Photo credit: Dipartimento della Protezione Civile
E’ salito a 14 le vittime il bilancio dell’emergenza maltempo che da giorni sta colpendo l’Emilia Romagna. Alle otto annunciate mercoledì se ne sono aggiunte altre sei, tutte nella provincia di Ravenna: l’ultima questa mattina, un uomo trovato morto in casa a Faenza. Intanto proseguono le operazioni per mettere in sicurezza i cittadini. Dei 10mila sfollati, 3.100 hanno trovato accoglienza presso le sedi allestite dai Comuni. Ma, precisa la vicepresidente della Regione e assessora alla Protezione civile Irene Priolo, si tratta di un’accoglienza “temporanea”, perché dopo i primi momenti “lavoreremo per una diversa sistemazione come la dignità delle persone richiede“. Gli allagamenti registrati sono 50 in tutto in 42 comuni: 15 nel Bolognese, 13 nel Ravennate, 12 nel Forlivese, 2 nel Riminese. Chiuse 250 strade a causa delle frane, che in totale sono state 280 in 58 comuni. Circa 34 mila le utenze al momento disalimentate dalla rete elettrica tra le province di Forlì-Cesena e Ravenna. Difficoltà a Lugo, in provincia di Ravenna, dove diverse zone del centro urbano sono allagate e si sono verificate interruzioni dell’elettricità e dell’acqua.
Una situazione ancora critica, considerando che anche per domani è prevista allerta rossa. Per questo, annuncia il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin che oggi si è recato presso la sede della protezione civile dell’Emilia Romagna, martedì in Consiglio dei ministri “verrà dichiarato lo stato di calamità e si risponderà ai primi interventi come il blocco dei mutui e delle riscossioni tributarie, tutti interventi che necessitano di un provvedimento per decreto“. E fa sapere che, insieme alla Regione, l’esecutivo valuterà la richiesta per il Fondo di solidarietà europeo. La questione, secondo Pichetto, è “nazionale”, e per questo “ha bisogno di un lavoro di squadra”. Ma, soprattutto, occorre “trovare punti di convivenza tra l’uomo e la natura“.
E se è ancora presto per procedere alla rendicontazione effettiva dei danni, visto che l’evento è ancora in corso, il presidente della Regione Stefano Bonaccini spiega che “avevamo stimato danni per quasi un miliardo due settimane fa, nella prima ondata di Maltempo, figuratevi quanto cresceranno”. Intanto iniziano le donazioni. Prima su tutte, quella di Ferrari che “donerà un milione di euro ma abbiamo contezza di tanta gente comune che sta donando, chiunque doni anche solo un euro è benvenuto. Rendiconteremo fino all’ultimo euro e daremo conto di come verrà speso” . Ma ora la priorità è la messa in sicurezza delle persone, poi “cominceremo ad attivarci per la parte di rendicontazione dei danni pubblici e privati. Siamo molto rapidi – spiega Bonaccini – ma serve tempo, vista la quantità di territorio colpita“.