
Afflusso oltre le attese per l’ultimo saluto a Papa Francesco: potenziati controlli e trasporti
Un fiume ordinato e silenzioso si è messo in fila, nella piazza della Basilica di San Pietro, per dare l’ultimo saluto a Papa Francesco. L’afflusso di fedeli è oltre le attese, ma per il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, “la macchina è preparata, però l’esperienza ci dice che bisogna fino all’ultimo giorno essere duttili, pronti a cambiare servizi, a rimodulare e soprattutto trasmettere alle persone che sono qui un senso di serenità”.
La concomitanza con il Giubileo, oltre alle presenze per turismo, hanno fatto sì che le previsioni per le esequie di Josè Mario Bergoglio non fossero rispettate in eccesso. Oltretutto, nella Capitale sono attesi diversi capi di Stato e di governo, a partire dal presidente americano, Donald Trump, con la first Lady Melania, al presidente ucraino, Volodimir Zelensky, quello francese Emmanuel Macron, la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, e il presidente della Repubblica di Germania, Frank-Walter Steinmeier, il premier britannico Keir Starmer, il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, Re Felipe e la regina Letizia di Spagna, il presidente portoghese, Marcelo Rebelo de Sousa, e il primo ministro, Luis Montenegro, e ancora il presidente polacco, Andrzej Duda, la presidente del Parlamento Ue, Roberta Metsola, il presidente argentino, Javier Milei. Un elenco preciso, però, ancora non esiste, conferma Giannini ai microfoni di Sky Tg24: “Si stanno aggiungendo di volta in volta, anche per questo riuniamo continuamente per fare il punto di situazione. Per esperienza passata, penso che l’idea esatta di chi verrà la avremo proprio all’ultimo”.
L’afflusso eccezionale di fedeli ha spinto anche la Santa Sede a “non escludere” l’eventualità di “prolungare l’apertura della Basilica oltre l’orario stabilito delle ore 24”. Il feretro di Papa Francesco sarà visitabile anche giovedì 24 aprile, dalle 7 alle 24 e venerdì 25 dalle 7 alle 19, cioè un’ora prima della cerimonia di chiusura della bara. I funerali sono invece in programma sabato 26 aprile alle ore 10, dopodiché le “spoglie mortali” di Bergoglio attraverseranno per l’ultima volta il centro di Roma per riposare nella Basilica di Santa Maria Maggiore, come lui stesso ha disposto nel suo testamento.
Tornando ai numeri, per il capo della Protezione civile, Fabio Ciciliano, “ai funerali ci saranno almeno 200mila persone e per l’elezione del nuovo Pontefice ne attendiamo altre 250mila”. A lui è affidata la responsabilità della gestione dei due eventi: “Stiamo analizzando i flussi di fedeli in arrivo in Italia e a Roma, sulle strade, sui treni, in aereo e in nave, con una particolare attenzione per gli arrivi dal Sud America, soprattutto dall’Argentina. Monitoriamo il numero di persone che si spostano nel nostro Paese per adeguare le misure di accoglienza e gestione da parte del nostro Comitato operativo”, dice al ‘Corriere della Sera’.
Ingente il servizio di sicurezza, con controlli accuratissimi ai varchi di accesso delle colonne di San Pietro. Non solo, perché superficie, sottosuolo e visione aerea sono le tre proiezioni della sicurezza che la Questura di Roma sta calcando in queste ore per garantire la sicurezza degli eventi che precedono i funerali del Santo Padre. Come si legge in una nota, in superficie equipaggi appiedati e automontati battono le vie di afflusso dei fedeli in tutte le direttrici che portano al Vaticano. Nel sottosuolo gli equipaggi dell’Ufficio Prevenzione Generale e soccorso pubblico controllano le stazioni e le banchine della metropolitana. A completare la cornice della sicurezza sono i fronti di nuova generazione in dotazione alla Questura che sono stati schierati, così da garantire una visuale dall’alto che, in un processo integrato, offre supporto agli operatori impegnati in strada. Le immagini in 3D, remotizzate presso il Centro per la gestione della sicurezza dell’evento, consentono di assicurare una visuale a 360 gradi sulle aree che cingono piazza San Pietro.
A dare manforte ci sono anche i volontari e i vari dipartimenti territoriali della Protezione civile, come quelli della Regione Basilicata con circa 100 unità operative che hanno dato la loro disponibilità, la colonna mobile della Regione Toscana, con un contingente di circa 250 persone e quella delle Marche con 200 volontari.
Potenziati anche i servizi di trasporto, con il gruppo Fs che ha predisposto un piano straordinario verso Roma, fino a domenica 27 aprile. Trenitalia ha intensificato la propria offerta con Frecce e Intercity che offriranno in media circa 110mila posti al giorno, mentre la flotta regionale metterà a disposizione più collegamenti verso la stazione di Roma San Pietro da Roma Termini, Ostiense, Tiburtina, Tuscolana e Fiera di Roma, per un totale di 150mila posti al giorno nel Nodo di Roma. Sono inoltre previsti ulteriori treni charter a disposizione dei pellegrini. In tutti i presidi Trenitalia ha previsto 300 persone in più, per garantire maggiore assistenza ai passeggeri e un pronto intervento in caso di necessità. Inoltre, chi viaggia con Frecce e Intercity da e verso la Capitale, sia individualmente sia in gruppo, fino al 27 aprile potrà usufruire di uno sconto del 40% rispetto al prezzo base utilizzando il codice ‘Roma’ al momento dell’acquisto del biglietto. Attraverso Rfi, poi, saranno istituiti presidi straordinari nelle stazioni di Roma Termini, Roma Tiburtina, Roma S. Pietro, Valle Aurelia, Roma Aurelia, Fiumicino Aeroporto, Roma Ostiense, Civitavecchia e Fiera di Roma. “L’obiettivo è potenziare alcuni servizi come la manutenzione, la pulizia delle stazioni e il monitoraggio dei flussi dei viaggiatori, con un incremento di circa 500 persone impiegate”, sottolinea l’azienda.