Alla fine di aprile 2023 la siccità era estrema e drammatica in Italia, specie al Nord-Ovest. Durante il mese di maggio e, per ben 10 giornate anche nel mese di giugno, sono arrivate piogge ristoratrici. Che hanno mitigato l’arsura della terra, alleviando la pesante siccità. Adesso, però, è allerta meteo.
Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, conferma infatti che una perturbazione atlantica, arrivata sull’Italia nelle ultime ore, sta portando piogge anche intense. Il maltempo è atteso per tutta la giornata di oggi al Centro-Nord, mentre al Sud si vivrà un’altra giornata estiva, calda e serena, con picchi di 37-38°C in Sicilia.
Un’Italia divisa in 2 con le piogge e i temporali che investiranno il settentrione e le regioni centrali, tra Toscana, Umbria, Marche ed Abruzzo: fino alla tarda mattinata i fenomeni principali sono previsti su Alpi, Prealpi, Piemonte, Liguria e Toscana e localmente potranno essere intensi. Dal pomeriggio il fronte atlantico si sposterà lentamente verso Est provocando piogge e rovesci sulle stesse zone e in più anche su Triveneto, Emilia Romagna e localmente Lazio. Un venerdì 30 giugno da dimenticare al Centro-Nord, mentre al Sud ci sarà bisogno di creme ed occhiali da sole.
Il mese di luglio inizierà dunque con questa ferita atlantica: avremo ancora delle piogge su Nord-Est, Centro Italia e Campania; in Sicilia invece il sole sarà imperante e raggiungeremo 39°C sul versante orientale dell’isola. La giornata vedrà un miglioramento sul Nord-Ovest, mentre in Sardegna soffieranno intensi venti di Maestrale.
Domenica chiuderà il primo weekend di luglio con un deciso miglioramento: saranno prevalenti i momenti soleggiati, mentre qualche acquazzone si attarderà sul versante adriatico, dalle Basse Marche alla Puglia; questi acquazzoni non dovrebbero rovinare la domenica in quanto sono previsti di breve durata e localizzati.
In sintesi, dopo 24 mesi di siccità, sono arrivate le piogge di un anno in 8 settimane. Per alcune regioni è stato un toccasana, per altre un disastro idrogeologico, Emilia Romagna in primis.