Photo Credit: School of Sustainability
La risposta educativa alla questione ambientale della scuola ha un nome e una mission specifica: School of Sustainability, la nuova iniziativa promossa da Bolton Hope Foundation e Future Education Modena che mira a trasformare l’apprendimento partendo dal tema più importante per il futuro dei giovani, l’ambiente e la sostenibilità. In un’Europa sempre più orientata alla transizione ecologica indicata dal Green Deal, School of Sustainability non si propone soltanto come modello didattico innovativo ma offre una cornice per dare alla nuova generazione di studentesse e studenti gli strumenti e le competenze per generare cambiamento.
Lo sviluppo di questa iniziativa avviene a seguito della pubblicazione del nuovo Quadro di competenze per l’educazione alla sostenibilità dell’Unione europea, il “GreenComp”, diventato il punto di riferimento per le traiettorie di lavoro in ambito educativo finalizzate a sviluppare le abilità e le attitudini più importanti per chi trascorrerà la maggior parte della vita all’interno di un mondo che si muove verso la direzione della transizione ecologica. Appropriazione dei valori legati alla sostenibilità ambientale, sviluppo del pensiero critico e sistemico, “capacità di immaginare futuri possibili” (future thinking) e capacità di azione multilivello (dal singolo alla collettività): sono queste le competenze di una educazione all’ambiente moderna ed efficace.
D’altra parte, è indubbio che le sfide ambientali di oggi richiedono competenze elevate, e quindi nuovi cittadini capaci di affrontare la complessità del contesto socio-economico contemporaneo caratterizzato da una sempre maggiore ricerca della sostenibilità all’interno dei contesti domestici, sociali e produttivi. Proprio per questo il sistema educativo deve favorire lo sviluppo di forti capacità analitiche e la propensione a cercare soluzioni: queste competenze sono al centro dell’iniziativa School of Sustainability. Future Education Modena, con il supporto di Bolton Hope Foundation, ha messo a punto un modello educativo innovativo che si poggia su 3 pilastri: il rigore scientifico e metodologico, l’intelligenza collettiva e uno scenario di riflessione basato sulle opportunità di cambiamento e sulla ricerca di soluzioni possibili.
Questo nuovo modello educativo vuole stimolare la scoperta dei principali temi ambientali e al contempo favorire la propensione all’azione da parte delle ragazze e dei ragazzi. Partendo dalla condivisione del sapere scientifico, i giovani possono appropriarsi della tematica affrontata esplorandola all’interno del contesto territoriale della propria scuola e della propria città, interagendo con esso e progettando soluzioni creative ai problemi individuati. Se il tema è la qualità dell’aria, ad esempio, l’azione degli studenti può partire dall’analisi del proprio contesto di vita, esaminando i dati disponibili, intervistando tecnici ed esperti, ragionando collettivamente e sviluppando idee per migliorare la situazione esistente.
Se invece l’argomento da affrontare è il processo di transizione energetica, l’attività può basarsi sulla valutazione dello stato di fatto all’interno dell’edificio scolastico oppure ragionando sulla scala della singola abitazione o del quartiere. Lo studio delle buone pratiche sempre più diffuse nell’ambito delle riqualificazioni energetiche degli edifici e delle comunità energetiche diventa il punto di partenza per proporre soluzioni concrete, sviluppate attraverso incontri mirati e lavori di gruppo, con un output che potrà essere messo a disposizione dei decisori pubblici e privati attivi nel contesto locale. Studentesse e studenti diventano quindi attori protagonisti del processo di transizione ecologica: è nelle sue ambizioni, un cambio di paradigma che finalmente pone al centro della transizione le generazioni più giovani, che possono passare dalla richiesta di risposte alla crisi ambientale alla proposta di soluzioni applicabili per il proprio territorio.
L’iniziativa è rivolta principalmente alle scuole secondarie di I grado. L’approccio pratico e partecipato in modo collettivo consente inoltre di contrastare la climate change anxiety, di sviluppare un senso di responsabilità personale e collettiva verso l’ambiente e la consapevolezza del proprio ruolo per tutelare la salute della società e del pianeta. School of Sustainability coinvolge gli insegnanti in un percorso di formazione che si declina attraverso una delle 4 traiettorie tematiche offerte: per ciascuna, si propone un percorso didattico che parte dalle conoscenze scientifiche necessarie per comprendere l’argomento, fino ad arrivare all’azione progettuale finalizzata al miglioramento del contesto locale in cui le scuole si trovano a vivere. L’iniziativa favorisce così la nascita di una community nazionale di scuole per lo scambio di esperienze, il supporto reciproco e la condivisione dei risultati ottenuti dalle diverse classi.
All’interno di School of Sustainability le comunità (dei docenti e delle scuole partecipanti), diventano il luogo in cui si sviluppano analisi e si generano proposte per trasformare concretamente il rispettivo contesto di vita. I numeri: 4 Track tematiche, traiettorie strategiche relative ai principali temi della transizione ecologica, transizione energetica degli edifici, città verdi e valorizzazione degli ecosistemi urbani, pianificazione e clima locale, per riprogettare gli spazi urbani con interventi naturalistici, miglioramento della qualità dell’aria; 20 Unità Didattiche, per declinare in modo approfondito le basi scientifiche necessarie al processo di transizione; 4 Challenge, sfide progettuali legate alle track tematiche che le scuole utilizzano come traccia per generare impatto: Progetti Attivi sui territori, con una visione di sistema del contesto locale e una modalità partecipativa finalizzata a coinvolgere decisori pubblici e privati, a partire dalle Amministrazioni Pubbliche Locali; 70 classi coinvolte, 60 workshop in presenza in alcuni contesti specifici del territorio nazionale (Piemonte, Emilia-Romagna, Campania e Puglia) per stimolare la discussione nella classe e promuovere l’approccio concreto e positivo alla risoluzione dei problemi ambientali.
Coinvolte le scuole di città e comuni delle province di Bari, Bergamo, Brescia, Caserta, Cuneo, Foggia, Genova, Lecce, Modena, Napoli, Padova, Parma, Reggio Emilia, Torino, Trento; 4 incontri con esperti di settore capaci di condividere esperienze personali e progetti di rilevanza nazionale sui temi affrontati, trasmettere determinazione e passione per ispirare l’azione degli studenti e orientarli nella scelta del loro percorso formativo; 2 modelli di valutazione: dello sviluppo della professionalità dei docenti e della crescita degli studenti in termini di consapevolezza e competenze; 181 insegnanti coinvolti nel processo formativo, nelle unità didattiche complete o nei percorsi brevi, di ispirazione.
L’iniziativa si sviluppa su tutto il territorio nazionale, con libera adesione delle scuole interessate a partecipare. School of Sustainability intende affrontare la sostenibilità in modo interdisciplinare, approcciare i temi partendo dallo studio analitico delle principali questioni ambientali del nostro tempo, arrivando allo svolgimento di attività di gruppo per lo sviluppo di soluzioni per il proprio territorio. All’interno di questo percorso ci si occupa dello studio del contesto locale, dell’analisi del territorio e della specifica problematica, e si arriva allo sviluppo di progetti proposti dagli studenti stessi. Questo approccio favorisce il coinvolgimento di tutti, la condivisione, l’apprendimento e lo sviluppo di un’intelligenza collettiva che stimola un processo di crescita collettiva e individuale. L’altro aspetto determinante è lo sviluppo di competenze specifiche in ambito scientifico, attraverso l’analisi dei dati, lo studio sul campo della situazione esistente, l’adozione di un metodo di lavoro pratico e collettivo.
Sviluppo di competenze e creazione di impatto sociale sono i due obiettivi centrali di School of Sustainability. Da una parte l’iniziativa si propone di coniugare l’acquisizione di conoscenze e competenze connesse alla dimensione della sostenibilità con lo svolgimento di “compiti di realtà” che simulano le attività svolte dai tecnici del settore (adattate in ogni ordine di scuola). Dall’altra si creano sinergie all’interno dei territori favorendo il contatto e la collaborazione tra la scuola e gli enti locali, i decisori privati e la cittadinanza, a vari livelli. Per questo, alla fine del percorso non saranno solo le studentesse e gli studenti ad aver acquisito capacità e a essere cresciuti, ma anche la società stessa.