A 10 anni dall’elezione di Francesco nasce la prima Cer interreligiosa
Il centro di riferimento del pensiero francescano nel mondo e il Centro Islamico Culturale D’Italia diventeranno due strutture green: l'eccesso di energia verrà donato ai quartieri limitrofi, per chi ha più bisogno.
A dieci anni dall’elezione al Soglio di Pietro del Papa più ecologista di sempre, nasce la prima comunità energetica interreligiosa d’Italia.
L’intesa è siglata tra la Pontificia Università Antonianum e il Centro Islamico Culturale D’Italia.
Il centro di riferimento del pensiero francescano nel mondo e l’ente che sovrintende la Grande Moschea di Roma diventeranno due strutture green, con energia rinnovabile da pannelli solari per l’auto e per l’etero consumo: l’eccesso di energia verrà infatti donato ai quartieri limitrofi, per chi ha più bisogno.
Un progetto condiviso di comunità energetica come primo esempio di collaborazione e sinergia tra le comunità di appartenenza: una prima opportunità concreta per l’Italia, innesco aperto alle nuove generazioni verso la cultura del reciproco rispetto.
Sullo sfondo della chiamata a cui rispondono le due fedi, la costituzione apostolica di Francesco ‘Veritatis gaudium’, il Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune firmato ad Abu Dhabi il 4 febbraio 2019 da Bergoglio e dal Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb, l’Enciclica ‘Fratelli Tutti‘.
Alla firma dell’accordo, c’erano John Puodziunas, economo generale dell’Ordine dei Frati Minori, l’Imam Nader Akkad, della Grande Moschea, Abdellah Redouane, Segretario Generale del Centro Islamico Culturale d’Italia, Massimo Fusarelli, ministro generale dei Frati Minori, Augustin Hernandez Vidales, rettore dell’Antonianum.
All’interno dell’intesa, c’è anche l’impegno a collaborare nella ricerca scientifica, nella realizzazione di conferenze e corsi di aggiornamento, nei programmi accademici, culturali, di sviluppo e di orientamento. Occorre “Unire intenti per fare sì che le idee accademiche confluiscano insieme per un cambio di paradigma – osserva il rettore dell’Antonianum, Hernandez Vidales –, desiderio auspicato dal Papa per il bene di tutto il mondo”.