Nuova ondata di dazi dagli Usa: dal 1° ottobre 100% su farmaci e mobili

Trump ha annunciato anche imposte del 25% su tutti i veicoli pesanti prodotti fuori dagli Stati Uniti

Il presidente americano Donald Trump ha annunciato nuovi dazi doganali fino al 100% sui farmaci e che riguarderanno anche i camion e i mobili prodotti al di fuori degli Stati Uniti. A partire dal 1° ottobre, “applicheremo una tassa del 100% su tutti i prodotti farmaceutici di marca o brevettati, a meno che un’azienda non costruisca il proprio stabilimento farmaceutico in America”, ha scritto il miliardario repubblicano sulla sua piattaforma Truth Social.

Sebbene la definizione di questi farmaci “rimanga vaga”, sottolinea Michael Wan, economista della banca giapponese Mufg a Singapore, “partiamo dal presupposto che non includerà i farmaci generici spediti da paesi come l’India, che potrebbero quindi essere risparmiati da questi annunci”.

In un altro post, Trump ha anche annunciato dazi doganali del 25% su “tutti i veicoli pesanti prodotti in altre regioni del mondo”. Una misura che, secondo lui, dovrebbe sostenere i produttori americani di autocarri come “Peterbilt, Kenworth, Freightliner, Mack Trucks e altri”. Tra le aziende straniere che competono con questi costruttori sul mercato americano figurano la svedese Volvo e la tedesca Daimler.
Il presidente ha spiegato che questi dazi sui veicoli pesanti sono motivati da “molte ragioni, ma soprattutto da questioni di sicurezza nazionale!”. In primavera, l’amministrazione Trump aveva già annunciato l’avvio di un’indagine per determinare se le importazioni di autocarri stranieri costituissero una minaccia per “la sicurezza nazionale”.

Il repubblicano intende inoltre imporre dazi doganali su numerosi mobili. “Applicheremo una tassa del 50% su tutti i mobili da cucina, i lavandini da bagno e i prodotti correlati” a partire dal 1° ottobre e “una tassa del 30% sui mobili imbottiti”, ha scritto.

Secondo la Commissione per il commercio internazionale degli Stati Uniti, nel 2022 le importazioni, provenienti principalmente dall’Asia, rappresentavano il 60% di tutti i mobili venduti, di cui l’86% di quelli in legno e il 42% di tutti i mobili imbottiti. I titoli dei rivenditori Wayfair e Williams Sonoma, che dipendono da questi prodotti importati, sono crollati alla chiusura dopo questo annuncio.

Questa offensiva tariffaria ravviva i timori di inflazione negli Stati Uniti, la prima economia mondiale. Donald Trump si è dato come missione quella di rilanciare l’industria manifatturiera attraverso politiche protezionistiche, che segnano una completa inversione di rotta rispetto alla politica americana finora volta a mantenere un’economia aperta. La sua amministrazione ha imposto un dazio doganale base del 10% a tutti i paesi, con aliquote molto più elevate per quelli le cui esportazioni verso gli Stati Uniti superano le importazioni.

Il presidente ha in particolare imposto sovrattasse ai principali partner commerciali del paese come il Canada, il Messico, l’Unione Europea e la Cina, con cui sono ancora in corso trattative.