abruzzo

Quattro regioni italiane al centro del progetto ‘green’ della Ue

Ci sono anche quattro regioni italiane (Abruzzo, Emilia-Romagna, Toscana e Veneto) tra le 63 selezionate dalla Commissione Europea per il progetto pilota per i partenariati per l’innovazione regionale. L’iniziativa, sviluppata dalla Commissione europea e dal Comitato delle regioni, è volta a promuovere le trasformazioni verdi e digitali attraverso l’assistenza degli enti locali da parte degli esperti del Centro comune di ricerca (JRC) per tradurre in atto le politiche green e digital dell’Ue.

L’Europa guarda sempre più verso la transizione ecologica. Ma per percorrere questa strada è fondamentale affrontare l’attuale divario in materia di innovazione presente tra le diverse regioni. A questo proposito i partecipanti al progetto potranno usufruire del ‘Partnership for Regional Innovation Playbook‘, un documento di orientamento utile a migliorare il coordinamento delle politiche di innovazione regionali, nazionali e della Ue.

Una grande difficoltà sta nell’affrontare e comprendere le sfide da superare a livello internazionale. “Attraverso il progetto pilota, la Regione Abruzzo cerca di beneficiare del dialogo interregionale e di acquisire conoscenze su come affrontare con successo gli ostacoli nell’intraprendere la transizione verso la sostenibilità economica, sociale e ambientale e la competitività globale”, ha affermato Marco Marsilio (FdI), presidente della Regione Abruzzo e membro della commissione Ambiente del Comitato europeo delle regioni.

Il confronto tra amministrazioni regionali, nazionali ed europee rappresenterà un vantaggio dal quale ricavare più insegnamenti possibili per trasformare l’Italia in un Paese più sostenibile. “L’azione pilota ‘Partnership of Regional Innovation’ rappresenta per la Toscana momento unico di confronto, di sperimentazione e di apprendimento che ci aiuterà a migliorare il quadro strategico relativo alle politiche per l’innovazione oltre a dotarci degli strumenti di supporto decisionale necessari per abbattere le barriere che frenano la transizione ecologica e digitale”, ha evidenziato il presidente della Regione Toscana, Eurgenio Giani (Pd).