Ucraina, Orlov: La situazione a Zaporizhzhia sta sfuggendo di mano

Volodymyr Zelensky domanda alla comunità internazionale di “monitorare con particolare attenzione la situazione nella centrale nucleare di Zaporizhzhia. E Dmitro Orlov, il sindaco 38enne di Enerhodar, la cittadina ove è situata la centrale nella regione di Zaporizhzhia occupata dai russi sin dal marzo 2022, sottolinea la situazione di alto rischio. “La situazione a Zaporizhzhia sta rapidamente sfuggendo di mano. Sono molto spaventato dall’uso cinico e strumentale che Putin fa dei disastri ambientali per raggiungere i suoi obbiettivi militari e politici. L’attacco alla diga dimostra che è pronto a tutto e rappresenta un precedente gravissimo”, dice. Come riporta il Corriere della Sera, Orlov scatta una fotografia dalle tinte fosche: “I reattori atomici non si possono mai spegnere del tutto. Il cuore degli impianti resta sempre attivo e necessita di energia per essere continuamente raffreddato. Ecco il motivo per cui occorre la presenza costante di personale specializzato. Prima dell’invasione lavoravano alla centrale circa 12.000 persone. Ora sono la metà. Tra loro 4.000 sono ucraini costretti a restare con la forza e le minacce. Cercano di scappare, ma vengono presi e puniti. Altri 2.000 invece hanno deciso di collaborare e firmato contratti con Rosatom, l’agenzia nucleare di Mosca. Ci sono anche un centinaio di tecnici mandati dalla Russia. Mi dicono che tre tra gli ingegneri ucraini più importanti di recente siano stati trasferiti in Russia. Non conosciamo i motivi. La centrale è presidiata da oltre 1.000 soldati, alcuni loro mezzi sono stati spostati, ma non sappiamo dove”.