Doveva essere il grande martedì che chiudeva i giochi sulla composizione della Commissione europea. Invece, alla fine, la decisione sui 6 vice presidenti esecutivi designati verrà presa nei prossimi giorni – non si sa quando, potrebbe slittare alla prossima settimana – e sarà figlia di una valutazione complessiva dei candidati, come se fossero parte di un solo ‘pacchetto’ di persone.
Tradotto significa che i gruppi politici disporranno sul tavolo i sei nomi e su di loro cercheranno di trovare una quadra che vada bene a tutti, con reciproche garanzie. In particolare, sull’italiano Raffaele Fitto, dei Conservatori e riformisti europei, audito in commissione Sviluppo regionale del Parlamento, e sulla spagnola Teresa Ribera, socialista.
La presidente del gruppo S&D al Parlamento europeo, Iratxe Garcia Perez, spagnola anche lei, ha specificato ieri che “non si possono mettere Fitto e Ribera sullo stesso piano” perché Ribera rientra nell’accordo tra le forze europeiste (Ppe, S&D, Renew Europe), mentre Fitto è il candidato di una famiglia politica e di un governo sovranisti. “Dall’inizio della legislatura, il Ppe si è sempre accordato con le forze europeiste, con S&D e con i liberali. Ciò che non è accettabile è che ora mettano Fitto sullo stesso piano di Ribera. Ribera è un socialista e l’accordo tra socialisti e popolari deve essere rispettato“, ha scandito. Non ci sta la premier italiana, Giorgia Meloni, che sui social accusa i dem di assumere un atteggiamento “inconcepibile“, chiedendo di togliere al commissario italiano designato la vicepresidenza esecutiva della Commissione Europea. Si rivolge direttamente ad Elly Schlein: “Vorrei sapere dalla Segretaria del PD se questa è la sua posizione ufficiale, sottrarre all’Italia una posizione apicale per impedirle di avere una maggiore influenza anche su settori chiave come agricoltura, pesca, turismo, trasporti e infrastrutture strategiche. Possibile che preferisca mettere il proprio partito davanti all’interesse collettivo?“, chiede.
Molto duri contro il ministro italiano anche i Verdi. I co-presidenti Bas Eickhout e Terry Reintke hanno commentato che “Fitto ha dimostrato più volte, attraverso la sua affiliazione politica di estrema destra, di non sostenere questi valori (dell’Ue, ndr) e di non avere a cuore l’interesse dell’Unione europea e dei suoi cittadini. Ciò lo rende inadatto a rappresentare la Commissione in un ruolo così importante come quello di vicepresidente esecutivo“. Non solo: “Qualsiasi tentativo da parte del Ppe di ritardare le conferme di commissari designati qualificati come Teresa Ribera e Stéphane Séjourné come ritorsione per Fitto significherà che il Ppe sarà responsabile di ritardare la conferma del collegio nel suo complesso, solo per confermare un candidato di estrema destra”. E chiamano a raccolta – i Verdi – “la parte democratica” del Parlamento che “deve essere unita contro la normalizzazione dell’estrema destra”.
In audizione Fitto ha ribadito i motivi per cui si ritiene una figura credibile e affidabile: la rappresentanza degli interessi dell’Ue e non quelli di un partito o di un Paese; l’impegno assunto con l’Europa; il dialogo con tutti e la collegialità delle scelte dell’esecutivo Ue; l’aderenza alle linee guida della presidente von der Leyen e al principio dello Stato di diritto. Un’audizione che ha descritto il futuro lavoro per una nuova politica di Coesione, “più flessibile e meno onerosa”, a misura di Pmi; per “una governance multi-livello” delle politiche di coesione, rafforzando “le relazioni tra governi centrali e locali”; contro lo spopolamento; all’ascolto delle Regioni periferiche e delle isole e in rispetto delle direttrici del Green deal, seppur con “la necessaria flessibilità“.
E, alla fine, l’appello al rendere prioritari gli obiettivi generali. “Nonostante le differenze politiche, 5 anni fa io ho votato a favore di Elisa Ferreira perché era prevalente l’aspetto istituzionale“, ha affermato. “Dobbiamo avere la capacità tutti insieme di mettere davanti gli interessi di carattere generale che mai come in questo momento vengono prima di qualsiasi altra cosa“, ha precisato. A quanto pare, però, serve altro tempo per avere la fotografia completa del prossimo esecutivo Ue.