Shell inizia costruzione del suo primo impianto fotovoltaico in Italia

Installato il primo pannello del grande Parco Zamboni a Talsano (Taranto) che produrrà, dal 2024, 30 Gw/h di energia ogni anno

Shell inizia la costruzione del suo primo impianto fotovoltaico in Italia e posa a Taranto il pannello numero uno del grande parco ‘Zamboni‘.
Il mega-impianto sorgerà su un’area industriale di Talsano, con una capacità di circa 20 MW, ma assicurerà, a partire dal 2024, una produzione annua di oltre 30 GWh: il consumo medio di circa 14mila famiglie in un anno.

La multinazionale britannica opera in Italia da oltre un secolo e con l’avvio del fotovoltaico “conferma la propria posizione di Energy Company integrata“, commenta Marco Marsili, Country Chair Shell Italia. La compagnia è infatti presente in tutti i settori energetici “sostenendo la transizione energetica del Paese e i processi di decarbonizzazione dei nostri clienti“, rivendica ricordando che “con orgoglio” continua a porre il Paese come “uno dei principali all’interno del Gruppo“.

Oltre 34mila i pannelli fotovoltaici bifacciali ad alta efficienza verranno installati nel parco, su un’area di 17,6 ettari: 14,6 ettari ospiteranno i panelli, la restante area di circa 3 ettari verrà piantumata. La conclusione dei lavori è prevista per marzo 2024, mentre l’entrata in esercizio dell’impianto è prevista nel corso del mese successivo.

Si dice “molto contento” di dare avvio all’opera Ivan Niosi, amministratore delegato Renewable Generation Shell Energy Italia. Nel corso degli ultimi anni, spiega, “abbiamo sviluppato 48 progetti in 11 regioni italiane, di cui 20 con iter autorizzativo concluso e gli altri in avanzato stadio di permitting; progetti che ci rendono oggi tra i principali solar developer del Paese con circa 2 gigawatt di capacità di produzione”.

Come parte del progetto, Shell Energy Italia ha siglato un accordo con Baker Hughes, azienda che si è assicurata per 8 anni l’acquisto di una quota di energia rinnovabile prodotta dall’impianto come parte integrante del suo piano di decarbonizzazione degli stabilimenti italiani. Il contratto è “una conferma concreta della nostra capacità di creare un filo diretto tra la nostra produzione e la richiesta di energia da fonti rinnovabili posizionandoci come operatore energetico integrato”, afferma Gianluca Formenti, amministratore delegato Shell Energy Italia.
Un “passo importante verso la decarbonizzazione, in Italia e nel mondo“, lo definisce Paolo Noccioni, Presidente Nuovo Pignone IET, Baker Hughes. Parte di un “più ampio percorso verso la sostenibilità che, in quanto azienda di tecnologia a servizio dell’energia e dell’industria, sosteniamo anche attraverso lo sviluppo di soluzioni efficienti e innovative per accompagnare la transizione energetica. Per raggiungere gli importanti obiettivi di sostenibilità che ci siamo dati, per noi prioritari e non negoziabili, crediamo nell’attivazione di collaborazioni virtuose come questa che vede insieme aziende, Istituzioni e territorio”, fa sapere.

La realizzazione dell’impianto Zamboni genererà diversi benefici sia di carattere occupazionale che ambientale, contribuendo alla rinaturalizzazione di un’area fino a oggi incolta e sostenendo la biodiversità locale. Come parte degli accordi presi con il Comune, Shell costruirà un impianto fotovoltaico su lastrico solare, con sistema di accumulo energetico, sul tetto di un immobile nella disponibilità del Comune per consentire l’uso di energia rinnovabile. Nei prossimi mesi 32 persone saranno impegnate nella realizzazione dell’impianto, a cui si aggiungeranno addetti per la manutenzione delle aree a verde e per la successiva gestione ordinaria.