Versalis si rafforza nel campo della chimica da fonti rinnovabili: acquisito il 100% di Novamont

Versalis, società chimica di Eni, acquisisce il 100% di Novamont, società leader a livello internazionale nel campo della chimica da fonti rinnovabili. Versalis deteneva già una quota del 36% e ha acquisito il restante 64% da Mater-Bi, società controllata da Investitori Associati II e NB Renaissance. L’acquisizione di Novamont, Benefit company certificata B Corp protagonista nel settore della bioeconomia circolare e nel mercato per lo sviluppo e la produzione di bioplastiche e biochemicals biodegradabili e compostabili, rappresenta una grande opportunità di accelerazione della strategia attraverso l’integrazione di una piattaforma tecnologica unica e complementare, fornendo un rilevante contributo alla decarbonizzazione del portafoglio prodotti. L’operazione permetterà di rafforzare la piattaforma Novamont accelerando lo sviluppo di filiere multiprodotto ad alto valore aggiunto e i progetti di territorio per disaccoppiare l’utilizzo delle risorse naturali dalla crescita economica nella logica di fare di più con meno.

Intanto, nel giorno dell’annuncio dell’acquisizione, Eni pubblica i suoi risultati del primo trimestre 2023. L’utile operativo adjusted è a 4,641 miliardi di euro con una riduzione dell’11% rispetto al primo trimestre 2022 dovuta principalmente al settore E&P (-36% a 2,789 miliardi) per effetto dei minori prezzi di realizzo delle produzioni a causa della flessione dei prezzi di riferimento del petrolio e del gas naturale nonché del deconsolidamento delle società operative angolane conferite alla JV Azule nel terzo trimestre del 2022. I risultati di Gruppo sono stati sostenuti dalla performance di GGP (+47% a 1,372 miliardi) grazie alle attività di ottimizzazione e di trading, e dall’andamento di Sustainable Mobility & Refining (in aumento di 239 milioni). Nel primo trimestre 2023 l’utile netto adjusted di competenza degli azionisti Eni è stato di 2,907 miliardi in riduzione di 363 milioni rispetto al primo trimestre 2022 (-11%), a causa della flessione dello scenario energetico in parte compensato dal miglioramento della gestione industriale. Il tax rate consolidato adjusted pari al 41% è aumentato di 4 punti percentuali, rispetto al primo trimestre 2022, per effetto del deconsolidamento delle società operative angolane, che registravano aliquote inferiori alla media del segmento E&P, della windfall tax sugli utili delle società del settore energia del Regno Unito, nonché dello scenario sfavorevole, in parte compensati dalla maggiore incidenza dell’utile imponibile conseguito dalle controllate italiane.

L’amministratore delegato Claudio Descalzi parla di “eccellenti risultati operativi e finanziari nonostante l’indebolimento dello scenario, grazie alla solidità del settore E&P che evidenzia il recupero della produzione d’idrocarburi, e al risultato di assoluto rilievo del settore Gas/LNG. Considerato anche il contributo delle bioraffinerie e della rete commerciale e la continua crescita del settore Plenitude & Power, il Gruppo ha realizzato €4,6 miliardi di utile operativo adjusted e €2,9 miliardi di profitti netti. Nel corso del trimestre abbiamo compiuto progressi sostanziali nell’attuazione della nostra strategia e del piano industriale”.

Alberto Cirio

Cirio a Versalis: “Aiutateci a creare una vera economia circolare”

Arriva da Crescentino, al confine tra le province di Torino e Vercelli, la proposta del governatore piemontese, Alberto Cirio, a Versalis, che nelle campagne del piccolo comune ha dato vita all’unico impianto italiano di produzione di bioetanolo ‘advanced’, cioè ottenuto da biomasse lignocellulosiche che non sono in competizione con la filiera alimentare. Impianto che per Versalis “ha una straordinaria importanza dal punto di vista strategico perché è il primo esempio al mondo di applicazione industriale della tecnologia Proesa (Produzione di etanolo da biomasse) per la produzione di energia rinnovabile“, ha ricordato il presidente Marco Petracchini, durante un incontro istituzionale organizzato per illustrare il ciclo produttivo del sito. Ed è proprio al termine delle spiegazioni ‘tecniche’ che il governatore piemontese ha invitato i vertici di Versalis – società di Eni impegnata nello sviluppo della chimica green – ad allargare il concetto di economia circolare al territorio piemontese, così da portare “benefici non solo all’ambiente, ma anche a tutti i ‘pezzi’ del circolo, a partire dalle aziende“.

L’impianto di Crescentino, acquisito dal gruppo nel 2018, è stato completamente riconfigurato e dall’inizio del 2022 produce bioetanolo partendo da biomasse di legno e cellulosa che, sostanzialmente, sono scarti di altre produzioni. L’obiettivo è trattare 200mila tonnellate all’anno di masse green, per una capacità massima di di circa 25mila tonnellate all’anno di bioetanolo. Lo stabilimento, inoltre, si basa sulla circolarità: si autosostiene dal punto di vista energetico, grazie alla produzione di energia elettrica rinnovabile e vapore dalla centrale termoelettrica che viene alimentata da biomasse a filiera corta e dalla lignina coprodotta dal processo.

Ed è proprio sul tema della circolarità che si è concentrato il presidente della Regione. La Pianura Padana, ha ricordato, è una delle zone più inquinate d’Europaa causa della sua geografia, con le Alpi che ‘chiudono’ Piemonte, Lombardia e Veneto e impediscono ai venti di spazzare via l’inquinamento. In queste Regioni ci sono restrizioni maggiori da parte di Bruxelles per quanto concerne gli scarti dell’agricoltura: ad esempio, è possibile bruciare i residui della potatura soltanto in un determinato periodo dell’anno, cioè dopo aprile. Ma le potature si fanno a ottobre e novembre. E cosa se ne fanno di tutto quel materiale se non possono smaltirlo?“. La Regione, ha spiegato, sta finanziando gli agricoltori affinché “si consorzino e acquistino dei cippatori” e allora “vi chiedo“, ha detto rivolgendosi ai vertici di Versalis, “perché non affiniamo meglio questo meccanismo? Se noi li sosteniamo in questa iniziativa, perché non vi attivate affinché il prodotto della cippatura trovi una destinazione sul territorio, cioè nel vostro impianto?

È un progetto che noi abbiamo già in mente – ha risposto Sergio Lombardini, responsabile BU Biochem Versalisma ci sono, al momento, ostacoli non di natura tecnica, quanto di partnership e normativa“. Ostacoli che, però, potrebbero essere superati “consorziandoci e creando, possibilmente, questa unità di cippatura con una municipalizzata“. “La sua proposta – ha rimarcato – incontra assolutamente una nostra idea“.

Il governatore piemontese, al termine del suo intervento, ha sottolineato quanto sia importante per la politica “progettare e avere una visione. Abbiamo un problema – ha ricordato – che è l’inquinamento. E allora dobbiamo trasformarlo in una opportunità, mettendo l’agricoltura al centro di un sistema di economia circolare. Ci sono molti soldi che arrivano dall’Europa e sono a disposizione per finanziare anche iniziative come queste. Mettiamo sempre un tappeto rosso a chi vuole investire in Piemonte“.

versalis

Versalis: “La fame è grande, con rinnovabili nuovi orizzonti”

La fame è sempre più grande” e le rinnovabili ci consentono “di ampliare il nostro portafoglio di prodotti“. L’amministratore delegato di Versalis, Adriano Alfani, parla del futuro green della società del gruppo Eni impegnata nella chimica verde, e lo fa da Crescentino, in provincia di Vercelli durante un incontro con le istituzioni del territorio per visitare l’impianto che, dall’inizio del 2022 produce bioetanolo advanced partendo da biomasse di legno e cellulosa. All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, anche il presidente di Versalis, Marco Petracchini e il governatore piemontese, Alberto Cirio. “Qui ad esempio – ha aggiunto Alfani riferendosi al sito del vercellese – stiamo valutando di produrre anche biogas e bioetanoloperché “per essere primi bisogna sì produrre, ma anche innovare“.

Versalis, ha ricordato l’ad, “sta spingendo tantissimo sui temi della sostenibilità, dell’economia circolare e delle fonti rinnovabili perché vogliamo dare al mercato prodotti decarbonizzati“. “Siamo la prima azienda chimica italiana non per volume – ha aggiunto Alfani – ma perché siamo sostenibili e specializzati. Per essere primi bisogna innovare ed è quello che stiamo facendo“.

E proprio grazie alla sua politica di sostenibilità, Versalis ha ottenuto la valutazione Platinum, il massimo livello del rating EcoVadis per la responsabilità sociale d’impresa. “Questo importante riconoscimento – ha detto Alfani – conferma il costante impegno di Versalis in tutti gli ambiti della sostenibilità, mettendo in atto le buone pratiche e integrandole nei sistemi di gestione dei processi aziendali. Il massimo rating ottenuto posiziona la nostra azienda al top del settore ed è il risultato di un grande lavoro di squadra”.

Acquisito nel 2018 da Versalis, il sito di Crescentino è stato riconfigurato grazie a importanti investimenti e ha avviato la produzione di bioetanolo advanced, in conformità con la normativa europea per lo sviluppo delle energie rinnovabili RED II, in quanto deriva da materie prime che non sono non in competizione con la filiera alimentare. In sostanza, si tratta di scarti di altre lavorazioni, reperite in aree vicine allo stabilimento, promuovendo una filiera a corto raggio e supportando i produttori locali. Il bioetanolo è prodotto attraverso la tecnologia Proesa1, una delle più innovative al mondo su scala industriale nel settore della chimica da biomasse, è certificato ISCC-EU e sarà utilizzato per la formulazione di benzina con componente rinnovabile. A Crescentino viene prodotto anche un disinfettante per mani e superfici, presidio medico chirurgico realizzato utilizzando come principio attivo l’etanolo di origine vegetale.

Il sito di Crescentino – ha ricordato Petracchini – ha per noi una straordinaria importanza dal punto di vista strategico perché è il primo esempio al mondo di applicazione industriale della tecnologia Proesa (Produzione di etanolo da biomasse) per la produzione di energia rinnovabile“.

Lo stabilimento si basa sulla circolarità: si autosostiene dal punto di vista energetico, grazie alla produzione di energia elettrica rinnovabile e vapore dalla centrale termoelettrica che viene alimentata da biomasse a filiera corta e dalla lignina coprodotta dal processo. Un complesso impianto di trattamento acque consente anche la produzione di biogas, a sua volta impiegato per la produzione di vapore. Inoltre, l’impianto è in grado di riciclare l’acqua utilizzata, riducendone drasticamente il consumo.