Due tecnologie che consentono ai veicoli elettrici di ricaricarsi durante la guida saranno presto testate sull’autostrada A10 vicino a Parigi. Da un lato, bobine magnetiche infilate sotto l’asfalto ricaricheranno le batterie per induzione, come i telefoni cellulari. Dall’altro, un binario inserito a filo dell’asfalto permetterà ai veicoli dotati del sistema di collegarsi al suolo. Ad annunciarlo è il concessionario Vinci Autoroutes.
Questi sistemi di “strada elettrica” potrebbero accelerare la rivoluzione in atto nell’industria automobilistica: consentono ai veicoli elettrici di viaggiare più a lungo, senza fermarsi per ricaricarsi, e senza dover trasportare batterie troppo pesanti e che consumano materiali rari.
La “strada elettrica” sarà essenziale per la rapida elettrificazione dei veicoli commerciali pesanti, la maggior parte dei quali è ancora alimentata a diesel, secondo i rapporti presentati al Ministero dei Trasporti francese nell’estate del 2021. Sulla A10, l’idea è di testare queste soluzioni ad alta velocità. L’obiettivo è quello di “chiarire gli ultimi interrogativi rimasti prima di implementare queste tecnologie su larga scala, su centinaia o migliaia di chilometri“, spiega Louis du Pasquier, responsabile del progetto presso Vinci.
I primi test saranno effettuati nel settembre 2023 a Rouen su una pista chiusa di proprietà di Cerema, un ente pubblico sotto l’autorità del Ministero francese della Transizione Ecologica. Questi sistemi di ricarica dinamica saranno poi installati su quattro chilometri della corsia di destra della A10 in direzione Parigi-Orléans, a monte della barriera di pedaggio di Saint-Arnoult-en-Yvelines. I caricabatterie funzioneranno solo con i veicoli compatibili.
Ci sono ancora diversi ostacoli da superare: secondo le relazioni presentate al Ministero, l’induzione non è potente ed è costosa da installare, mentre la rotaia può intasarsi e causare problemi soprattutto alle due ruote. Oltre all’induzione e alla rotaia conduttiva, in Germania si sta sperimentando una terza soluzione, che utilizza una catenaria come per i tram: è “la più avanzata dal punto di vista tecnico”, ma fornisce energia solo ai camion e i piloni necessari a bordo strada pongono problemi di sicurezza, sottolinea la relazione.
La start-up Electreon, che fornisce il sistema di induzione, ha già progetti in Israele, Svezia, Stati Uniti e Italia, dove Fiat sta testando la ricarica di una piccola 500. Il consorzio Elonroad, che fornisce il sistema ferroviario, lo sta testando nel sud della Svezia dal 2019. L’esperimento sulla A10 avrà una durata di tre anni e un costo di 26 milioni di euro, con il sostegno del piano pubblico France 2030 attraverso la Banca pubblica per gli investimenti (BPI). Hutchinson, una filiale di TotalEnergies, produrrà le bobine e l’Università Gustave-Eiffel testerà l’efficacia delle varie soluzioni.