Via a prima fase test per rigassificatore Piombino. Pichetto: “Grande servizio per il Paese”

La metaniera è arrivata nella notte tra il 4 e il 5 maggio per il primo carico da 170mila metri cubi di gas naturale liquefatto da Damietta, in Egitto. L'infrastruttura sarà operativa a fine maggio

Quasi trecento metri ‘blu Tirreno’, per non rovinare il paesaggio, proprio come ha chiesto la soprintendenza delle belle arti. Golar Tundra, il rigassificatore di Piombino, ormeggia accanto alla nave metaniera greca Maran Gas Kalymnos sulla banchina Est della darsena Nord del porto. La metaniera è arrivata nella notte tra il 4 e il 5 maggio per il primo carico da 170mila metri cubi di gas naturale liquefatto da Damietta, in Egitto. Con questo carico, inizia oggi la prima fase di test del rigassificatore, che sarà operativo a fine maggio.

“Un grande servizio per il paese, come lo sarà la gemella che entrerà in funzione nel 2024 nel mare adriatico”, scandisce il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, arrivato a Piombino per l’avvio dei test. L’Autorizzazione integrata ambientale è già stata firmata e per il territorio, assicura, ci sarà il giusto riconoscimento, considerando che la nave resterà nel porto per tre anni. “Il governo mantiene tutti gli impegni assunti e negli impegni c’è il ripartire con la industrializzazione previa bonifica dell’area. È una grande area che deve avere un nuovo futuro”, afferma. Il nuovo sito per la Golar Tundra, dopo i 3 anni di Piombino, sarà comunicato entro il 26 giugno e, ribadisce Snam, sarà fuori dalla Toscana.

Con Pichetto, anche il Commissario straordinario per il rigassificatore e Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. “Siamo veramente contenti per come si è sviluppato tutto l’iter e ora il processo concreto di realizzazione di tutte le infrastrutture”, afferma Giani arrivando al porto. “Mi fanno veramente felice – dice – perché l’Italia avrà 5 miliardi di metri cubi in più all’anno. È un servizio che Piombino e la Toscana rendono al Paese, le cose sono andate esattamente come le avevamo programmate. Ora è il momento in cui si deve parlare, e lo faremo col ministro, delle compensazioni”.

La Maran Gas Kalymnos è entrata in porto con il supporto di 4 rimorchiatori e una manovra di circa due ore. Ma non ha impattato sul traffico del porto, assicura Snam, così come non impatteranno le altre metaniere che arriveranno per rifornire il rigassificatore, perché tutto avviene di notte, quando il traffico dei traghetti è ormai terminato. “L’arrivo del primo carico di gas ci consentirà di eseguire la fase di test e messa a punto dell’impianto e rappresenta un’altra tappa importante per dotare il Paese di un’infrastruttura fondamentale alla sicurezza e diversificazione degli approvvigionamenti”, spiega l’ad Stefano Venier. Riprova ne è il fatto che, rivela, “l’86% della capacità di ingresso già è stata venduta per 20 anni a più operatori, e nei prossimi tre anni la totalità”.

Il percorso è stato avviato 11 mesi fa, con l’acquisto della Golar Tundra, e da sei mesi Snam è al lavoro con 450 persone nei cantieri sulla terraferma e in banchina, impiegando 150 tra sub-contrattisti e fornitori, circa la metà toscani. “Un progetto complesso, innovativo ma non insolito – rivendica l’ad – per una realtà come Snam che da 80 anni garantisce le infrastrutture energetiche del Paese”.

Le operazioni di trasbordo del primo cargo di Gnl sono state effettuate da Eni, che ha acquisito capacità di rigassificazione a Piombino nell’ambito della strategia di diversificazione delle forniture di Gnl verso l’Italia attraverso il gas di propria produzione internazionale, facendo leva sulle relazioni con i Paesi produttori in cui opera, aumentando i volumi di gas disponibili da Algeria, Libia e Italia e incrementando i carichi di Gnl da Egitto, Congo, Qatar, Angola, Nigeria, Indonesia e Mozambico.