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Il seguito della Laudato Si’, la nuova esortazione apostolica sull’ambiente in uscita il 4 ottobre, sarà più breve della prima enciclica e sarà una “revisione di cosa è successo dalla COP di Parigi, che è forse è stata la più fruttuosa, fino a oggi“. Sul volo da Ulan Bator a Roma, rientrando dal viaggio in Mongolia, Papa Francesco concede una conferenza stampa e anticipa i contenuti del suo prossimo lavoro sulla cura del Creato: “C’è qualche notizia su alcune Cop e alcune cose che ancora non sono state risolte, ma c’è l’urgenza di risolvere“, spiega senza entrare nel dettagli.
Il lavoro sarà quindi un aggiornamento, un “portare avanti la Laudato si’ nelle cose nuove, e anche un’analisi della situazione“, ribadisce.
Quanto alle manifestazioni a volte un po’ eclatanti di alcuni giovani che lottano contro il riscaldamento globale, “non scendo su questi estremisti“, afferma, interrogato su Ultima Generazione. “Ma i giovani sono preoccupati“, precisa, citando uno “scienziato italiano bravo“, che ha affermato: ‘Io non vorrei che la mia nipotina, che è nata ieri, entro trent’anni viva in un mondo così brutto‘.
Due attivisti di Ultima Generazione, Guido ed Ester, a giugno sono stati condannati in primo grado in Vaticano per essersi incollati al basamento della statua di Laocoonte nei Musei, e una terza, Laura, per aver documentato l’azione con un video. I giudici vaticani del Tribunale di Prima Istanza hanno condannato i primi due a 9 mesi di carcere, con pena sospesa e una multa di 1.620 euro, oltre a un risarcimento del danno di oltre 28mila euro. La terza è stata multata con un’ammenda di 120 euro per il reato di trasgressione “a un ordine legalmente dato dall’autorità competente”. Il movimento ha presentato ricorso alla Corte di Appello.
“I giovani pensano al futuro, e in questo senso mi piace che lottino bene“, commenta Bergoglio. Ma avverte: “Quando c’entra l‘ideologia o c’entra una pressione politica, non va più bene”.