L’aumento delle concentrazioni di CO2 nell’atmosfera quest’anno rischia di superare i livelli compatibili con le traiettorie di riscaldamento climatico che rispettano il limite di 1,5°C. Lo rivela uno studio del Servizio meteorologico del Regno Unito, basato sulle rilevazioni di una stazione di riferimento alle Hawaii. L’Accordo di Parigi del 2015 mira a mantenere l’aumento della temperatura media globale ben al di sotto dei 2°C rispetto ai livelli preindustriali e a continuare gli sforzi per limitare l’aumento della temperatura a 1,5°C. Ma questo limite più ambizioso – inteso come temperatura media su almeno 20 anni – è considerato dagli esperti sempre più difficile da mantenere. “L’aumento stimato delle concentrazioni di anidride carbonica nell’atmosfera per quest’anno è ben al di sopra dei tre scenari compatibili con il limite di 1,5°C delineato nel rapporto IPCC“, ha riassunto Richard Betts, ricercatore del Met Office.
Gli autori dello studio reso pubblico venerdì hanno utilizzato tre scenari dell’IPCC, gli esperti climatici incaricati dalle Nazioni Unite, che consentirebbero di rispettare il limite più ambizioso dell’Accordo di Parigi. Le loro conclusioni si basano sulle previsioni di un aumento “relativamente grande” della CO2 presso la stazione di Mauna Loa nelle Hawaii, considerata un buon indicatore della tendenza globale. Gli scienziati hanno anche esaminato le previsioni di quest’anno senza tenere conto dell’attuale fenomeno meteorologico El Niño, che è associato a un aumento delle temperature globali e che indebolisce anche i serbatoi di carbonio come le foreste tropicali.
“Anche se mettiamo da parte gli effetti temporanei di El Niño, scopriamo che le emissioni antropiche spingeranno l’aumento di CO2 nel 2024 al limite assoluto delle traiettorie per il rispetto di 1,5°C“, sottolinea Richard Betts. Il clima attuale è già più caldo di circa 1,2°C o 1,3°C rispetto al 1850-1900. E al ritmo attuale delle emissioni, l’IPCC prevede che la soglia di 1,5°C abbia il 50% di possibilità di essere raggiunta in media già nel 2030-2035. “Per mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5°C, l’accumulo di CO2 dovrà rallentare sostanzialmente nei prossimi anni e arrestarsi entro la metà del secolo. Ma le previsioni per il 2024 non indicano un tale rallentamento“, avverte Richard Betts. “Sembra davvero improbabile che riusciremo a limitare il riscaldamento a 1,5°C. Tecnicamente parlando, però, potremmo farlo se le emissioni venissero drasticamente ridotte d’ora in poi“, ha dichiarato all’AFP.