Secondo un’analisi pubblicata da Callendar, nel 2022 le città di diversi Paesi europei hanno registrato temperature simili alle medie di città che si trovano oltre 400 chilometri più a sud. Callendar ha analizzato le temperature delle città dell’Europa occidentale (Francia, Spagna, Portogallo e Italia) dello scorso anno e le ha confrontate con le temperature normali del periodo 1991-2020. Il risultato è che queste città hanno registrato temperature medie di 1,38°C più calde del normale, simili a quelle che si registrano normalmente in luoghi situati 425 chilometri più a Sud. I dati, che possono essere visualizzati su una mappa, mostrano che in Francia, Lille (Nord) ha registrato temperature equivalenti a quelle normalmente registrate a Pau (Sud-Ovest), Cherbourg (Nord-Ovest) a quelle di Gijón (Spagna), Perpignan (Sud) a quelle della regione di Atene e Strasburgo (Est) a quelle di San Marino.
“Ciò che questi confronti mostrano è la portata dell’anomalia che abbiamo avuto nel 2022 e anche il lavoro titanico che sarà necessario per adattare le città al cambiamento climatico“, sottolinea Thibault Laconde, amministratore delegato di Callendar, una società con sede nella regione di Parigi specializzata nella valutazione dei rischi climatici.
“Le città sono costruite in base al loro clima storico e quando le temperature sono così anomale, non si può trasformare Perpignan in qualcosa di simile ad Atene da un giorno all’altro“, osserva. “Tutta l’architettura, l’urbanistica, le infrastrutture, persino le abitudini degli abitanti devono essere cambiate“.
Secondo l’ultimo rapporto annuale del programma europeo sui cambiamenti climatici Copernicus (C3S), pubblicato a gennaio, gli ultimi otto anni sono stati i più caldi mai registrati nel mondo, superando di oltre un grado le temperature preindustriali. In Europa, il continente dove il riscaldamento osservato è più rapido, il 2022 è stato il “secondo anno più caldo”, ma i mesi estivi hanno stabilito un nuovo record per l’intero continente.